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LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Nel 2022 il tasso di disoccupazione nell'Unione europea era del 6%, mentre in Italia era del 7,9%. Gli effetti della crisi pandemica sono stati gravi e perdurano, specie tra i giovani, le donne e al Sud. L'Italia continua a detenere il primato negativo di giovani disoccupati che non studiano né si formano (Neet).

Notizie

Ocse: necessarie riforme nell’istruzione, inclusione e mercato del lavoro

Secondo l’Ocse, urgono riforme strutturali per una crescita inclusiva, sostenibile e a lungo termine. In Italia, da migliorare investimenti pubblici, infrastrutture, fisco, pubblica amministrazione e occupazione giovanile. 16/7/2019

La crescita economica lenta, l’elevata incertezza e l’aumento della disuguaglianza sociale dovrebbero spingere i responsabili politici a mettere in campo riforme urgenti per ottenere una crescita forte, sostenibile e inclusiva.

È quanto raccomanda il rapporto “Going for Growth 2019”, diffuso il 12 luglio dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

Secondo il dossier, la globalizzazione, la digitalizzazione, la demografia e il degrado ambientale sono i fattori chiave che influenzano gli sviluppi economici e, per cogliere al meglio queste sfide, i governi devono elaborare riforme strutturali su misura, che promuovano la crescita a lungo termine, migliorino la competitività e la produttività e garantiscano posti di lavoro per tutti, pari opportunità e un ambiente pulito e sostenibile.

Il Rapporto presenta le principali riforme prioritarie per 46 economie, tra cui l’Italia, insieme alla valutazione dei progressi compiuti negli anni passati, che risultano deludenti per il periodo 2017-2018.

Le riforme consigliate a tutti i Paesi presi in analisi dal dossier sono l’accesso all’istruzione di qualità, per garantire un’occupazione stabile alle generazioni future; l’inclusione di donne, anziani, migranti e minoranze nel mercato del lavoro, affinché tutti possano beneficiare della crescita; e la regolamentazione del mercato del lavoro.

Uno dei punti salienti del Rapporto di quest’anno, inoltre, è la sostenibilità ambientale, per garantire la quale il dossier consiglia di implementare la tassazione, eliminare gradualmente le agevolazioni dannose per l’ambiente e adottare ulteriori misure per ridurre le emissioni dei trasporti pubblici e privati. 

Per quanto riguarda le riforme fiscali, l’Ocse consiglia, in particolare alle economie avanzate, di spostare la tassazione dal reddito alla proprietà e, sul fronte dell’amministrazione, raccomanda il miglioramento dell’efficienza del settore pubblico, della digitalizzazione, dello stato di diritto e dell’accesso alle infrastrutture. 

Alle economie avanzate e a quelle emergenti, inoltre, il dossier consiglia di regolamentare il mercato dei prodotti, la concorrenza e il commercio, di combattere la corruzione e migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e fiscale. Come nel caso dell’Italia, cui l’Ocse raccomanda in modo specifico di migliorare l’equità e l’efficienza del fisco e della pubblica amministrazione, di combattere l’evasione fiscale, accelerare l’aggiornamento dei valori catastali, reintrodurre la tassa sulla prima casa con esenzioni per le famiglie a reddito basso e rafforzare lo stato di diritto. Secondo il dossier, infatti, la scarsa qualità delle infrastrutture, l’eccessivo peso normativo e le inefficienze fiscali e della pubblica amministrazione sfavoriscono il clima di investimenti. Inoltre, nonostante le riforme messe in campo negli ultimi due anni, i tassi di disoccupazione tra i giovani, di disuguaglianze di reddito e di povertà sono rimasti molto alti dal periodo di recessione economica, colpendo maggiormente le famiglie con bambini, fino a raggiungere tassi di deprivazione materiale molto alti.

Per investire sul futuro e per stabilire degli standard di qualità professionale, il dossier raccomanda di rafforzare l’apprendistato dei giovani, l’istruzione professionale e l’apprendimento permanente. E sul fronte della sostenibilità ambientale, infine, l’Italia si distingue per tassi di emissione di gas serra inferiori alla media Ocse, ma l’esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico resta elevata.

Scarica il Rapporto

 

di Viola Brancatella

martedì 16 luglio 2019

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