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Dagli ultimi dati aggiornati al 2021, risulta che sulle otto milioni conosciute, un milione di specie animali e vegetali è a rischio estinzione. L'attività antropica ha velocizzato di mille volte il tasso naturale di estinzione. Continua il declino della biodiversità italiana a causa di problemi irrisolti, come il degrado e il consumo del suolo. 

Notizie

Nei Tg i leader dei partiti parlano di crisi climatica solo nello 0,5% dei casi

Uno studio di Greenpeace e dell’Osservatorio di Pavia svela i “numeri ambientali” della campagna elettorale: poco più del 10% delle dichiarazioni dei politici nei Tg e su Facebook è indirizzato ai temi ambientali.   22/9/22

Qualche giorno fa l’istituto Copernicus (il servizio del Centro europeo per le previsioni meteorologiche) ha certificato che l’estate 2022 è stata la più calda degli ultimi 20 anni in Europa. In Italia siamo repentinamente passati dalle siccità alle alluvioni, che stanno distruggendo il territorio nazionale. La tragedia delle Marche è tutt’ora sotto i nostri occhi.

Si tratta solo di due esempi che mostrano come la crisi climatica si stia abbattendo sempre più forte sul suolo comunitario. Nonostante questo genere di fenomeni estremi, alla politica, alle prese con la fine della campagna elettorale, il problema sembra interessare poco, dice Greenpeace.

 

Politica: ambiente poco citato

Secondo lo studio pubblicato da Greenpeace Italia e realizzato dall’Osservatorio di Pavia, infatti, è l’ambiente il grande assente nei discorsi dei leader politici italiani. “Monitoraggio dei temi ambientali nei primi 15 giorni di campagna elettorale” è stato condotto “analizzando le dichiarazioni dei principali leader politici (Berlusconi, Bonelli, Bonino, Calenda, Conte, Della Vedova, Di Maio, Fratoianni, Letta, Meloni, Renzi, Salvini, Speranza, Tajani) nelle edizioni in prime time dei principali telegiornali generalisti e nei talk show politici trasmessi da Rai, Mediaset e La7 nel periodo fra il 21 agosto e il 4 settembre. Sui social media, sono stati invece monitorati i 14 account Facebook dei leader”.

Il risultato che emerge è che nei Tg e nei post Facebook è poco presente l’ambiente in generale, poco più del 10% delle dichiarazioni dei leader è infatti indirizzato a sostegno delle cause ambientali. Il tema trova maggior spazio invece nei talk show analizzati: circa l’80% delle puntate affronta l’argomento. Su quest’ultimo punto va però detto che spesso l’ambiente viene poi declinato in chiave energetica – in particolar modo in questo periodo di crisi – attraverso un taglio economico.

 

 

 

Crisi climatica: presente nello 0,5% delle dichiarazioni nei Tg

Solo il 3,8% delle dichiarazioni sull’ambiente rilasciate dai leader fanno riferimento al cambiamento climatico nei Tg e, se guardiamo al totale delle affermazioni (comprese dunque quelle che trattano temi extra-ambientali), meno dello 0,5% cita la crisi climatica in atto. Come nel caso precedente, anche qui la situazione migliora leggermente nei talk show: la crisi climatica è citata nel 7,8% dei discorsi a tema ambientale, pari al 6,2% sul totale delle dichiarazioni. Su Facebook, infine, i leader non danno spazio al tema: i post sulla crisi climatica sono il 2,1% di quelli a sfondo ambientale (che rappresentano lo 0,2% delle dichiarazioni totali).

 

“Quella che si sta per concludere è un’estate che sarà tristemente ricordata per la frequenza e la violenza degli eventi climatici estremi a cui abbiamo assistito o continueremo ad assistere in Italia. Eppure, questa drammatica emergenza sembra non interessare affatto molti dei leader politici che si candidano a guidare il Paese – ha dichiarato Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia -. È quanto si desume ad esempio dalla scarsissima attenzione che, seppur con le dovute differenze, i leader riservano proattivamente alla crisi climatica, come dimostra la percentuale davvero minima di post Facebook dedicati al tema. È invece urgente che la nostra classe politica prenda finalmente atto che i cambiamenti climatici non portano con sé conseguenze devastanti solo dal punto di vista ambientale, ma provocano vittime, generano perdite economiche e accelerano altre crisi come quella alimentare”.

Per quanto riguarda le soluzioni proposte dai leader alla crisi ambientale, Onufrio ha concluso dicendo: “Sembrerebbe che, a parole, gran parte del panorama politico italiano abbia compreso quanto sia fondamentale per il nostro futuro puntare massicciamente su una rivoluzione energetica che metta al centro forme di energia pulite e rinnovabili, come l’eolico e il solare. Non sappiamo però se questo trend sia dovuto a una reale convinzione o a puro greenwashing elettorale. Ma se il nuovo Governo non darà seguito alla prova dei fatti, oltre a non rispondere alla crisi climatica, rischieremo anche di perdere le opportunità di sviluppo che la transizione rinnovabile offre”.

Scarica l’analisi

 

 

di Ivan Manzo

 

 

Fonte immagine di copertina: Al Jazeera English Newsdesk, CC BY-SA 3.0 (2011), su wikipedia.

giovedì 22 settembre 2022

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