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Alta sostenibilità: l’occupazione femminile deve essere una priorità per la ripresa del Paese
Per essere efficace il Pnrr non può prescindere dall’ottica della parità di genere. Se ne è discusso su Radio Radicale nella rubrica ASviS condotta da Manieri (autrice anche di un intervento) e Po, ospiti Coccia e Ferrera. [VIDEO] 8/02/21
Le stime sull’occupazione femminile in Italia sono disastrose. Secondo l’Istat, sui 101mila posti di lavoro persi nel mese di dicembre 2020, 99mila riguardano l’occupazione delle donne. Una situazione drammatica che non accenna a migliorare. Dell’argomento si è discusso durante la puntata dell’8 febbraio della rubrica ASviS “Alta sostenibilità”, in onda su Radio radicale e condotta da Valeria Manieri e Ruggero Po. Ospiti della puntata: Maurizio Ferrera, professore di Scienza politica presso l'Università degli Studi di Milano ed editorialista del Corriere della Sera, e Giuliana Coccia, referente del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5 (Parità di genere). Il terzo intervento è stato a cura della co-conduttrice Valeria Manieri, in qualità di cofondatrice della start-up Le Contemporanee e di coordinatrice della campagna Donne per la Salvezza – Half of it.
Giuliana Coccia, referente del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5 (Parità di genere)
#AltaSostenibilità @RadioRadicale - Giuliana Coccia ASviS: Di fronte alla crisi, le donne non hanno goduto di protezione perché gli ammortizzatori sociali hanno riguardato solo i lavoratori a tempo indeterminato. Serve una valutazione sull'impatto di genere della pandemia.
— ASviS (@ASviSItalia) February 8, 2021
Giuliana Coccia ha commentato così i dati sulla disoccupazione femminile: “Questa situazione dipende in gran parte della precarietà delle donne sul mercato del lavoro”. I dati testimoniano infatti che in un trimestre mediamente vengono attivati e chiusi tre milioni di contratti di lavoro e l’80% di questi è di brevissima durata. Pertanto, essendo scaduti durante la pandemia, questi contratti non sono stati rinnovati. Se si considera che la maggior parte delle donne è occupata nel terziario, ovvero servizi, commercio e turismo, settori che più di altri sono stati colpiti dalla crisi, ecco che diventa evidente la tragica condizione dell’occupazione femminile. “Di fronte a questa situazione” – ha aggiunto Coccia – “le donne non hanno goduto di protezione perché gli ammortizzatori sociali hanno riguardato solo i lavoratori a tempo indeterminato”. E rispetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza “ci sono molte buone intenzioni ma non abbiamo letto nulla di operativo. Anche sull’impatto di genere manca una valutazione sia ex-ante che ex-post e degli indicatori d’impatto” – ha concluso.
Maurizio Ferrera, professore di Scienza politica presso l'università degli Studi di Milano ed editorialista del Corriere della Sera
#AltaSostenibilità @RadioRadicale - Maurizio Ferrera @LaStatale: La Spagna ha superato la media europea
— ASviS (@ASviSItalia) February 8, 2021
sul tasso di occupazione femminile, noi siamo rimasti al palo. Non sono soddisfatto del #Pnrr, le risorse per garantire la parità di genere nel lavoro non sono abbastanza.
Maurizio Ferrera ha sottolineato come sia importante progettare il futuro incidendo sugli ostacoli strutturali che disincentivano l’occupazione femminile. “La Spagna ha superato la media europea sul tasso di occupazione femminile, noi siamo rimasti al palo. Anche molti giovani hanno una concezione del ruolo della donna ancorata al passato, che la vede relegata alla cura della famiglia e dei figli. Questi dati sono i peggiori in Europa” – ha commentato il professore. E sul Pnrr ha proseguito: “Non sono per niente soddisfatto dell’ultima versione del Recovery Plan. L’Agenda donna è stata relegata a priorità trasversale, ma le priorità trasversali per essere davvero tali devono avere qualcuno che controlli, monitori e gestisca. È vero, non abbiamo ancora il piano di governance del documento, ma le risorse investite per la promozione dell’occupazione femminile non sono sufficienti e sono nascoste tra altre voci.”
Valeria Manieri, cofondatrice della start-up Le Contemporanee e coordinatrice della campagna Donne per la Salvezza – Half of it
#AltaSostenibilità @RadioRadicale - @valeriamanieri: In Italia è mancata una forte volontà politica di dare una sferzata all'occupazione femminile, come invece fatto da altri Paesi. Nel nostro Paesi ci sono ancora alcuni stereotipi duri a morire.
— ASviS (@ASviSItalia) February 8, 2021
Quando si parla del ruolo delle donne bisogna considerare che c’è anche una questione profondamente culturale e di mentalità. Valeria Manieri sul punto ha dichiarato: “A differenza dell’Italia, la Spagna ha dato davvero una grossa sferzata all’occupazione femminile negli ultimi anni. In Italia questa volontà politica così forte non c’è mai stata, nonostante diverse iniziative messe in campo. Nel nostro Paese c’è una diffusa cultura maschilista e anche una presenza vaticana importante, quindi stereotipi duri a morire. E fino a qualche anno fa anche in tv la presenza femminile era relegata a ruoli molto marginali”. Per guardare al futuro, il Manifesto “Donne per la salvezza”, elaborato da numerose associazioni, economiste, statistiche, accademiche e manager, propone due misure di natura strutturale: una relativa alla copertura fino al 60% degli asili nido e l’altra, più generale e onnicomprensiva, della creazione di una rete assistenziale e di servizi che attualmente trova uno strumento nel “voucher universale per i servizi e l’assistenza”.
di Elita Viola
Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.