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QUESTA SETTIMANA: sarà un mondo meraviglioso, per chi potrà permetterselo
Dobbiamo chiederci se l’applicazione delle nuove tecnologie renderà il mondo più sostenibile sul piano sociale o accentuerà le diseguaglianze. Intanto gli scienziati si uniscono, nel nome dell’Agenda 2030, per affrontare insieme i problemi globali.
di Donato Speroni
Nel suo editoriale di domenica scorsa, il direttore della Stampa Maurizio Molinari elenca una serie di innovazioni tecnologiche declinate “nelle singole realtà urbane al fine di migliorare la qualità della vita dei residenti, offrendo più opportunità”. Si va da
Enoshima in Giappone, dove nel 2020 sarà completata la costruzione di mille abitazioni per un totale di 3000 residenti a cui, dopo l’acquisto, sarà chiesto di pagare l’equivalente di 100 dollari al mese per vivere in un ambiente tecnologicamente integrato dove sicurezza, salute, energia e mobilità saranno connesse grazie a innovazioni come letti robotici e condizionatori d’aria dotati di sensori capaci di rilevare movimenti bruschi ed accelerazioni cardiache tali da far identificare rischi per la salute.
in una panoramica che abbraccia tutto il mondo:
A Cambridge, in Gran Bretagna, e Minsk, in Bielorussia, opera un’azienda che grazie ad un sistema di sensori sul terreno suggerisce agli automobilisti dove trovare parcheggio mentre in sette distretti del Bronx e dieci a Brooklyn la polizia di New York sperimenta sensori capaci di rilevare la presenza di armi da fuoco.
Sembra una esaltazione tecnottimista, ma la conclusione è invece una doccia fredda:
Tali e tanti esempi suggeriscono quanto velocemente si stia espandendo l’«Internet of things», il web che collega diverse realtà, ponendo le premesse per la nascita di città integrate, intelligenti, digitali. Con il risultato di dividere il mondo in maniera brutale fra chi avrà accesso a questo nuovo modo di vivere e chi invece ne sarà escluso.
Molinari è un giornalista molto attento ai temi globali e non gli sfugge che questa è una delle più grandi scommesse dei prossimi anni: non è affatto certo che l’accelerazione tecnologica aiuti a ridurre le diseguaglianze che invece nel mondo stanno aumentando. Intendiamoci, i progressi di questi anni hanno fatto molto per migliorare la qualità della vita anche nelle aree più povere. Si pensi all’abbattimento della mortalità infantile, o alla rete di telefonini a basso costo che hanno collegato al mondo villaggi che fino a ieri erano totalmente isolati. Parlando a un Forum a Riad qualche giorno fa, Bill Gates ha sottolineato tutti i benefici che la robotica e l’intelligenza artificiale possono portare all’umanità in campo medico, ma ha aggiunto:
C’è il rischio che queste innovazioni non possono aiutare tutti, se verranno sviluppate nel modo sbagliato. Se non stiamo attenti, la tecnologia accentuerà la differenza tra i ricchi e poveri perché è costosa. Se la si insegna soltanto nelle scuole dei Paesi ricchi, renderemo le disuguaglianze anche peggiori di quelle attuali.
I siti che ci aggiornano sulle innovazioni tecnologiche segnalano ogni giorno novità di grande rilievo. Se però ci chiediamo chi potrà davvero beneficiarne, ci rendiamo conto che senza una decisa politica globale di estensione a tutta la popolazione, rischiamo di avere tra qualche anno una contrapposizione sempre più netta tra chi domina le tecnologie e ne è beneficiato e chi invece viene spinto ai margini perché non è abbastanza istruito per padroneggiarle o semplicemente non ha abbastanza denaro al fine, per esempio, di usufruire di tutte le mirabolanti e costose novità che la scienza medica ci promette. O delle estensioni di intelligenza attraverso collegamenti diretti tra il nostro cervello e internet, una tecnologia già allo studio in una delle società dell’imprenditore Elon Musk che rischia in futuro di contrapporre i “potenziati” che accettano queste innovazioni e se ne avvalgono, e i “naturali” che le rifiutano o non possono permettersele.
Tutti i dati ci indicano che l’Obiettivo 10 si sta allontanando. La ricchezza media cresce, ma crescono anche le diseguaglianze, come è evidenziato dal Global Wealth Report.
Il più recente rapporto diffuso da Eurostat sull’attuazione degli SDGs in Europa ci segnala che l’Obiettivo 10 è tra quelli che in Europa hanno fatto registrare i progressi minori:
All’interno dei Paesi le disuguaglianze fanno fatica a ridursi: la povertà relativa è in aumento (+8,1% dal 2005 al 2015), soprattutto negli ultimi anni, e le persone a rischio di povertà nel 2015 erano 86,8 milioni (il 17,3% della popolazione europea). La situazione è ancora più allarmante se si considera che nel 2015 le persone a rischio di povertà ed esclusione sociale (indicatore non incluso nel set dell'Eurostat) erano 118,6 milioni. Anche il coefficiente di Gini conferma il generale trend negativo, così come la quota del reddito del 40% della popolazione più povera, calata dal 21,5% del 2005 al 20,9% del 2015.
In una situazione di così forte sperequazione, sarà molto difficile affrontare le scelte politiche necessarie per garantire la sostenibilità. Sia che si parli degli investimenti necessari per la mitigazione dell’aumento delle temperature, sia degli interventi per l’adattamento a ciò che ormai è inevitabile, gli interventi potrebbero comportare aumenti del prelievo fiscale, rendere più cari i beni e servizi (nell’ipotesi di una carbon tax), in ultima analisi ridurre il reddito individuale. In una situazione di forti diseguaglianze, tutto questo potrebbe contribuire alla instabilità sociale.
Non bastano dunque scienza e tecnica senza una valutazione delle conseguenze sociali. Ma una notizia positiva di questa settimana viene proprio dal mondo della scienza: l’editoriale di Science del 24 novembre annuncia la fusione dell’International Council for Science (Icsu) e dell’International Social Science Council (Issc), le due più rilevanti organizzazioni che riuniscono da un lato i cultori delle scienze naturali e dall’altro quelli delle scienze sociali. Gli autori dell’articolo, Gordon Mc Bean presidente dell’Icsu e Alberto Martinelli presidente dell’Issc, sottolineano che finora
nonostante decenni di sforzi per una migliore integrazione, buona parte della società presuppone ancora una netta divisione fra le scienze naturali e quelle sociali; gran parte degli scienziati continua a essere formata, valutata e premiata all’interno dei compartimenti stagni delle diverse discipline.
Invece
il contesto ambizioso e integrato degli SDGs delle Nazioni Unite dimostra che i problemi globali vanno oltre la divisione fra scienze naturali e sociali mentre le soluzioni richiedono un approccio comune ai due rami del sapere.
È importante che questa fusione venga inquadrata dai due presidenti nel contesto dell’Agenda 2030 dell’Onu. È infatti la conferma che, per quanto difficile, complesso e magari incompleto possa apparire, questo è l’unico sentiero che conosciamo verso un mondo più sostenibile.
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E INOLTRE...
a cura di Giulia D’Agata
In questi giorni il sito asvis.it si è occupato di:
- il rapporto sul Global terrorism index secondo cui nel mondo è diminuito il numero di morti per attacchi terroristici, ma è aumentato il numero dei Paesi nei quali avvengono;
- la pubblicazione del bando del concorso ASviS-Miur 2018, aperto fino al 20 gennaio, rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare i più giovani sui temi dello sviluppo sostenibile;
- il manuale dell’Unesco “Educazione agli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile”, frutto della collaborazione con l’ASviS, che rappresenta una guida per educare alla sostenibilità e sensibilizzare sull’Agenda 2030;
- il rapporto dell’Eurostat “Sustainable Development in the European Union: Overview of progress towards the SDGs in an Eu context”, che offre un’analisi approfondita dell’attuale situazione dell’Europa rispetto ai 17 SDGs, riassumendo i principali dati emersi Goal per Goal;
- l’adozione da parte della Commissione Ue del “Piano d’Azione per la riduzione del divario retributivo di genere”, che identifica otto aree di azione per assicurare la parità di trattamento sul posto di lavoro tra uomini e donne nei Paesi Ue;
- il rapporto dell’Ocse “Pisa 2015 Results – collaborative problem solving”, un’indagine sui quindicenni di 52 Paesi che valuta l’attitudine dei giovani al problem-solving collaborativo;
- il rapporto “Establishing China’s Green Financial System: Progress Report”, che osserva nel dettaglio il progresso della finanza verde del gigante asiatico, diventato il più importante Paese al mondo per emissione di green bond;
- la presentazione del Calendario Lavazza 2018 sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, in collaborazione con l’ASviS, che attraverso la condivisione di esperienze ha dato il via alla call to action “2030 What are you doing?” per invitare la società italiana a dare il proprio contributo concreto per l’Agenda 2030.
Altre segnalazioni
- Il 28 novembre si è tenuto a Milano l’evento conclusivo della seconda edizione del Festival della Comunicazione sociale “In viaggio verso la sostenibilità”. All’evento ha partecipato anche Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS.
- Fondazione Eni Enrico Mattei e l’ASviS organizzano il workshop internazionale “Measuring progress towards the 2030 Agenda: an updated assessment” per fare una valutazione sugli sforzi in atto per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. L’incontro si terrà il 15 dicembre a Milano.
- Il 20 novembre sono state aggiornate al 2015 (e riviste dal 1990) le serie storiche dei dati Istat degli impieghi di energia in termini fisici (in Terajoule) di famiglie ed attività economiche, calcolati coerentemente con i dati dei Conti Economici Nazionali.
- In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è tenuto l'incontro organizzato dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, dal titolo "La ripresa è donna" dove i protagonisti sono stati docenti, attiviste, giornaliste, sindacaliste, imprenditrici insieme con rappresentanti del Parlamento e del Governo. Sempre in questa occasione, l’Istat ha elaborato un’infografica sui dati relativi alle violenze di genere.
- Il Bilancio di missione 2016 del Cesvi ha vinto l'Oscar di Bilancio 2017 della categoria non-profit. Il premio si aggiunge ai due già ricevuti nel 2000 e nel 2011. Gli altri vincitori sono stati: Eni, Banca Generali, Sabaf e Sia.
- Il 28 novembre ha avuto luogo a Roma il primo meeting dedicato a mobilità “Innovation by Ania” in cui si è analizzato come il forte progresso tecnologico e l’evoluzione culturale in atto stiano modificando la mobilità, con impatti sul sistema economico e sociale.
- È uscito il bando 2018 di Italiadecide “Innovazione tecnologica per lo sviluppo sostenibile” che si riferisce alle attività istituzionali svolte dai Dipartimenti di Università pubbliche ad indirizzo ingegneristico.
Prossimi eventi
- 29 – 30 novembre – A Bruxelles si tiene il Water Knowledge Europe 2017.
- 30 novembre – A San Gimignano (Si) in occasione della Festa della Toscana il comune di San Gimignano organizza l’evento “Sostenibilità/ Our Common Future”.
- 30 novembre – A Roma avrà luogo il workshop “Attuare i Se(c)ap e massimizzare le sinergie con le strategie nazionali di energia e adattamento” organizzato da Patto dei Sindaci e Alleanza per il Clima Italia.
- 30 novembre – A Roma Federdistribuzione tiene la conferenza “Il futuro che ci aspetta. Una Dmo sostenibile di fronte alle nuove sfide”.
- 30 novembre – A Roma la terza edizione di Med – Rome Mediterranean Dialogues, sarà preceduta da un PreMed Forum il cui tema sarà “Water and Marine Resources for the Mediterranean: Youth & Innovation”.
- 30 novembre – A Roma si tiene la settima edizione del premio “Non Sprecare”.
- 30 novembre – A Roma il Gestore Servizi Elettrici (Gse) organizza il convegno “Behavioral Environmental Policy”.
- 30 novembre – 1 dicembre – A Napoli l’Associazione italiana degli incubatori universitari promuove il Premio nazionale per l’innovazione in cui i 65 progetti finalisti si disputeranno quattro premi settoriali di 25mila euro ciascuno.
- 30 novembre – 2 dicembre – A Roma si tiene la quarta edizione dell’Isola della Sostenibilità.
- 30 novembre – 2 dicembre – A Firenze si tiene il Convegno nazionale Aiquav 2017, con la partecipazione di Filomena Maggino e Donato Speroni, del Segretariato dell’ASviS.
- 1 dicembre – Giornata mondiale dell'Aids.
- 1 dicembre – A Milano Conad, in collaborazione con Aaster e con il patrocinio del Comune di Milano organizza l’evento “Tessiture Sociali: La comunità, l’impresa, il mutualismo, la solidarietà”.
- 1 dicembre – A Roma il ministero della Salute e l'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp) promuovono il convegno “L'Italia per l'equità nella salute”.
- 1 dicembre – A Milano Edison, Fondazione Edf e Wec Italia promuovono il convegno internazionale “Le sfide per la transizione energetica del futuro”.
- 1 dicembre – A Roma Enea, in collaborazione con l'Accademia dei Lincei e il Forum Plinianum, organizza il workshop “Marine litter: da emergenza ambientale a potenziale risorsa”.
- 1 – 2 dicembre – A Roma l’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale e la Commissione Ambiente promuovono un evento dedicato al “Regolamento degli orti urbani – contributi e/o osservazioni delle associazioni”.
- 2 dicembre – A Roma nell’ambito del Festival Fotonica si tiene al Macro la lecture “Performing media: dal videoteatro al videomapping e lo storytelling urbano”.
- 2 dicembre – A Provaglio d'Iseo (Bs) Fondazione Cogeme Onlus consegnerà il premio del primo concorso nazionale sui temi dell’economia circolare dedicato ad enti locali e aziende.
- 3 - 10 dicembre – Settimana internazionale delle disabilità. Durante questa ricorrenza, il 6 dicembre, il parlamento europeo organizza il convegno “4th European Parliament of Persons with Disabilities”.
- 4 dicembre – A Roma l’Università Luiss, l’ambasciata federale della Germania a Roma e il Centro italo-tedesco promuovono l’incontro “Riformare l’Ue? Come?”.
- 4 dicembre – A Milano Forum del Terzo Settore e Martesana insieme a Ciessevi tengono il convegno “Facciamo la riforma insieme. Presentazione del percorso”.
- 5 dicembre – Giornata del volontariato internazionale per lo sviluppo economico e sociale.
- 5 dicembre – A Trento l’organizzazione studentesca dell’Università di Trento Ut-fen organizza l’evento “2030 Sustainable Development is the path to follow”. All’incontro partecipa anche Donato Speroni, responsabile della redazione web dell’ASviS.
- 5 dicembre – A Roma la Delegazione del Québec a Roma organizza in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) la conferenza “Sguardi incrociati Québec-Italia: la ricerca scientifica in materia di ambiente, sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici”.
- 5 dicembre – A Roma Ecodom presenta un atlante web che racconta le “Storie di economia circolare” in Italia.
- 6 dicembre – A Bruxelles la piattaforma di dialogo Progressive Caucus del parlamento europeo tiene la conferenza “NGOs proposal for an alternative and sustainable scenario for Europe”.
- 6 dicembre – A Fiorano Modenese la Regione Emilia Romagna conferisce il premio Innovatori responsabili arrivato alla sua terza edizione. All’evento parteciperà anche Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS.
- 6 dicembre – A Roma Federlazio organizza la conferenza “L’economia che cambia: innovazione, sostenibilità, lavoro”. All’evento parteciperà Giulio Lo Iacono, responsabile delle relazioni con gli stakeholder dell’ASviS.
- 6 dicembre – A Roma Cittadinanza attiva presenta il progetto “Mobilitime. È tempo di muoversi”.
- 7 dicembre – A Roma si terrà l’audizione dell’ASviS a cui parteciperà Enrico Giovannini in qualità di portavoce dell’Alleanza presso la sede del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
- 9 dicembre – Giornata internazionale anticorruzione.
- 10 dicembre – Giornata internazionale dei diritti umani.
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