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SALUTE E BENESSERE

Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

In Italia, gli infermieri sono 5,49 per mille abitanti, contro un valore medio del 9,42 per mille di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Inoltre, si registra un incremento delle patologie dell’area psichiatrica e psicologica, tra le criticità accentuate dalla pandemia in Italia, che è nell’ordine del 25-30%. 

 

Approfondimenti

Salute ed educazione, "la ricetta del capitale umano" al Festival dello Sviluppo Sostenibile

a cura di Francesca Cucchiara, redazione ASviS

Un resoconto degli eventi nazionali che hanno messo al centro i Goal 3 e 4 dell’Agenda 2030 per parlare di accessibilità e qualità di due dei pilastri del benessere sociale: la salute e l’educazione.
Maggio - Giugno 2018

“Mens sana in corpore sano”, dicevano gli Antichi, un precetto datato secoli ma che ancora oggi racchiude in sé gli ‘ingredienti’ essenziali per lo sviluppo del capitale umano: la salute e l’educazione.  La prima, recita il Goal 3 dell’Agenda 2030, deve essere “per tutti” (Goal 3), la seconda, come scritto nel Goal 4, deve essere “accessibile e di qualità”. Entrambe hanno ricevuto ampio spazio nel corso del Festival dello Sviluppo Sostenibile di quest’anno, con rispettivamente 105 e 181 eventi tematici dedicati, a fronte dei 700 di questa edizione.

Fra gli eventi nazionali, la salute è stata tra i temi centrali del Festival di Parma, soprattutto in relazione all’alimentazione. Il 26 maggio, ad esempio, è stato lanciato il progetto per la creazione di un biodistretto nella  Food Valley dell’omonima città, un’iniziativa volta promuovere lo sviluppo locale ma anche un’alimentazione biologica, sana e rispettosa dell’ambiente. La giornata del  27 maggio è stata  dedicata invece al tema della sicurezza alimentare con l’evento “Cibo e Agenda 2030”, nel quale la dottoressa Adriana Ianieri, docente all’Università degli studi di Parma,  ha spiegato come la sicurezza degli alimenti, un concetto spesso relativo al contesto culturale in cui ci si trova,  può essere raggiunta con una migliore gestione dello spreco e un approccio sanitario più accurato.

Sempre in campo di sicurezza alimentare, il 29 maggio Stefano Parmigiani dell’Università di Parma  ha tenuto un seminario dal titolo “Agenda 2030 e salute”, incentrato sul problema della contaminazione del cibo, spiegando come fattori chimici usati nel processo produttivo possano avere un serio impatto sull’equilibrio metabolico dell’uomo.

Fra gli  eventi nazionali, quello che ha dato maggior risalto al Goal 3 è stato l’evento di Bologna del 1° giugno, intitolato “Salute per tutti a tutte le età: verso la piena applicazione dell’obiettivo Onu di sostenibilità in sanità”.  Nel corso dell’evento, policy-maker e stakeholder si sono confrontati sull’Agenda per la sanità di ASviS, un decalogo della sostenibilità e della salute che propone anche una nuova metodologia per la valutazione dell’Obiettivo 3. L’evento, introdotto dal Portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini, si è concentrato su due grandi tematiche: le disuguaglianze sociali e il diritto alla salute e al benessere collettivo. Alle due relazioni ha fatto seguito l’intervento di Carla Collicelli, ricercatrice al Cnr-Ctb e referente del Segretariato ASviS per il Goal 3, che ha evidenziato l’innovatività dell’Agenda nell’affrontare la questione della sanità con un approccio olistico, allargando la prospettiva anche su aspetti sociali, come l’isolamento dei settori sociali più vulnerabili.

Il Goal 3 è stato esaltato anche con iniziative originali come quella del “Green snack”, nell’ambito del Festival urbano dello sviluppo sostenibile di Bari, tenutasi il 2 giugno: un flash-mob al parco per richiamare l’attenzione sul problema della plastica usa e getta e sull’alimentazione salutare. All’iniziativa hanno partecipato anche esperti di orienteering, attività motorie e nutrizionisti, che hanno contribuito a promuovere l’adozione di buone abitudini sia per la salute sia per l’ambiente.

Come la salute, anche l’educazione ha ricevuto ampio spazio fra gli eventi nazionali del Festival. A dare il via è stata il 21 maggio la Fiera del Green Jobs, lanciata da Fondazione Cariplo, Junior Achievement Italia e InVento Innovation Lab, con l’obiettivo di promuovere l’imprenditorialità fra i giovani nel campo della sostenibilità. Un progetto che ha coinvolto circa 800 ragazzi tra i 16 e i 19 anni di 21 Istituti Superiori della Lombardia, che si sono confrontati in una competizione per la creazione di prodotti e servizi green.  I vincitori del premio “Migliore impresa green jobs” di quest’anno sono stati gli studenti dell’Istituto Luigi Galvani di Milano che hanno proposto una mini-impresa “Fratelli Green” con l’elaborazione di un libro per bambini per sensibilizzarli sul rispetto dell’ambiente.

Il tema dell’educazione è stato poi centrale nel Festival dello Sviluppo Sostenibile di Bari, che quest’anno ha riservato maggior spazio alla partecipazione di scuole e università, anche grazie all’impegno del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) e della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus). Il 23 maggio, nell’ ambito del Festival urbano dello sviluppo sostenibile sono stati inaugurati i Caffè letterari per la Sostenibilità, che l’Università di Bari Aldo Moro e ARPA Puglia hanno proposto allo scopo unire comunità universitaria e cittadini  sulle  questioni dello sviluppo sostenibile.  Il 30 maggio, invece, giorno del Festival dedicato all’istruzione di qualità, è stato proposto un forum di discussione dal titolo “Educazione ambiente e crescita responsabile”, nel quale ci si è interrogati sul concetto di “educazione alla sostenibilità” assieme alla Cooperativa sociale Tracceverdi, che da oltre 10 anni lavora con le istituzioni scolastiche baresi. Infine, il giorno dedicato al Goal 4 è stato celebrato anche con un ‘salto nella storia’, che ha permesso ai più piccoli di scoprire il mondo dei dinosauri ripercorrendo i siti archeologici del territorio e assistendo a proiezioni inedite.  

Il 24 maggio si è tenuto l’evento nazionale interamente dedicato al Goal 4: “Generazione 2030”, promosso dall’ASviS in collaborazione con Lavazza e Fondazione Agnelli.  Un evento che ha visto una grande partecipazione da parte di istituzioni, imprese, fondazioni, enti no profit e soprattutto giovani, veri protagonisti dell’incontro. Ad aprire la giornata l’iniziativa “Toward 2030. What Are You Doing?”, che ha lanciato la proposta di realizzare 17 opere di street art a Torino, una per ognuno dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030.  A seguire, la sessione “La voce dei ragazzi. Una lettura generazionale del Goal 4”, in cui alcuni rappresentanti delle consulte degli studenti hanno potuto confrontarsi con le istituzioni della Regione Piemonte, come Fabrizio Manca, direttore generale Ufficio scolastico e Gianna Pentenero, assessora all’Istruzione, lavoro e formazione professionale. L’evento ha dedicato anche un momento alle premiazioni di bandi di gara sul tema della sostenibilità: il concorso “Facciamo 17 goal. Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” promosso da Miur-ASviS e il contest “Lavazza and Youth for SDGs”. Generazione 2030 si è concluso e con la proiezione di alcune storie della campagna sensibilizzazione sui social #2030whatareUdoing, partita durante il lancio del Calendario Lavazza 2018 e che oggi raccoglie oltre 400 storie nazionali e internazionali di impatto sulla società.

Gli appuntamenti che hanno messo al centro l’educazione sono proseguiti il 29 maggio, giorno in cui gli studenti  del Campus dell’Università di Parma hanno lanciato il “Progetto di giardino condiviso e Food Forest”, uno spazio partecipativo per permettere a docenti e studenti di condurre attività scientifiche, divulgative e laboratoriali nell’ambito della sostenibilità ambientale. 

Il 31 maggio, invece, diverse  suole della Lombardia hanno partecipato a un gioco di ruolo,  che ha previsto la simulazione di un bilancio partecipativo in un’ isola immaginaria: “Empaville”.  Con questa iniziativa, promossa da Iis Cremona, Itcts Vittorio Emanuele II e BiPart, gli studenti hanno potuto provare l’esperienza di un processo deliberativo, imparando a gestire i conflitti tipici dei processi decisionali e a trovare soluzioni condivise e sostenibili.

Dalla formazione scolastica e professionale si è poi dato spazio a quella artistica. Nelle giornate del 6-7 giugno la scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa insieme alla scuola di Scenografia dell’Accademia Albertina di Torino hanno tenuto il seminario “Immaginare lo sviluppo sostenibile”, con l’obiettivo di informare e coinvolgere gli studenti sulle tematiche dell’Agenda 2030 attraverso l’arte, il design e la creatività. Due giornate che hanno permesso ai ragazzi non solo di liberare il loro estro artistico, ma anche di confrontarsi, discutendo sull’importanza della ricerca artistica, scientifica e filosofica per superare il paradigma antropocentrico e riproporre quello ecologico.

Il tema dell’educazione inclusiva e di qualità è stato affrontato andando anche oltre i confini nazionali e guardando al contesto dei Paesi in via di sviluppo.  Il 7 giugno si è tenuto l’evento intitolato “La voce del Madagascar”, un aperitivo sociale organizzato dalla Onlus Cbm, impegnata nella cura delle disabilità nei Paesi del Sud del mondo. Durante l’evento sono state riportate le testimonianze dirette di interventi per l’accesso all’educazione nei Paesi più poveri.

Eventi, quelli del Festival dello Sviluppo Sostenibile di quest’anno, che hanno voluto riportare l’attenzione su alcuni degli aspetti  ‘più sociali’ della sostenibilità partendo da i due pilastri per la crescita del capitale umano: il benessere del corpo, lo sviluppo della mente. 

Aderenti

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