Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Il 71% degli italiani chiede di tassare la CO2, il 61% una patrimoniale sui più ricchi

Dall’indagine Ipsos-Earth4All-Global commons alliance, emerge una forte domanda di interventi a favore della transizione. Solo il 25% è ottimista sul futuro del Paese. Ancora più bassa è la fiducia per le politiche di lungo periodo.  24/6/24

lunedì 24 giugno 2024
Tempo di lettura: min

In Italia il 62% delle persone ritiene che occorra agire tempestivamente sulla crisi climatica e sulla protezione ambientale, attraverso misure di riduzione delle emissioni e investimenti adeguati nei settori della produzione di energia elettrica, dei trasporti, dell’agricoltura, dell’industria e delle costruzioni. È quanto emerge dai risultati dell’indagine Ipsos per Earth4All e Global commons alliance, realizzata in 17 Paesi del G20 e pubblicata il 24 giugno. Il sondaggio, che in Italia ha coinvolto un campione di mille persone tra i 18 e i 65 anni, ha indagato argomenti come la fiducia nelle istituzioni, il funzionamento della democrazia, la capacità del sistema economico di generare benessere, la crisi climatica e la riduzione delle disuguaglianze. Il dato italiano è inferiore alla media dei Paesi esaminati, pari al 71%.

Inoltre, il 71% degli italiani e delle italiane sostiene misure fiscali che tassino la produzione dei gas climalteranti, il 61% pensa ci siano troppe diseguaglianze nella società e il 64% (media G20 del 70%) è favorevole a una maggiore progressività della tassazione sui redditi. E il 61% chiede una tassa sui patrimoni dei più ricchi.

Gli altri dati sull’Italia

L’indagine conferma che nel nostro Paese c’è una forte domanda di interventi politici a favore di una trasformazione del sistema economico e sociale nella direzione della sostenibilità.

Per quanto riguarda il tema della democrazia, i cittadini credono che l’assetto democratico sia il migliore possibile per amministrare un Paese. Tuttavia, c’è anche un 33% di persone che segnala la necessità di avere dei leader “forti”.

Il salto da gigante che serve all’umanità passa dal dialogo tra scienza e politica

Siamo sempre più “fossili”, il Pil è inadatto, continua il declino della biodiversità, servono politiche di redistribuzione. I Paesi non toccano gli extraprofitti ma tagliano la spesa pubblica. L’evento sui Goal 6-14-15 del Festival.  19/5/23

Solo il 25% degli italiani ha fiducia nel fatto che il governo nazionale prenda decisioni che creino benefici per la maggioranza del Paese, un valore ben al di sotto della media del 39% degli Stati del G20 esaminati. Ancora più bassa è la fiducia nel lungo periodo: solo il 21% crede che il governo prenda decisioni valide per i prossimi 20-30 anni, rispetto alla media del 37%.

Il pessimismo pervade anche la percezione del futuro: solo il 31% degli italiani è ottimista sul proprio futuro personale, contro una media del 62% nei Paesi del G20. Solo il 25% vede con ottimismo il futuro del Paese, ben al di sotto della media del 44%. Infine, solo il 20% è ottimista riguardo il futuro del mondo, contro il 44% degli altri Paesi del G20.

“Questi dati confermano le analisi condotte dall’ASviS e il supporto della popolazione italiana per una politica più coraggiosa a favore dello sviluppo sostenibile, come previsto dall’Agenda 2030 dell’Onu”, ha commentato il direttore scientifico dell’Alleanza Enrico Giovannini. “Sono indicazioni importanti e preoccupanti, che confermano le nostre analisi e le proposte, in particolare quelle rivolte al governo per accelerare la transizione energetica e definire un Piano integrato energia-clima (Pniec) ambizioso, attuare la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, favorire l’approvazione di una Legge sul clima, ridurre le disuguaglianze, agevolare la partecipazione dei giovani alla vita politica e tutelare l’interesse delle generazioni future, coerentemente con i principi di recente inseriti nella Costituzione”.

Consulta l’indagine

 

Fonte copertina: schan, da 123rf.com

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