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SALUTE E BENESSERE

Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

In Italia, gli infermieri sono 5,49 per mille abitanti, contro un valore medio del 9,42 per mille di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Inoltre, si registra un incremento delle patologie dell’area psichiatrica e psicologica, tra le criticità accentuate dalla pandemia in Italia, che è nell’ordine del 25-30%. 

 

Approfondimenti

Il progetto “Covid-19 Italy vulnerabilites” dell’Oms valuterà l’impatto della crisi sulla popolazione vulnerabile

Michele Marra, responsabile area popolazione in condizioni di povertà o a rischio povertà dell'Oms

Non siamo di fronte a un virus democratico, la pandemia ha colpito duramente soprattutto le fasce più svantaggiate. Le tappe del progetto dell'Oms avviato lo scorso maggio e che vede l’ASviS tra i collaborati dell'iniziativa.
16 luglio 2020

La pandemia di Covid-19 e le successive misure di distanziamento sociale, oltre ad aver impattato pesantemente sulla salute della popolazione italiana e aver messo in forte difficoltà il sistema sanitario, rischiano di aver ulteriormente allargato le forti disuguaglianze già presenti nella nostra società. Ben lontano dall’essere un virus democratico, come insistevano alcune opinioni durante le prime settimane dell’epidemia, il virus ha colpito selettivamente, scegliendo in misura proporzionalmente più intensa i gruppi maggiormente vulnerabili, in termini anagrafici (la popolazione più anziana) e sociale (le fasce più svantaggiate), che sono risultati più esposti all’infezione e alle sue conseguenze più negative (presentando, a parità di contagio, un maggior rischio di terapia intensiva e di decesso). Questi stessi gruppi sembrerebbero inoltre stare pagando maggiormente gli impatti indiretti della pandemia, legati da una parte alla sospensione durante l’emergenza di percorsi terapeutici e assistenziali a cui le fasce fragili della popolazione accorrono normalmente in misura maggiore, dall’altra alle conseguenze sociali, economiche e psicosociali del lockdown. Il risultato complessivo di questi fenomeni è ancora di difficile valutazione, ma è probabile che i gruppi sociali più svantaggiati, che già godono di un minor benessere fisico e psichico, subiranno un ulteriore aumento del gap con il resto della popolazione e un peggioramento della propria salute nel breve e nel lungo periodo.

Proprio per valutare quale sia stato in Italia l’impatto del Covid-19 sulle popolazioni vulnerabili nel maggio 2020 l'Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa ha avviato il progetto Covid-19 Italy vulnerabilities, della durata di otto mesi, che si prefigge di:

  • raccogliere evidenze sull’impatto del Covid-19 e delle politiche di risposta adottate a livello nazionale sulle fasce vulnerabili della popolazione e in particolare su due dei gruppi maggiormente colpiti: gli anziani e gli individui in condizioni di povertà o a rischio povertà;
  • individuare le criticità nelle politiche attuate prima e durante la crisi che potrebbero spiegare la poca capacità di tutelare la salute dei gruppi vulnerabili e aver, eventualmente, aumentato le già preesistenti disuguaglianze di salute o averne creato di nuove;
  • identificare le misure e azioni più urgenti che dovrebbero essere implementate a livello nazionale o regionale per essere più pronti a tutelare i bisogni di salute della popolazione più fragile nel caso di una seconda ondata o di una nuova sindrome epidemica.

Al fine di raggiungere questi obiettivi, il progetto conterà sulla collaborazione della rete Covid-19 Italy vulnerabilities (Civ-n), creata ad hoc e composta da esperti, organizzazioni, associazioni e stakeholder impegnati per propria natura alla costruzione di una società più equa e inclusiva. Il network conterà inoltre sulla collaborazione e l’expertise dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, ASviS, che della sostenibilità e della riduzione delle disuguaglianze ha fatto il proprio mandato.

Quelle che seguono sono le attività che maggiormente vorremmo portare avanti con i membri della rete:

  • Ascolto e valorizzazione: il network raccoglierà le esperienze e le buone pratiche portate avanti da ogni stakeholder durante la pandemia, al fine di raccogliere un menu di opzioni politiche e strategiche da mettere in atto nel caso di una futura ondata epidemica; 
  • Consultazione: i membri del network (tutti o alcuni suoi sottogruppi, sulla base delle tematiche trattata di volta in volta) verranno consultati periodicamente in modo da tenere in conto le differenti visioni e considerazioni e beneficiare di uno scambio di idee reciproco.
  • Divulgazione e discussione: i partner del Civ-n parteciperanno a momenti di divulgazione, attraverso la partecipazione a webinar e altri formati interattivi.

 


Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti. 

Aderenti

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