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In Italia, gli infermieri sono 5,49 per mille abitanti, contro un valore medio del 9,42 per mille di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Inoltre, si registra un incremento delle patologie dell’area psichiatrica e psicologica, tra le criticità accentuate dalla pandemia in Italia, che è nell’ordine del 25-30%. 

 

Stress, rabbia, tristezza: il malessere emotivo segnala un mondo sempre più instabile

Il Rapporto Gallup evidenzia l’interconnessione tra emozioni e stabilità sociale e invita i leader politici a riconoscere la salute emotiva come un indicatore chiave per prevenire i rischi e costruire società più sane e resilienti. 12/11/25

mercoledì 12 novembre 2025
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Dove la stabilità e la coesione sociale vengono meno, aumentano l’angoscia e la sfiducia collettiva; al contrario, dove prevale un clima di sicurezza e armonia, migliorano la salute e la resilienza sociale.

A dirlo è il Rapporto Gallup 2025 sullo stato della salute emotiva globale, pubblicato in collaborazione con il World health summit, che indaga per la prima volta il legame tra emozioni, pace e salute. Basato su oltre 145mila interviste in 144 Paesi, lo studio combina i dati Gallup sullo stato emotivo quotidiano delle persone con l'Indice di pace globale e l'Indice di pace positiva dell'Istituto per l’economia e la pace.

Le tendenze globali

La ricerca ha evidenziato che nel 2024 il 39% degli adulti nel mondo ha dichiarato di aver provato molta preoccupazione e il 37% molto stress. Seguono dolore fisico (32%), tristezza (26%) e rabbia (22%).

Sebbene le emozioni negative siano diminuite rispetto ai picchi della pandemia da Covid 19, restano nettamente più elevate rispetto a dieci anni fa, a dimostrazione di come il mondo rimanga emotivamente instabile. La preoccupazione, per esempio, è scesa di un punto nel 2024, ma resta quasi dieci punti più alta rispetto al 2006; il dolore fisico, invece, è aumentato di due punti.

Il Rapporto sottolinea come la pace, la salute e il benessere emotivo siano dimensioni interconnesse che si rafforzano a vicenda: la pace favorisce il benessere, mentre l’instabilità logora la salute collettiva. L’aumento globale del malessere emotivo, documentato da Gallup nell’ultimo decennio, è stato spesso trascurato dai leader politici, più attenti agli indicatori economici che a quelli emotivi. Tuttavia, un disagio emotivo diffuso può rendere individui e comunità più vulnerabili all’instabilità politica e sociale, determinando di conseguenza l’aumento dei disordini politici, dei conflitti e del numero di vittime.  L’Indice di pace globale, che monitora l'assenza di violenza e conflitti in 163 Paesi, mostra che le rivolte, gli scioperi e le manifestazioni antigovernative sono aumentati del 244% tra il 2011 e il 2019.

Correlazioni tra pace globale ed emozioni

Dall’analisi condotta da Gallup emerge che le emozioni negative sono chiari indicatori di una pace fragile. La tristezza, la preoccupazione e la rabbia sono più diffuse nei Paesi con punteggi elevati nell’Indice globale della pace, il che significa che sono più comuni nelle Nazioni che vivono situazioni di maggiore violenza e conflitto. Questa correlazione, però, rimane significativa anche quando si tiene conto del Pil, a dimostrazione che la ricchezza da sola non garantisce la serenità delle comunità.

Altre ricerche indipendenti sottolineano la connessione tra emozioni positive e pace. L'Organizzazione mondiale della sanità identifica la stabilità sociale come un fattore determinante per la salute, dimostrando come l'insicurezza e i conflitti intensifichino lo stress e riducano il benessere. La rivista scientifica The Lancet, inoltre, ha documentato che lo stress e le preoccupazioni prolungati contribuiscono all’insorgere di malattie croniche e a minori aspettative di vita.

Insieme, questi risultati mostrano che pace e salute non possono essere perseguite separatamente: non è possibile costruire società stabili e sane senza affrontare anche il disagio emotivo diffuso. Per i responsabili politici, l'angoscia quotidiana può costituire un segnale di allarme, con implicazioni dirette per i sistemi sanitari, la coesione sociale e lo sviluppo globale.

Cosa possono fare i leader per promuovere il benessere emotivo mondiale?

Il Rapporto individua tre priorità strategiche che i decisori politici dovrebbero adottare per rafforzare la salute emotiva globale:

  • monitorare le emozioni come indicatori chiave: la diffusione di rabbia e tristezza può essere sintomo di una pace fragile e di crescenti rischi per la salute;
  • integrare le strategie di pace e salute: il rafforzamento della governance, la riduzione dei conflitti e gli investimenti nei sistemi sanitari devono procedere di pari passo per sostenere la stabilità e il benessere;
  • riconoscere le emozioni come infrastrutture sociali: non si tratta di sentimenti astratti, ma di indicatori in tempo reale della salute sociale, capaci di mostrare l'impatto umano della pace attraverso le esperienze quotidiane.

L’analisi di Gallup dimostra, quindi, che pace, salute e benessere emotivo si muovono di pari passo: tendono a crescere e a diminuire insieme. In assenza di stabilità, i sistemi sanitari e le comunità si indeboliscono, con effetti diretti sulla sicurezza e sulla qualità della vita. I leader che trascurano il ruolo delle emozioni quotidiane rischiano di compromettere le fondamenta della pace globale.

 

Copertina: 123rf

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