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PARITÀ DI GENERE

Raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze

In Italia, solo il 16,2% delle laureate ha una laurea Stem (discipline scientifiche), contro il 37,3% degli uomini, nonostante un +5% delle iscrizioni femminili. Rimane al di sotto della media europea la padronanza di competenze digitali e finanziarie. Nell’Ue il 17% circa degli specialisti Ict (Information and communications technology) e un laureato Stem su tre è donna.

Notizie

Le disuguaglianze tra i sessi attraverso educazione, occupazione, imprenditorialità, salute e sviluppo

Gli indicatori Ocse mostrano lo stato attuale delle condizioni femminili nell’ambito delle azioni da intraprendere ai fini del raggiungimento al 2030 del Goal 5 "Raggiungere l'uguaglianza di genere per l'empowerment tutte le donne e le ragazze" e dei relativi target.

Il portale dei dati Ocse sulla parità di genere offre una notevole selezione di indicatori  che mettono in evidenza le disuguaglianze tra i sessi in cinque diversi campi: l'educazione, l’occupazione, l'imprenditorialità, la  salute e lo sviluppo. Il database copre tutti i paesi membri dell’OCSE e anche il Brasile, la Cina, l’India, l'Indonesia e il Sud Africa. Per ulteriori approfondimenti il portale rinvia alla Rete sulla parità dei generi (Gendernet), all’Indice di genere del Centro di sviluppo dell’OCSE (Sigi), che permette un confronto tra 160 paesi, e alla piattaforma Wikigender.
Gli indicatori Ocse appaiono molto utili per rappresentare lo stato attuale delle condizioni femminili nell’ambito delle azioni da intraprendere ai fini del raggiungimento al 2030 del Goal 5 (Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze) e dei relativi target. I dati OCSE, pur mostrando l’evoluzione nel tempo del gender gap e la sua generale riduzione, segnalano che gli sforzi ancora da compiere per la completa chiusura sono impegnativi.
I dati, infatti, danno conto, anche con grafici interattivi molto chiari e di facile interpretazione, dei grandi miglioramenti compiuti nel campo dell’educazione e della salute, ma anche del persistere di condizioni di disuguaglianza negli altri campi.

In particolare, sorprende la dimensione ancora ampia, specialmente in alcuni paesi, dei fenomeni di discriminazione e violenza contro le donne, da quella domestica ai matrimoni precoci e alle mutilazioni genitali.
I dati evidenziano inoltre la maggiore difficoltà femminile ad accedere alla proprietà, all’imprenditorialità, alla leadership politica.
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di Antonella Crescenzi

lunedì 1 agosto 2016

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