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Ecco le prime valutazioni sulla posizione dell'Italia rispetto agli SDGs
Il Rapporto della Bertelsmann Foundation rivela il punto di partenza dei Paesi Ocse, tra cui l’Italia, rispetto al raggiungimento degli Obiettivi; il documento del Sustainable Development Solutions Network propone una classifica Ocse basata su indicatori scelti per i Paesi più sviluppati.
Bertelsmann Foundation: “Sustainable Development Goals: Are the rich countries ready?”
Ancor prima dell’adozione ufficiale dell’Agenda 2030, la Bertelsmann Foundation ha pubblicato nel settembre 2015 il Rapporto “Sustainable Development Goals: Are the rich countries ready?”, nel quale vengono presentate le condizioni di partenza dei 34 paesi OCSE, evidenziando i punti di forza e le debolezze rispetto al raggiungimento degli Obiettivi. Secondo l’indicatore sintetico finale del Rapporto, l’Italia si colloca in 26-esima posizione sui 34 paesi OCSE. Per nove dei 34 indicatori (due per Obiettivo) il paese è tra i migliori tre e tra i migliori cinque per tre voci. La performance italiana, tuttavia, è altamente altalenante.
Per 16 indicatori, infatti, il paese si colloca tra i peggiori tre, mentre è tra i peggiori cinque per cinque voci.
Sustainable Development Solutions Network (SDSN): “Preliminary Sustainable Development Goals (SDG Index and Dashboard”
Nel febbraio del 2016, il Sustainable Development Solutions Network (SDSN) ha pubblicato il Rapporto Preliminary Sustainable Development Goals Index and Dashboard, utilizzando un insieme limitato di indicatori (40) resi disponibili dalle organizzazioni internazionali. Nel Rapporto (preliminare e sottoposto a pubblica consultazione) viene presentata anche una classifica di 118 paesi, basata su un indice composito di tutti gli indicatori considerati, con l’Italia che oscilla tra la 21-esima e la 23-esima posizione, a seconda della metodologia utilizzata. Inoltre, per i paesi OCSE viene presentata una classifica basata su 38 indicatori maggiormente adatti ai paesi sviluppati, con l’Italia tra la 18-esima e la 28-esima posizione a seconda della metodologia utilizzata, e con tre Obiettivi (7- energia rinnovabile, 8 – buona occupazione e crescita occupazione, 17 – partenariato globale) in cui la situazione appare particolarmente negativa.