Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

L'allarme dell'Oxfam: "Nel mondo 500 milioni di giovani vivono in povertà. I governi agiscano"

Un nuovo rapporto denuncia come mezzo miliardo di ragazzi viva con meno di 2 dollari al giorno, mentre il 43% della forza lavoro giovanile è disoccupata: l'appello ai leader mondiali in occasione del World Social Forum di Montreal e dell’International Youth Day.

Oggi nel mondo oltre 500 milioni di ragazzi tra i 15 e 24 anni vivono con meno di 2 dollari al giorno, nonostante il loro numero, 1,8 miliardi tra i 10 e i 24, sia maggiore che in qualsiasi altro momento della  storia.
A renderlo noto in occasione dell’International Youth Day, in contemporanea con l’World Social Forum di Montreal, è il nuovo rapporto di Oxfam “I giovani e la disuguaglianza: è tempo di rendere le nuove generazioni protagoniste del proprio futuro”, diffuso il 12 agosto.

Secondo Oxfam sono stati proprio i giovani a pagare il prezzo più alto della crisi economica internazionale a partire dal 2008: il 43% della forza lavoro giovanile è infatti senza lavoro o vittima di retribuzioni inadeguate. Tendenza confermata anche nel contesto italiano, in cui il tasso di disoccupazione giovanile, tra i 15 e 24 anni, è arrivato a giugno, secondo l'Istat, al 36,5%.
“Ecco perché lanciamo un appello ai leader mondiali affinché rendano i giovani veri attori e motore di un cambiamento da cui tutti possano trarre beneficio” spiega la direttrice delle campagne di Oxfam Italia, Elisa Bacciotti.
Un richiamo che viene ribadito nonostante il biennio 2013/2014 abbia visto un aumento del 50% del numero di governi che ha ritenuto necessario adottare Piani nazionali per le Politiche giovanili.

“Governi e società civile – conclude Bacciotti - devono lavorare insieme ai giovani di tutto il mondo perché il peso dell’estrema disuguaglianza economica e sociale, che divide sempre di più il nostro pianeta, non schiacci le nuove generazioni in termini di accesso a servizi e diritti essenziali come l’istruzione, la sanità e il lavoro”.
Diseguaglianze che affliggono in particolare 126 milioni di ragazzi, specie nei Paesi poveri, che oggi sono ancora analfabeti, mentre in alcuni Paesi le ragazze hanno più probabilità di morire di parto che di finire gli studi.

Così, in occasione del World Social Forum di Montreal Oxfam ha lanciato lo “Youth Summit on Inequality”, un incontro che porterà giovani attivisti della ong da tutto il mondo a dialogare per pensare a  possibili soluzioni e proposte, che saranno raccolte in un Manifesto, presentato al World Social Forum. Tra i partecipanti l'autrice di “NoLogo” Naomi Klein e Laura Caceres, la figlia di Berta, ecologista indigena uccisa a marzo in Honduras.

di Elis Viettone

 

martedì 16 agosto 2016

Aderenti