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Alta sostenibilità: educazione allo sviluppo sostenibile, a che punto siamo?

L’educazione civica si insegna anche e soprattutto attraverso i comportamenti. Se ne è discusso su Radio Radicale nella rubrica ASviS condotta da Manieri e Po, ospiti Alemanno, Calvano e Niceforo. [VIDEO]  8/11/21

L’educazione civica a scuola esiste dal 1958, ma non è mai stata un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli insegnamenti. Oggi, dopo la legge 92 del 2019 che introduce anche lo sviluppo sostenibile nelle scuole, a che punto siamo con una materia fondamentale per far diventare i giovani dei cittadini globali?

L’ultima puntata della rubrica ASviS “Alta sostenibilità”, andata in onda su Radio Radicale l’8 novembre e condotta da Valeria Manieri e Ruggero Po, è stata l’occasione per fare il punto della situazione su questi temi, grazie  agli ospiti Martina Alemanno (responsabile area Educazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni in ASviS), Gabriella Calvano (vice-coordinatrice del Gruppo di lavoro nazionale “Educazione” della Rus - Rete delle università per lo sviluppo sostenibile e ricercatrice in Pedagogia generale e sociale dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro), Orazio Niceforo (professore di Sistemi scolastici contemporanei presso l'Università di Roma Tor Vergata e redattore della rivista Tuttoscuola).

Martina Alemanno, responsabile area Educazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni in ASviS 

“Con la legge del 2019 si è finalmente compreso che l’educazione allo sviluppo sostenibile deve essere una disciplina trasversale”, ha esordito Alemanno, “con il piano ‘RiGenerazione Scuola’ del ministero dell’Istruzione c’è poi stato un passo avanti, dato che ora nell’insegnamento vengono considerati anche gli ambiti economici, ambientali e sociali. Non tutti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile vengono però ripresi dal Piano, inoltre servono linee guida più dettagliate che garantiscano omogeneità nell’insegnamento, per fare in modo che non ci siano istituti che approfondiscono di più l’argomento e altri meno. Bisogna poi tenere conto che oggi i giovani si impegnano su queste tematiche e che l’interesse mostrato sulla sostenibilità deve essere ampliato, anche grazie alle collaborazioni sul territorio, come quelle con associazioni e musei. In questo l’ASviS può dare un supporto: siamo nella Green Community che il piano RiGenerazione Scuola ha istituito”.

Gabriella Calvano, vice-coordinatrice del Gruppo di lavoro nazionale “Educazione” della Rus (Rete delle università per lo sviluppo sostenibile) e ricercatrice in pedagogia generale e sociale dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro

Discorso diverso, invece, è quello per le università, visto che l’ora settimanale di educazione civica è obbligatoria solo per le scuole primarie e secondarie. Come si stanno muovendo dunque le facoltà? Lo ha spiegato Calvano: “Dal 2015 le università che hanno deciso di impegnarsi sui temi della sostenibilità si sono messe insieme, motivo per cui è nata la Rus che attualmente accoglie più di 80 atenei italiani. Siamo al lavoro per promuovere e istituzionalizzare quella che abbiamo definito ‘lezione zero’: un insegnamento trasversale sull’Agenda 2030 che speriamo possa essere adottato da tutti, affinché ragazzi e ragazze acquisiscano nozioni e competenze sulla sostenibilità. Ci sono alcune università del nostro Paese che hanno poi attivato dei ‘green office’, strutture dove gli studenti insieme al personale docente cercano soluzioni pratiche da mettere in campo per rendere più sostenibili gli atenei”.

Orazio Niceforo, professore di Sistemi scolastici contemporanei presso l'Università di Roma Tor Vergata e redattore della rivista Tuttoscuola

Infine, per Niceforo l’educazione civica “che era nata con grandi intenti nel 1958, nel tempo non si è purtroppo quasi mai tradotta in programmi precisi. Il rischio di un uso scorretto e ideologico di questo insegnamento c’è stato, altra ragione per cui servono linee guida più concrete. C‘è poi la sensazione che gli studenti a volte siano più avanti degli insegnanti su alcuni temi: un fenomeno così di massa come quello dei Fridays for future non si era mai visto, soprattutto sull’ambiente. Secondo me nella scuola occorrono meno prediche e più pratiche, l’educazione civica si insegna anche e soprattutto attraverso i comportamenti”.

 

RIASCOLTA L’ULTIMA PUNTATA – Alta sostenibilità: educazione allo sviluppo sostenibile. A che punto siamo?

Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.

lunedì 8 novembre 2021

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