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Banca mondiale e Commissione europea affrontano il lavoro del futuro
Nasce una nuova partnership istituzionale per creare posti di lavoro, migliorare i sistemi di protezione sociale e preparare la società ai cambiamenti nel mondo del lavoro anche dal punto di vista di clima e sostenibilità. 20/2/2019
Coordinare Commissione europea e Banca mondiale è essenziale per affrontare le sfide che pone il “lavoro del futuro”. Per riuscirci è necessario rafforzare la relazione tra le due istituzioni per risolvere insieme le nuove questioni portate dallo sviluppo tecnologico, dall’andamento demografico, dalla globalizzazione e dal cambiamento climatico. Questo emerge, in sintesi, dal comunicato conclusivo dei lavori che segnano l'inizio della cooperazione tra Banca mondiale e Commissione europea.
La nuova partnership avrà come focus la creazione di nuovi posti di lavoro nel quadro di una crescita economica inclusiva e sostenibile, e individuerà gli obiettivi chiave da raggiungere per tutti i Paesi in cui operano Banca mondiale e Commissione, si legge nel comunicato congiunto. A sua volta, la creazione di posti di lavoro dignitosi genererà esternalità positive, innescando un circolo virtuoso a sostegno della trasformazione e della crescita economica. Tutto ciò richiede, da parte dei Paesi coinvolti, maggiori e migliori investimenti nel capitale umano, fondamentale per il successo dell'Agenda 2030 e per lo sviluppo sostenibile.
Gli interventi si dovranno concentrare su tre aree. In primo luogo, la sfida sarà di fornire ai lavoratori nuove competenze per affrontare la natura mutevole del mercato del lavoro, dotando le persone di un'istruzione di base e di competenze digitali, nonché di altre "abilità del 21esimo secolo" come il pensiero critico e il lavoro di squadra. Si dovranno “sviluppare politiche dirette sia a promuovere posti di lavoro dignitosi, sia a creare gli strumenti e i meccanismi per garantire l’adeguatezza dei lavoratori di fronte alle esigenze del mondo del lavoro, attraverso finanziamenti pubblici e privati”.
In secondo luogo, la collaborazione avrà il compito di migliorare, innovare e adattare i sistemi di protezione sociale, assicurando un'adeguata copertura economica e protezione universale per tutti i lavoratori.
Infine, le due organizzazioni analizzeranno i potenziali cambiamenti nel mercato del lavoro anche dal punto di vista climatico e della sostenibilità. L'obiettivo è sviluppare politiche volte a massimizzare la creazione di posti di lavoro di qualità stimolando investimenti privati nei settori ad alto potenziale di crescita che richiedono manodopera. A tale fine, le due istituzioni sottolineano la necessità di massimizzare l'impatto della politica fiscale sul futuro del lavoro, adottando una tassazione che sostenga mercati del lavoro ben funzionanti, ristrutturando la spesa pubblica ed aumentandone l'efficacia per la protezione sociale e l'istruzione.
Per raggiungere gli standard che l’Agenda 2030 stabilisce, come l'abbattimento delle differenze di genere, il primo passo sarà promuovere una integrazione tra le due istituzioni, condividendo le priorità, i dati, le pratiche virtuose e le aree di intervento. La partnership si concentrerà anche su progetti regionali come per esempio l'Africa-Europe Alliance on Sustainable Investment and Jobs, che è stato lanciato dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker lo scorso settembre.
di William Valenti