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ASviS: “Rai fondamentale per costruire un dibattito qualificato sulla sostenibilità”
Durante un’audizione alla Camera sul contratto di servizio Rai, il direttore scientifico dell’Alleanza Giovannini ha ricordato che bisogna contrastare i negazionismi e raccontare la dimensione sociale dello sviluppo sostenibile. 5/9/23
Si è tenuta ieri, 5 settembre, l’audizione del direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Enrico Giovannini, davanti alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sul nuovo contratto di servizio per il periodo 2023-2028 della Rai.
Giovannini nel suo intervento ha ricordato che la Rai gioca un ruolo essenziale per la costruzione di un dibattito pubblico qualificato, in grado di affrontare le sfide del nostro tempo. È stato poi menzionato l’appello ai media di 100 scienziati “Parlate delle cause del cambiamento climatico e delle sue soluzioni” e il monito del 28 luglio lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla crisi climatica: “occorre assumere la piena consapevolezza che siamo in ritardo”.
L’impegno dell’ASviS è stato descritto attraverso i risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni, come quelli del settimo Festival dello sviluppo sostenibile ricordando che la Rai è media partner fin dalla prima edizione e che perdurano ottimi rapporti tra ASviS e la nuova direzione di “Rai per la sostenibilità – Esg” guidata da Roberto Natale.
C’è però ancora molto da fare, basti pensare che solo il 42% degli italiani ha sentito parlare dell’Agenda 2030 dell’Onu. Per questo l’ASviS, pur esprimendo particolare apprezzamento per alcuni articoli presenti nel nuovo contratto di servizio Rai, in generale ritiene che sarebbe importante non limitare la sostenibilità alla sua dimensione ambientale, includendo così anche quella sociale, e valorizzare la recente riforma della Costituzione che ha introdotto i concetti di “giustizia intergenerazionale” e di “tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi” nella nostra Carta fondamentale.
“Per quanto riguarda l’articolo 10 sulla parità di genere” – ha dichiarato Giovannini -, “riteniamo che l’allegato al contratto di servizio dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale dato che contiene concetti importanti sul tema delle pari opportunità. Inoltre, è sempre nell’allegato che si fa riferimento ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile: ci sembra un passo indietro sul tema dato che il vecchio contratto li introduceva nel testo principale”.
C’è poi una serie di sinergie che andrebbero sfruttate in chiave mediatica, come l’insegnamento dello sviluppo sostenibile nelle scuole (protocollo ASviS-Mim) e nelle università (dove è presente la Rete delle università per lo Sviluppo sostenibile, Rus). È infatti importante sottolineare il ruolo educativo del servizio pubblico rispetto ai giovani, per prevenire qualsiasi forma di violenza, specialmente nei confronti delle donne, e rispetto alla diffusione della cultura scientifica, onde evitare negazionismi ideologici.
Infine, secondo l’Alleanza, la Rai dovrebbe enfatizzare ancor di più i valori dell’accoglienza, della cooperazione, della solidarietà e della sussidiarietà; inserire una qualche forma di “misurabilità” della sostenibilità con degli indicatori da definire, coerentemente con la Strategia nazionale di Sviluppo sostenibile (che dovrebbe essere di prossima approvazione da parte del Cite); rendere la sostenibilità un elemento culturale nella definizione dei contenuti editoriali, giornalistici e di intrattenimento.
Rivedi l’audizione (intervento di Giovannini da 1h54')
di Ivan Manzo
Fonte copertina: Rai