Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie dal mondo ASviS

La Corte costituzionale emette la prima storica sentenza ambientale

Decreto Priolo illegittimo perché non indica un tempo limite per adeguare le attività produttive secondo i nuovi principi costituzionali. Giovannini: “Sentenza storica, difesa dell’ambiente e della salute valori assoluti”. 28/6/24

venerdì 28 giugno 2024
Tempo di lettura: min

La riforma che aveva introdotto in Costituzione la tutela dell’ambiente e l’interesse delle future generazioni sta producendo i primi effetti: il 13 giugno 2024 la Suprema corte è intervenuta esplicitamente citando per la prima volta la modifica agli art. 9 e 41, approvata dal Parlamento all’unanimità il 22 febbraio 2022. Si tratta  della prima sentenza a carattere “ambientale” emessa dalla Corte costituzionale, relativa al decreto Priolo.

Oltre a ripercorrere le vicende relative al sequestro ordinato dal Gip di Siracusa per gli impianti di depurazione di Priolo Gargallo, va sottolineato che la nuova sentenza stabilisce che le attività produttive possono continuare per un tempo limite di 36 mesi. Poiché entro tre anni, dunque, vanno ripristinate le condizioni di sicurezza, il “decreto Priolo” sarebbe illegittimo perché non stabilisce queste tempistiche.

La sentenza appena emessa dalla Corte costituzionale è storica e importante perché per la prima volta si sancisce che, dopo la modifica dell'art. 41, la difesa dell’ambiente e della salute diventano valori assoluti, anche rispetto all'esigenza dell'attività economica. Di fatto, si ribaltano le posizioni rispetto ai casi precedenti, dove veniva anteposto l’interesse delle aziende e dell’occupazione dei dipendenti, come nel caso dell’ex Ilva di Taranto. Con la sentenza si stabilisce che l’attività economica è libera, ma non può svolgersi in violazione della salute e dell’ambiente, se non per il periodo transitorio necessario per modificare i processi produttivi” ha affermato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, che ha fortemente voluto e sostenuto la modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione. “La portata della sentenza è straordinaria perché si rivolge a tutti gli impianti già costruiti, mentre i nuovi insediamenti dovrebbero essere comunque realizzati secondo regole stringenti. D'altra parte, da adesso in poi il Parlamento, nel momento in cui opera una verifica di legittimità costituzionale delle nuove leggi, potrà basarsi anche su questa sentenza della Corte, senza dover aspettare future sentenze su casi portati all'attenzione della Corte sulla base dei nuovi principi costituzionali”, ha proseguito Giovannini.

 

Ascolta la puntata del 14 giugno 2024, dedicata alla sentenza della Corte costituzionale, nel podcast “Scegliere il futuro” con Giovannini su Radio Radicale

 

La sentenza si rivela di grande importanza perché si esprime in favore dell’ambiente e della salute, fornendo un tempo certo entro il quale avviare le misure di contenimento dei danni, e perché vengono citati per la prima volta i nuovi articoli della Costituzione che, ricordiamo, estendono la tutela del paesaggio alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni (art. 9) e stabiliscono che la salute e l’ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana (art.41).

Un altro aspetto di rilievo è che l’art. 9 della Costituzione fa riferimento ai diritti delle nuove generazioni. Non a caso, sono due anni che l'ASviS propone che venga valutato l’impatto di tutte le nuove leggi sulle future generazioni. La proposta di introdurre questa valutazione preventiva è stata ora inserita in un disegno di legge governativo inviato alle Camere a giugno 2024: il provvedimento, infatti, istituisce la cosiddetta ‘valutazione di impatto generazionale’, che esiste già in Austria e Germania, dei disegni di legge del Governo in relazione agli effetti ambientali o sociali ricadenti sui giovani e sulle generazioni future. Speriamo che il provvedimento diventi presto legge, perché così il nuovo dettato costituzionale verrebbe pienamente attuato, cambiando strutturalmente il modo di legiferare nel nostro Paese”, ha concluso Giovannini.

 

Aderenti