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Ansa2030: “sostenibilità elemento trasversale per capire il mondo”

All’evento Ansa il dibattito sulla sostenibilità e la presentazione del portale Ansa2030. Giovannini: “contento che l’Ue abbia fatto dell’Agenda 2030 l’architrave delle politiche, come proposto dall’ASviS”. 16/9/20

“Si parla di sostenibilità, e cioè del nostro futuro”. Così Giulio Anselmi, storico volto del giornalismo italiano e ora presidente dell’Ansa, ha aperto l’evento organizzato dall’Agenzia di stampa il 15 settembre dal titolo “Lo sviluppo sostenibile, l'Italia e gli Obiettivi dell'Agenda 2030”, a cui ha preso parte anche il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini.

Un’occasione importante per parlare di sostenibilità, ancor di più dopo che il Covid-19 ha fatto capire come ogni cosa nel mondo sia connessa e come sia necessario mettere in campo soluzioni condivise e concrete.

A fare gli onori di casa la sindaca Virginia Raggi, l’evento si è infatti svolto a Roma presso la Centrale di Montemartini. “Dobbiamo sviluppare la capacità di adattarci ai cambiamenti, la resilienza è un concetto fondamentale”, ha dichiarato la sindaca, che ha poi proseguito ricordando gli impegni assunti dal comune di Roma sulla mobilità, “da trasformare da qui a 10 anni in ottica sostenibile, grazie per esempio al potenziamento del trasporto pubblico e alla creazione di corsie preferenziali e corsie ciclabili per favorire la mobilità dolce. Una richiesta che arriva forte dai cittadini”.

La prima parte dell’iniziativa è stata l’occasione per parlare della piattaforma Ansa2030, nata grazie alla collaborazione tra l’Ansa e l’ASviS: un portale d’informazione per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile tra la popolazione. A introdurre il dibattito ci ha pensato il direttore Ansa Luigi Contu che, insieme a Monica Paternesi della redazione economica Ansa, hanno parlato dell’obiettivo che ruota intorno alla pubblicazione di questo strumento che guarda al futuro. “Ansa2030 nasce dell’esigenza di mettere insieme i diversi temi della nostra quotidianità. Parliamo di finanza, impresa, società, giovani; lo sviluppo sostenibile è infatti un elemento trasversale a tutti gli altri temi”, hanno sentenziato i due.

Sulla stessa lunghezza d’onda Enrico Giovannini che, dopo aver ricordato come Ansa2030 aiuti a capire “che il problema non è solo ambientale ma anche economico e sociale” e che “l’ambiente sta già facendo la sua rivoluzione, ma l’insostenibilità politica viene dalla rivoluzione delle persone e la società può esplodere prima dell’ambiente”, ha proseguito il suo discorso con una serie di considerazioni che toccano da vicino il presente e il futuro dello sviluppo sostenibile. “Sento parlare sempre di Recovery fund,” ha commentato Giovannini, “ma vorrei ricordare che quello creato dalla Commissione europea è il Recovery and resilience facility. Aver dimenticato questa preziosa parola, resilienza, è un problema per il dibattito pubblico, anche perché i soldi che arriveranno dall’Europa dovranno essere orientati proprio ad aumentare la resilienza del Paese. La pandemia ci ha permesso di unire i puntini, di capire come le cose siano interconnesse, proprio come ricordato da Papa Francesco qualche settimana fa, non si può vivere sani in un mondo malato”. E ancora: “La Corte suprema olandese ha condannato il governo perché non ha fatto abbastanza per tagliare le emissioni gas serra, in nome del diritto alla vita. Ecco, questo tipo di connessioni sono alla base dell’Agenda 2030. Per fortuna gli SDGs stanno diventando un linguaggio sempre più comune, e sono contento della scelta dell’Ue di rendere l’Agenda 2030 l’architrave delle politiche, proprio come proposto un paio di anni fa dall’ASviS”.

In seguito è intervenuta Filomena Maggino, presidente della cabina di regia “Benessere Italia” presso la presidenza del Consiglio dei ministri, la quale ha spiegato il funzionamento della cabina per l’adozione dell’Agenda 2030, che “coordina le azioni in questa direzione e promuove l’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile su suolo nazionale”.

La presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi, si è invece soffermata sull’importanza di investire in modo corretto sulla biodiversità del Paese. La cosa importante non è solo “quanto spendere” ma “come spendere” per una buona gestione del capitale naturale, e ha lanciato l’appello di “utilizzare 40mila cortili delle scuole italiane, per una proposta didattica all’aria aperta”, in modo da riconnettere i ragazzi alla natura.

Non è poi mancato il capitolo dedicato alle imprese e all’importanza che la sostenibilità riveste nelle pratiche aziendali. “Agli investitori le imprese green piacciono sempre di più”, ha detto Gian Maria Gros Pietro, presidente di Intesa San Paolo, “il mondo della finanza sta cambiando le regole favorendo la sostenibilità. Le imprese rivestono un ruolo fondamentale per capacità di modificare l’ambiente, è necessario che tutta questa potenza venga indirizzata verso un obiettivo utile e positivo. E le banche hanno una responsabilità ancora maggiore, possono infatti orientare i processi di scelte finanziarie”.

Un appello alla concretezza è arrivato poi da parte di Federico Testa, presidente dell’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. “La sostenibilità ha bisogno di risposte concrete”, ha ricordato Testa, “altrimenti rischiamo di fermarci agli slogan. Per diffondere lo sviluppo sostenibile nel Paese bisogna investire forte nel settore della ricerca”.

Di sostenibilità e convenienza ne ha poi parlato Carlo Tamburi, amministratore delegato di Enel Italia, che durante il suo intervento ha sottolineato che la sostenibilità non è più vista come un costo ma come un investimento che rende di più, e che “siamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi. Ma non basta solo chiudere centrali a carbone, per esempio dobbiamo spingere sulle rinnovabili che devono arrivare al target Ue del 55% (in termini di energia elettrica consumata), e sulla diffusione dei sistemi di accumulo”.

Sull’economia circolare e su alcuni progetti messi in campo in Italia si è espresso Nicola Semeraro, presidente del consorzio Rilegno: “L’Italia importa circa il 90% del legno utilizzato. Grazie all’attività del consorzio abbiamo attivato un circuito industriale fatto di aziende che recuperano il legno e lo riciclano. Solo il settore degli imballaggi in legno ha un valore di circa due miliardi di euro”.

Infine padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa Sacro convento di Assisi, ha analizzato i concetti che ruotano intorno a sviluppo e sostenibilità, “la prima parola riguarda l'essere umano per crescere nella libertà, la seconda pone una domanda intelligente per superare gli ostacoli”; mentre Paolo Glisenti, Commissario per l’Italia di Expo Dubai 2020, ha descritto un “padiglione Italia pensato e progettato per reinventare i nostri ambienti in chiave sostenibile, tutto prodotto da aziende italiane che dimostreranno come l'innovazione sia sinonimo di sostenibilità”.

Rivedi la diretta dell’evento

 

di Ivan Manzo

mercoledì 16 settembre 2020

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