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"Un mondo sostenibile in 100 foto": gli studenti del liceo Morgagni ne discutono
La presentazione del libro è stata l'occasione per un confronto sui temi dello sviluppo sostenibile nelle istituzioni scolastiche. Professori, studenti ed esperti hanno dibattuto sul contributo della scuola all’Agenda 2030. [VIDEO] 5/12/2019
Una conversazione “intelligente, appassionata e anche politicamente scorretta, non retorica”. Con queste parole il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti ha commentato la presentazione a professori ed alunni del volume, edito da Laterza, "Un mondo sostenibile in 100 foto" realizzato da Enrico Giovannini e Donato Speroni dell'ASviS, con foto a cura di Manuela Fugenzi. L'incontro, organizzato nell'aula magna del liceo Morgagni di Roma è stato gestito, con la supervisione della dirigente scolastica dell'istituto Paola Gasperini, dagli stessi alunni: l'intera conversazione è stata moderata da Renato e Nicola, due studenti del liceo scientifico, che hanno presentato anche alcune testimonianze di altri alunni della scuola. L'incontro, dunque, è stata l'occasione per un confronto tra ragazzi ed esperti sui temi trattati dal libro.
Il volume, scaricabile gratuitamente per docenti e studenti, spiega la sostenibilità nell'ottica dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Realizzato con il contributo dell'Enel e dell’ASviS, il lavoro combina foto e testi, raccontando nella maniera più fruibile possibile l'impatto delle attività umane sul nostro pianeta. Nell'ultimo mezzo secolo, infatti, lo sviluppo umano ha fatto straordinari passi in avanti, raggiungendo livelli di salute e di benessere mai immaginati nella storia dell'umanità. Tuttavia, da tempo scienziati e studiosi richiamano l'attenzione delle istituzioni nazionali e internazionali, oltre che dell’opinione pubblica, sugli effetti che la crescita economica comporta in termini di danni ambientali. Il libro, come spiega l'editore Giuseppe Laterza, parte da una critica: la generazione dei sessantenni “non ha preso abbastanza sul serio” i temi dello sviluppo sostenibile. Per questo il volume deve essere uno “stimolo per tutti a fare di più e meglio”, ha concluso Laterza.
In questo quadro le scuole possono giocare un ruolo fondamentale. “Esco dal nostro incontro con tanta speranza” ha detto lo stesso ministro Fioramonti nel suo intervento conclusivo. “Quando vedo le scuole che si animano intorno a queste questioni mi viene voglia di credere che il nostro Paese possa dare una grande lezione al resto del mondo”. Il Ministro ha invitato i ragazzi a "boicottare iniziative come il Black friday", perché "la sostenibilità non significa solo riciclo", ma richiede un cambio di mentalità. Una rivoluzione che, per Fioramonti, deve partire dalla scuola, dove dal prossimo anno verrà introdotta tra le materie di studio l'Educazione allo sviluppo sostenibile. Secondo il ministro, infatti, occorrono soluzioni strutturali: “Non basta sostituire un ingorgo di auto a benzina con un ingorgo di auto elettriche, dobbiamo imparare a ridurre i consumi", ha spiegato.
Il quadro dipinto dal libro, tuttavia, “non parla solo dei disastri, ma affronta anche le opportunità” che lo sviluppo sostenibile offre, spiega il coautore e portavoce dell'ASviS Enrico Giovannini. “Io, nel 1976, al mio secondo anno di università, lessi un libro su quale sarebbe stato il futuro del nostro pianeta nel 2030. Noi lo sapevamo già, perciò dobbiamo andare nelle scuole” a spiegare questi temi, preparando le future generazioni e offrendo loro gli strumenti per affrontare il mondo in cui si troveranno a vivere.
“Occorre, innanzitutto, parlare della complessità del mondo che dobbiamo affrontare. Non si può parlare della sostenibilità ambientale senza affrontare anche la sostenibilità sociale” ha spiegato ai ragazzi Donato Speroni, responsabile della redazione dell'ASviS e coautore del libro. Se per esempio i governi riuscissero a fornire un'istruzione efficace alle ragazze, “assisteremmo a un crollo dei matrimoni precoci, molto diffusi nelle aree povere del pianeta”, ha concluso Speroni.
“La mia generazione è stata molto fortunata. Io mi chiedo spesso che mondo lascio alle future generazioni – si domanda Patrizia Grieco, presidente di Enel. Certo, di tempo ormai ne rimane poco, “ma sono convinta che con l'impegno le soluzioni le troveremo anche questa volta. Cito il caso delle energie rinnovabili: 10-15 anni fa avevano bisogno di sussidi importanti per poter essere realizzate e poter cominciare a erogare energia. Oggi, invece, sono molto più competitive di qualunque altra fonte di energia”. Adesso, ha spiegato ancora la presidente dell’Enel, le aziende devono operare un cambio di mentalità. Infatti, “non basta più remunerare il capitale, devono imparare a remunerare il sistema in cui vivono". Una sfida che – ha sottolineato Grieco - vede Enel primo player al mondo per capacità di generazione energetica da energie rinnovabili.
Il libro, grazie al contributo di Enel, è disponibile su una piattaforma on-line gratuita ed è accessibile a tutti gli studenti e i professori d’Italia.
di William Valentini