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Von der Leyen alla Cop 26: impegnarsi a ogni costo per l’obiettivo 1,5°
Settimana 1-7 novembre. Partnership e iniziative della Commissione europea alla Cop 26: adattamento nel Sahel, bloccare la deforestazione, giusta transizione in sud-Africa, ricerca. Impegno globale sulle emissioni di metano. 8/11/21
Limitare il riscaldamento globale a 1.5° ad ogni costo
So che tutti noi qui alla Cop26 vogliamo essere dalla parte giusta della storia. Questo è il motivo per cui chiamo tutti a impegnarsi a ogni costo (whatever it takes) per limitare il riscaldamento globale a 1.5° […], è la nostra opportunità di scrivere la storia.
Con queste parole la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha esordito all’apertura del suo breve discorso del 1° novembre alla Cop 26, enunciando in quattro punti essenziali gli obiettivi auspicati per la Conferenza sul clima:
- Zero emissioni nette al 2050 è un buon obiettivo, ma non abbastanza. Dobbiamo agire ora in questo decennio. Per questo l’Europa ha adottato l’obiettivo di almeno il -55% al 2030;
- Dobbiamo concordare un robusto quadro di regole inclusa la tariffazione del carbonio: non può più essere la natura a pagare il prezzo.
- Dobbiamo mobilitare finanziamenti per il clima per sostenere i Paesi vulnerabili nell’adattamento e balzare (leapfrog) direttamente a una crescita pulita. L'Unione europea intende contribuire al raggiungimento del nostro obiettivo globale sull’adattamento. Ai 27 milioni di dollari nel 2020 già impegnati dall’Ue, di cui metà destinati all’adattamento, la presidente ne annuncia altri 5 milioni;
- Messa a disposizione d’innovazione e tecnologia.
In un altro intervento la von der Leyen ha richiamato l’iniziativa del Great Green Wall (argomento trattato anche nella nostra rubrica del 18.01.2021) del Sahel quale modello esemplare che dimostra come il ripristino degli ecosistemi per l’adattamento ai cambiamenti climatici riesce a far convergere obiettivi sociali, economici e ambientali. E come l’impegno per il clima unisca azione locale e ambizione globale.
L’intervento sequestrerà 250 milioni di tonnellate di carbonio, più del carbonio sequestrato da tutte le foreste e il suolo dell’Ue nel 2018, con l’aspettativa di creare 10 milioni di posti di lavoro al 2030. In vista del summit con l’Africa previsto per febbraio 2022, la presidente ha annunciato che la crescita verde, inclusa la gestione sostenibile del suolo, rappresenterà la priorità chiave.
Il 2 novembre nel discorso su azioni per foreste e uso del suolo, la presidente ha evidenziato l’importanza della conservazione delle foreste non solo perché gli stessi ecosistemi forestali stabilizzano il clima, ma perché continuano a fornire mezzi di sussistenza a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Comunità, tradizioni e culture legate alle foreste sono tuttora in vita, dunque proteggere le foreste vuol dire proteggere la nostra eredità culturale. Ribadendo l’impegno dell’Ue nell’integrare la protezione delle foreste nelle relazioni commerciali dell’Ue, la presidente ha annunciato la prossima adozione di una proposta di regolamento europeo che affronti la deforestazione prodotta dal mercato Ue su prodotti importati, per garantire che le materie prime e i prodotti immessi sul nostro mercato non dovrebbero portare alla deforestazione. Questa proposta di regolamento è stata già sostenuta dal Parlamento europeo con risoluzione del 22.10.2020 (vedi breve sintesi nella nostra rubrica del 27.10.20).
Sempre il 2 novembre è stata lanciata una partnership per la giusta transizione energetica per il Sud-Africa insieme con l’Ue, gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Germania. L’obiettivo è in particolare concentrato sulla dismissione delle centrali a carbone per la produzione di energia elettrica in Sud-Africa attraverso un percorso di transizione equo e inclusivo supportando le comunità vulnerabili che dipendono economicamente dall’estrazione del carbone. La presidente von der Leyen ha notato come questa iniziativa rappresenti un primo modello di partnership che unisce le forze per velocizzare la dismissione delle centrali a carbone assicurando la giusta transizione nel mondo.
Tra le altre iniziative lanciate alla Cop 26 sostenute dalla Commissione Ue, c’è anche la partnership con Breakthrough Energy Catalyst di Bill Gates e la Banca europea degli investimenti per mobilitare 820 milioni di euro (1 miliardo di dollari) tra il 2022 e il 2026 per accelerare lo sviluppo e la commercializzazione di tecnologie innovative per: idrogeno pulito, carburanti sostenibili per l’aviazione, cattura del carbonio e stoccaggio dell’energia a lunga durata. L’aspettativa è che ogni euro pubblico investito avrà un effetto leva per tre euro di fondi privati.
L’obiettivo è di sostenere queste tecnologie nella fase del processo di dimostrazione, riducendone il loro costo iniziale, conducendolo a un livello che alla fine sarà competitivo con le opzioni fossili. Ciò contribuirà ad accelerare la loro adozione globale e porterà all'indipendenza dai regimi di sostegno pubblico. L’iniziativa sarà finanziata dall’Ue con i fondi per la ricerca nel quadro di orizzonte Europa, con i fondi per l’innovazione e InvestEu.
Impegno globale sul metano per mantenere l’obiettivo 1,5° a portata di mano
Centrale nel quadro delle iniziative è l’impegno a ridurre le emissioni di metano lanciata dagli Stati Uniti e dall’Unione europea già il 18 settembre 2021. Al 2 novembre gli aderenti all’iniziativa risultano essere 100 Paesi (tra cui l’Italia) che rappresentano il 70% dell’economia globale.
L’impegno degli aderenti è ridurre le emissioni di metano del 30% al 2030 rispetto al 2020, e ad adottare le più affidabili metodologie per calcolarne le emissioni.
Come indicato dall’Unep, il metano rappresenta almeno un quarto delle emissioni di gas serra a livello mondiale, di cui almeno la metà indotte dall’attività umana. Rispetto alla CO2, il metano risulta decine di volte più potente nel riscaldamento dell'atmosfera. Come caratteristica è un inquinante climatico di breve durata con una vita atmosferica di circa un decennio. Dunque ridurre le emissioni di metano è uno dei sistemi più efficaci per ridurre le emissioni di gas serra nel breve termine.
Il rispetto dell’impegno globale sul metano ridurrebbe il riscaldamento di almeno 0,2° entro il 2050, fornendo una base cruciale per gli sforzi di mitigazione del cambiamento climatico globale.
Inoltre, ancora sulla base dei dati del Global methane assessment elaborato dal Climate and clean air coalition (Ccac) e dall’Unep, l’obiettivo del 2030 eviterebbe oltre 200.000 morti premature, centinaia di migliaia di visite al pronto soccorso legate all'asma e oltre 20 milioni di tonnellate di perdite di raccolto all'anno entro il 2030.
La Commissione europea ha già adottato il 1.10.2020 la strategia Ue per la riduzione delle emissioni di metano e ha annunciato ancora di recente nel rapporto sullo stato dell’Unione dell’energia nuove misure da adottare entro il 2021.
A latere della Cop 26 l’Unione europea ha organizzato un programma di eventi per tutta la durata della Conferenza fino al 12 novembre, a cui è possibile partecipare in collegamento online.
di Luigi Di Marco
Per approfondimenti quotidiani sulla Cop 26 è raccomandata la lettura dei resoconti del Coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS sui Goal 7 e 13 Toni Federico su questo sito.