Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Cop 29

14 novembre, la giornata della finanza

Il quarto giorno del vertice dedicato al cambiamento climatico sarà incentrato sulle questioni finanziarie, tema principale di tutta la conferenza.

giovedì 14 novembre 2024
Tempo di lettura: min

I leader hanno lasciato Baku, alla Cop iniziano le giornate tematiche e continuano i negoziati. Nella Cop denominata della finanza, non è un caso che la prima delle giornate tematiche sia dedicata proprio a Finanza, Investimenti e Commercio.

Finance day. Previsti per oggi una serie di eventi della presidenza, tra cui un dialogo ministeriale sulla Baku initiative for climate finance, investment and trade (Bicfit dialogue) e il dialogo dei contributori del Fondo di adattamento 2024. Oggi viene lanciato il terzo Rapporto dell’Independent expert group on climate finance (Ihleg). Programma completo degli eventi di alto livello, qui.

La visione energetica di Meloni, ieri, in plenaria. La premier, nel suo discorso, ha tralasciato il risultato principale di Dubai, l’uscita dai fossili, enfatizzando invece il ruolo di “gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, il nucleare da fusione che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata”. Tuttavia, con l’Accordo della Cop 28, i Paesi – compresa l’Italia, a guida Meloni – decisero di avviare un percorso di abbandono delle fonti fossili (tutte, carbone, petrolio e anche gas) mentre alle altre tecnologie (nucleare, biocarburanti, Ccs) è stato riconosciuto un ruolo marginale.

Concedeteci, una serie di spiegoni su…

  • Il ruolo del gas. L’Italia ha bisogno di nuovo gas?Nuovi investimenti in infrastruttura gas sono necessari per la sicurezza degli approvvigionamenti? Ha senso per l’Italia diventare hub del gas del Mediterraneo? Spoiler: no. Leggi i nostri scenari gas nel rapporto: Lo stato del gas 
  • Il nucleare. Il nucleare serve alla decarbonizzazione dell’Italia?Spoiler: no. Domande e risposte sul ruolo del nucleare per la decarbonizzazione in l’Italia le trovate qui.
  • All’Italia conviene investire nei biocarburanti? Tra rischi di deforestazione, processi industriali energivori e disponibilità di materie prime, la questione biocarburanti è molto più complessa di quanto sembri. Qui proviamo a fare un po’ di chiarezza. E anche qui.  
  • Che cosa significa cattura e stoccaggio di carbonio (la Ccs)? A cosa serve? Le rispostea tutte, o quasi, le domande che vi state facendo sulla Cc(u)s, le trovate qui.

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Alcune cose successe ieri:

Il cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, è intervenuto in plenaria e, ricordando le parole di Papa Francesco, ha chiesto alle nazioni più ricche di riconoscere la gravità delle loro scelte passate, e condonare i debiti di Paesi che non saranno mai in grado di ripagarli. Il Cardinale ha detto che non si tratta di generosità, ma di giustizia tra il Nord e il Sud del mondo, ora aggravata dal cambiamento climatico.

Boga is back. Ieri la Commissione europea e l'alleanza Beyond oil and gas hanno annunciano una partnership per accelerare l’uscita dai combustibili fossili in Europa e nel mondo. L’annuncio e i dettagli li trovate qui. Boga è l’acronimo di Beyond oil and gas alliance, un'alleanza di Paesi che collaborano per facilitare l'eliminazione della produzione di petrolio e gas. Lo sapevate che anche l’Italia dalla Cop 26 di Glasgow è “amica” di Boga? Per saperne di più, andate qui.

La presidenza della diplomazia climatica ha qualche problema con la diplomazia. Dopo gli attacchi ai media e alle ong di martedì, ieri il presidente azero lham Aliyev, durante un incontro dei leader delle Piccole isole, ha attaccato la Francia e i Paesi bassi accusandoli di neocolonialismo. Il Commissario europeo Hoekstra ha cercato di abbassare i toni, così. Maggiori dettagli qui.

Il Governo argentino ritira la delegazione della Cop 29. Il leader negazionista argentino Javier Milei ha ordinato ai negoziatori del suo Paese di ritirarsi dalla Cop 29. Questo il tweet della giornalista climatica argentina, Tais Gadea Lara, che è iniziato a circolare nel pomeriggio nei corridoi della Cop.
Rimanere al tavolo dei negoziati sul clima sarebbe, secondo noi, l'unico modo per risolvere le crisi globali e difendere gli interessi nazionali. A pagare le conseguenze di queste decisioni saranno soprattutto i cittadini e le imprese argentine. Solo attraverso la cooperazione e la condivisione delle responsabilità possiamo risolvere la crisi climatica.

Torniamo alla giornata della finanza

Ancora su Ncqg. Ieri dieci Banche multilaterali di sviluppo, hanno annunciato che i loro finanziamenti climatici per i Paesi a basso e medio reddito arriveranno a 120 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, inclusi 42 miliardi di dollari per l'adattamento, con l'obiettivo di mobilitare 65 miliardi di dollari dal settore privato. Che impatto ha questo annuncio sull’Ncqg? Qui trovate un aggiornamento delle stime sugli scenari possibili che riflette questi nuovi impegni. Se avete ancora dubbi su cos’è il Nuovo obiettivo di finanza per il clima, ma poco tempo, andate qui.

Piani di transizione europei, e come finanziarli. Insieme al think tank E3G abbiamo fatto il punto sulle iniziative dell'Unione europea in materia di pianificazione della transizione. Attraverso i Piani di transizione i Paesi possono indirizzare flussi finanziari pubblici e privati verso la decarbonizzazione. Ci sono però due ostacoli:

  • L’assenza di coerenza tra i vari strumenti di governance e di politica a livello europeo per facilitare il finanziamento della transizione.
  • Il consolidamento dei requisiti Ue per i Piani di transizione settoriali. Questi requisiti, ad oggi, sono sparsi: gli obblighi di rendicontazione (Csrd), la due diligence (Csdd) e i requisiti prudenziali (Crd/S2). Esistono inoltre sovrapposizioni con altri piani previsti dalla Direttiva sulle emissioni industriali (Ied).

In vista del rinnovo dell'NDC dell'Unione europea (entro febbraio 2025) e la revisione del regolamento sulla governance dell'Ue, in questo policy briefing analizziamo le iniziative Ue in materia di pianificazione della transizione, sostenendo la necessità di un approccio sistemico che allinei i sistemi di governance e gli strumenti politici all'interno dell'Ue, garantendo al contempo la coerenza con gli obiettivi climatici.

In breve

Loss & damage. L'ambasciatore svedese per il clima ha annunciato un impegno pari a 18,4 milioni di dollari di contributo al Fondo per per le perdite e i danni (Loss&damage), incoraggiando altri Paesi a fare lo stesso.

Le emissioni di coda combustibili sono aumentate ancora nel 2024. Ieri è stato pubblicato il Global carbon budget 2024. Nonostante l'urgente necessità di ridurre le emissioni per rallentare il cambiamento climatico, non vi è ancora alcun segno che il mondo abbia raggiunto il picco delle emissioni. Il rapporto lo trovate qui.

 

Fonte copertina: Cop 29

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