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Come garantire la partecipazione dei giovani al Fondo per una transizione giusta?
La risposta arriva dal nuovo toolkit della Commissione europea. Tra i consigli, individuare degli young ambassadors per una comunicazione efficace tra autorità e nuove generazioni e definire bene le responsabilità dei giovani. 12/02/21
Il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani è fondamentale per il successo della transizione verso la neutralità climatica. Il Green deal europeo definisce l'ambizione dell'Europa di diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. Per sostenere i territori, in particolare quelle Regioni che dipendono dai combustibili fossili, e che si ritroveranno a fronteggiare gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione, è stato creato un nuovo strumento finanziario: il Fondo per una transizione giusta (Just transition fund). Nato per garantire che tutti in Europa traggano vantaggio dalla transizione, il Fondo deve coinvolgere quanti più stakeholder possibili, i giovani in particolare. Per questo, il 29 gennaio la Direzione generale per la politica regionale e urbana della Commissione europea ha pubblicato un “Toolkit for Youth Participation in the Just Transition Fund”, uno strumento rivolto in particolare ai responsabili politici che dovranno occuparsi dell'attuazione del Fondo, pensato per incentivare e incoraggiare la partecipazione giovanile.
"La storia ci racconta l'importanza vitale della partecipazione dei giovani” dichiara Marc Lemaître, a capo della Direzione generale per la politica regionale e urbana. “Quattro decenni fa, molte Regioni in Europa hanno subito transizioni strutturali traumatiche dovute a pressioni esterne che hanno ridotto in modo significativo molte attività economiche tradizionali. In quei passaggi i giovani, locomotiva del futuro di quelle Regioni, erano spesso esclusi. In quelle Regioni, ancora oggi ne pagano le conseguenze: alti livelli di emigrazione e tassi di disoccupazione superiori alla media, soprattutto tra i giovani”.
Il futuro dei giovani sarà influenzato dalla imminente transizione e le loro opinioni, esigenze, paure, speranze, sono una parte importante del dialogo. I giovani hanno il diritto di partecipare al processo decisionale che impatta sul loro futuro, soprattutto quando si tratta di cambiamenti climatici. Nessuno, sottolinea il documento, conosce le sfide, i bisogni, le aspirazioni dei giovani che vivono in una Regione in transizione meglio dei giovani stessi. I giovani hanno conoscenze e abilità uniche e possono offrire un ricco potenziale creativo per sviluppare soluzioni alle sfide della transizione.
Per questo motivo, il toolkit supporta la partecipazione giovanile fornendo indicazioni e consigli articolati nelle seguenti quattro sezioni:
- Condizioni di base per una partecipazione giovanile significativa
Include le regole d'oro, le condizioni di base e i fattori abilitanti che le autorità dovrebbero sempre tenere a mente quando intraprendono processi di partecipazione giovanile. È importante non trattare la partecipazione giovanile come una mera formalità, una casella da spuntare nella lista o come un accessorio collaterale del progetto. Occorre mostrare sin da subito, suggerisce il documento, l’impatto che avrà la partecipazione giovanile e dare un chiaro peso all'esito della loro partecipazione al processo decisionale. I giovani hanno bisogno di chiarezza e trasparenza sui loro ruoli e sulle loro responsabilità: un contesto appropriato, istruzioni chiare e una spiegazione di ciò che ci si aspetta da loro è fondamentale per inquadrare la loro partecipazione e sostenere il loro interesse e impegno. - Partecipazione dei giovani lungo il ciclo di vita della programmazione del Fondo
Offre consigli su come impegnarsi in modo significativo con i giovani in ciascuna delle fasi principali del Fondo per una transizione giusta: programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione. Descrive la specificità e le opportunità per la partecipazione dei giovani in ogni fase, compresi i fattori abilitanti e le condizioni necessarie per una partecipazione giovanile efficace e significativa, nonché metodi, strumenti e tecniche concreti adatti a ciascuna fase. - Garantire l'impatto dei giovani e affrontare sfide concrete
Fornisce consigli e soluzioni concrete ad alcune delle sfide ricorrenti che si potrebbero incontrare quando ci si avvicina alla partecipazione dei giovani. Troppo spesso si assiste ad un disallineamento tra i giovani e i responsabili politici. Una soluzione potrebbe essere quella di selezionare un piccolo gruppo di giovani, young ambassadors, formarli e metterli in contatto diretto con i responsabili politici. Questi "giovani ambasciatori" possono agire come canale di comunicazione efficace tra autorità e giovani, condividendo informazioni, organizzando dibattiti su argomenti selezionati e allo stesso tempo incentivando i loro coetanei a partecipare. - Best practice
Il documento fornisce 30 esempi di buone pratiche di partecipazione giovanile in tutta Europa. Offrono la possibilità non solo di imparare dalle esperienze di questi progetti, ma anche di trarne idee e metodi, adattarli al contesto, alle esigenze e alle capacità locali.
Tra gli esempi di buone pratiche che coinvolgono i giovani c’è "Ju & Me", progetto pilota in Germania di reverse mentoring, che forma i giovani a diventare mentori fornendo consulenza a leader politici locali, amministratori e dirigenti d'azienda su temi specifici legati allo sviluppo locale. I giovani locali contribuiscono alla riqualificazione dei leader locali, aiutandoli ad apprendere nuove competenze digitali e acquisire familiarità con le ultime tecnologie e i social media.
In Italia si segnala invece Next Energy, ideato da Terna e Fondazione Cariplo, che promuove giovani laureati e professionisti di talento supportando lo sviluppo dei loro progetti innovativi nei settori legati alla transizione energetica. Si rivolge a neolaureati nei settori ingegneria, matematica, fisica, statistica ed economia con meno di 28 anni (Call for Talents), nonché a team di giovani innovatori, startupper e imprese innovative da supportare attraverso un programma di incubazione (Call for Ideas) e attraverso la collaborazione con Terna (Call for Growth). L'innovazione e la digitalizzazione delle soluzioni energetiche sono al centro dell'iniziativa. Le aree di interesse delle tre call includono: tecnologie rispettose dell'ambiente e loro integrazione nel sistema elettrico italiano; integrazione ambientale di infrastrutture, nuove costruzioni e materiali operativi; e sistemi progettati per integrare e gestire la domanda di mobilità elettrica nella rete. La Call for Ideas ha ricevuto nel tempo 55 candidature. Tra le idee innovative preselezionate ci sono: Artificial intelligence monitoring, un sistema software per il monitoraggio e la manutenzione predittiva degli impianti industriali; NemEsys - New mobility electric system, che produce innovativi accumulatori di energia per la mobilità sostenibile; Generma - Blue Energy che ha sviluppato e brevettato Blue Energy, una tecnologia innovativa che consente la conversione del moto ondoso in elettricità. The Call for Growth ha destato l'interesse di oltre 64 applicazioni di startup mature. Tra le startup selezionate con il più alto potenziale c'è Enerbrain, che ha sviluppato soluzioni software e hardware per la sostenibilità e l'efficienza energetica degli edifici.
di Tommaso Tautonico