Approfondimenti
Educare alla sostenibilità: iniziative dalla RUS
Le attività della Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile (Rus) non sono solo volte a trasferire conoscenze, quanto piuttosto a operare in modo organico nella crescita della persona e nella formazione dei cittadini di oggi, ma soprattutto di domani.
Luglio - Agosto 2018
Tra le finalità della Rete italiana delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), si legge: “sviluppare la dimensione educativa transdisciplinare dei programmi universitari al fine di contribuire a far crescere la cultura dello sviluppo sostenibile e di incidere sull’adozione di corretti stili di vita da parte degli studenti, usando anche nuovi approcci pedagogici e ideando iniziative coinvolgenti innovative”.
E proprio il tema dell’educazione è stato posto al centro del primo convegno RUS, tenutosi nel luglio 2017, a Venezia, a significare l’importanza che esso assume per la Rete stessa. Educare, infatti, non significa solo trasferire conoscenze, quanto piuttosto operare in modo organico nella crescita della persona e nella formazione dei cittadini di oggi, ma soprattutto di domani; questo risulta particolarmente importante, in particolare quando si affrontano temi complessi e fortemente transdisciplinari, come quello della sostenibilità, avendo l’ambizione di contribuire in modo significativo al cambiamento degli stili di vita.
In tale contesto, la Rete, cui hanno aderito 59 università, ha potenzialità davvero importanti; basti pensare che può contare su un bacino di 77220 docenti e ricercatori, 46056 tecnici amministrativi e 1326729 studenti. Numeri che aiutano a capire come la rete possa essere pervasiva sull’intero territorio nazionale in relazione a concrete azioni di formazione/informazione, ma soprattutto educazione, appunto.
La Rete, per affrontare al meglio questo compito, ha attivato uno specifico gruppo di lavoro, coordinato dal prof. Giovannini, che ha lo scopo di coordinare le diverse iniziative legate proprio ai temi dell’educazione. Tra queste, di particolare interesse è la proposta di una ‘Lezione zero’. Si tratta di un corso online o frontale, indirizzato agli studenti dei vari corsi di laurea, che ha lo scopo di introdurre alle tematiche della sostenibilità, con particolare riferimento ai 17 obiettivi proposti dall’Agenda 2030. L’iniziativa è condotta in collaborazione con ASVIS, che ha reso disponibile il suo corso online, che quindi può essere erogato tal quale, oppure fornire una base per personalizzazione da parte dei vari Atenei.
Da una recente mappatura è risultato che, per l’anno accademico 18/19, nell’ambito della rete, saranno ben 16 gli Atenei che aderiranno all’iniziativa, mentre altri 5 stanno predisponendo il corso in vista di una prossima attivazione. Quasi tutti hanno scelto di ‘personalizzare’ il corso a seconda delle proprie esigenze didattiche. Esso, quindi, assume modalità diverse a seconda delle sedi, ma rimane forte la finalizzazione all’approfondimento dei temi dell’Agenda 2030 e dei 17 SDGs. Le modalità di insegnamento, spaziano dal MOOC su piattaforma EduOpen, alla giornata laboratoriale, al corso con lezioni frontali. I corsi si rivolgono a target diversi, dalle matricole del primo anno, agli studenti magistrali; tutti invece mostrano una forte trasversalità essendo rivolti, nella totalità dei casi, agli studenti di tutti corsi di laurea presenti nell’Ateneo. Da segnalare, infine, anche l’iniziativa, attivata ad esempio all’Università Ca’ Foscari di Venezia, di una giornata di esperienze laboratoriali rivolte agli studenti della scuola primaria, aventi come contenuto proprio i 17 SDGs.
Ancora nell’ambito della formazione/informazione, di assoluto rilievo è stato il contributo fornito dalla Rete al Festival dello sviluppo sostenibile 2018, organizzato da ASviS tra maggio e giugno. I vari Atenei aderenti si sono resi protagonisti nell’organizzazione di 294 eventi su un totale di 702. Ciò ha consentito la copertura pressoché completa dell’intero territorio nazionale, con iniziative di vario genere, volte tutte a favorire la conoscenza dei 17 SGDs presso un pubblico il più ampio possibile. Anche in questo caso, le modalità scelte sono state le più diverse, spaziando dall’incontro con personalità di spicco nell’ambito della sostenibilità, all’incontro seminariale con docenti che hanno portato la loro esperienza nell’ambito delle discipline di loro interesse, dall’utilizzo del linguaggio emozionale dell’arte per trasmettere i concetti della sostenibilità, al racconto di esperienze di ‘sostenibilità applicata’, condotte in diverse parti del Pianeta.