Notizie dal mondo ASviS
Una grande mobilitazione su pace, nuove generazioni, crisi climatica e transizione energetica
Presentata la sesta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Stefanini e Mallen: nuovi impegni contro le crisi globali. Natale (Rai): la sostenibilità è anche un concetto sociale. L’indagine Ipsos e il contributo dei Partner. 1/10/22
Incontri di alto livello, convegni, appuntamenti culturali, concerti, dibattiti sul futuro. 22 eventi principali di cui tre organizzati direttamente dal Segretariato ASviS (nel primo sarà presentato anche il Rapporto annuale sull’avanzamento del nostro Paese rispetto agli SDGs) e già 800 iniziative promosse dalla società civile in Italia e oltre i confini nazionali. Il Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’ASviS, dal 4 al 20 ottobre, si svolgerà in diversi luoghi, dalla “casa” di Palazzo delle Esposizioni a Roma ai territori sparsi in tutta Italia, fino alle sedi diplomatiche e gli istituti di cultura italiani all’estero. Le principali iniziative organizzate dall’Alleanza e dai suoi Aderenti nell’ambito della più grande manifestazione italiana sui temi della sostenibilità (vedi tutti gli eventi) sono state presentate venerdì 30 settembre in una conferenza stampa presso la sede di Rai Radio di via Asiago 10 (Rai è media partner del Festival insieme all’Ansa) e trasmessa in streaming sui canali dell’Alleanza, alla quale hanno partecipato i presidenti dell'ASviS Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, il vicedirettore Rai Radio Michele Gulinucci, il direttore Rai per la sostenibilità-Esg Roberto Natale e i rappresentanti dei partner del Festival.
Michele Gulinucci ha aperto l’incontro sottolineando “la pervasività dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, che purtroppo sta assumendo cadenza e tono tragico, nella cronaca quotidiana” e ricordando che “la Rai ha subito affiancato l’ASviS sulla sostenibilità, considerata all’inizio un esercizio per economisti illuminati e futurologi, mentre era già l’avviso che ‘la campana stava suonando’ e non tutti la ascoltavano”.
Una Rai impegnata a fondo sui temi della sostenibilità, anche nell’offerta di programmi, come sottolineato da Natale: “Il servizio pubblico assolve a questo dovere usando tutti i tasti della comunicazione: durante il Festival vedrete approfondimenti giornalistici, volti dei talent, social, e riusciremo così a insinuarci in tanti programmi Rai”. Una sostenibilità che, ha ricordato Roberto Natale, deve essere perseguita anche nella sua dimensione sociale, oltre che economica, istituzionale e ambientale: “La presidente Rai Marinella Soldi, insieme all’amministratore delegato Carlo Fuortes, ha voluto che nel nome della neonata direzione Rai per la sostenibilità ci fossero le lettere Esg: è bene venga ricordata anche la S di sociale”. Il servizio pubblico, ha proseguito Natale, è atteso da una sfida, quella di “essere misurato sulla capacità di far crescere la consapevolezza del Paese su questi temi”. Infine, la sostenibilità come chiave per agganciare i giovani, “quelli che manifestano nelle piazze di tutto il mondo, anche se ogni tanto vengono sbeffeggiati. La settimana prossima al Prix Italia, a Bari, ci saranno anche i Fridays for future. Vogliamo sentire il punto di vista dei giovani”.
Pierluigi Stefanini ha illustrato il contesto nel quale l’ASviS opera, sette anni dopo l’approvazione dell’Agenda 2030. “La fase che stiamo vivendo richiede di intensificare l’impegno a tutti i livelli. L’ASviS vuole essere comunità di competenze ed esperienze. Dobbiamo trovare il modo di trasferire giorno per giorno i concetti chiave dell’Agenda 2030. Siamo a metà del percorso: occorre accelerare gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi. Dobbiamo anche rafforzare l’impegno sul lato sociale. Ad Assisi Papa Francesco ha introdotto due aspetti che rientrano nella visione di sostenibilità: la dimensione relazionale da un lato e spirituale dall’altro. È uno stimolo che abbiamo il dovere di fare nostro”.
Marcella Mallen ha illustrato i contenuti della prossima manifestazione. “La sesta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile si svolge in un periodo particolare, nel mezzo di una “grande crisi globale, una policrisi che mette a rischio il percorso di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Sappiamo tuttavia che abbandonare l’orizzonte di sostenibilità equivarrebbe a non dare un futuro all’umanità e al pianeta”. L’ASviS rinnova il suo “impegno a lavorare con determinazione su obiettivi strategici come la pace e la collaborazione tra popoli, la giustizia intergenerazionale e la giusta transizione ecologica. Da qui anche il nome della campagna dell’edizione 2022: una nuova generazione di idee si fa spazio”. Una visione che, secondo Mallen, richiede di “moltiplicare i punti di vista, aprirsi al confronto, generare nuove idee per costruire un futuro che parta dai principi di tutela dell’ambiente e degli ecosistemi introdotti dalla recente riforma costituzionale”.
Durante la conferenza stampa, sono stati presentati con un video del presidente dell’Ipsos Nando Pagnoncelli i risultati di una ricerca sulla conoscenza della sostenibilità da parte degli italiani, realizzata da Ipsos per conto dell’ASviS. Un’indagine da cui emerge che la quasi totalità degli italiani conosce il concetto di sviluppo sostenibile, ma poco più del 40% conosce l’Agenda Onu 2030 e il logo dei relativi 17 Obiettivi. Inoltre, per due cittadini su tre la pandemia, la crisi climatica e la guerra in Ucraina impongono un maggiore impegno a tutti i livelli per realizzare lo sviluppo sostenibile.
Gli interventi dei Partner
Il Festival è anche una occasione di confronto tra la società civile rappresentata dall’ASviS e alcuni dei maggiori gruppi imprenditoriali che operano in Italia, i cui rappresentanti hanno brevemente riassunto la loro filosofia di sostenibilità.
Maria Enrica Danese, responsabile Sustainability projects & Institutional digital channels di Tim, ha sottolineato che l’attenzione per la sostenibilità “rappresenta un bel traguardo, però c’è tanto lavoro da fare: ogni giorno dobbiamo convincere qualcuno e crescere per arrivare alla meta. Parlando di Tim, il nostro piano è sfidante. Ci occupiamo di infrastrutture, che sono energivore. Stiamo lavorando sulla crescita della cultura dei prodotti rigenerati, con l’intento di portarli a un fine vita parziale. L’altro obiettivo è avere fornitori sostenibili: immetterli nella propria catena produttiva è fondamentale per gli obiettivi net zero. Siamo chiamati a fare scelte urgenti. Pensiamo alle smart city: crediamo che le città debbano darsi obiettivi coerenti con l’Agenda 2030”.
Eric Gerritsen, direttore Public Affairs di Costa Crociere, ha evidenziato come la sua compagnia sia la prima nel suo settore ad aver inserito gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) nel suo modello di business: “Proprio alcuni giorni fa abbiamo presentato il nostro rapporto di sostenibilità focalizzato su quattro macro-temi: neutralità climatica, rigenerazione risorse, ecosistema trasformativo, responsabilizzare sui comportamenti individuali. La nostra ambizione è arrivare a navi a zero emissioni nette entro il 2050. Un percorso arduo, ma stiamo mettendo tasselli concreti. Abbiamo cominciato con le navi alimentate a gas naturale liquefatto. Poi con l’elettrificazione delle banchine e l’installazione di sistemi ‘Scrubber’ che abbassano del 90% le emissioni sulle navi, e l’avanzamento tecnologico nelle batterie”.
Per Riccardo Giovannini, responsabile del team EY Sustainability in Italia, il tema della sostenibilità è anzitutto culturale. “Siamo qui per dare un contributo anche di contenuti, sulla base dell’esperienza che abbiamo cumulato. Il nostro gruppo è impegnato su queste tematiche a supporto delle aziende, e sono rimasto abbastanza sorpreso della percezione che gli italiani hanno del ruolo delle imprese nello sviluppo sostenibile. Durante il Festival contribuiremo alla riflessione sulle attività di reporting e sulla nuova direttiva, crediamo ci sarà molto da dibattere”.
Fabrizio Iaccarino, responsabile Sostenibilità e Affari istituzionali di Enel Italia, ha ricordato come nel Piano industriale di Enel gli SDGs siano integrati fino al 95%. “La sostenibilità può fare la differenza anche a livello di business. È importante per noi sviluppare iniziative nel campo delle fonti rinnovabili, andare verso le reti intelligenti e le comunità energetiche. Chiudere gli impianti a carbone e aprire quelli alimentati da rinnovabili non è un processo semplice. Quando si chiude un grande impianto ci sono importanti impatti economici e sociali. Abbiamo avviato programmi di formazione per le persone e per le imprese che collaborano con noi. È importante anche lavorare sull’inclusione per tutti i colleghi e le colleghe”, ha concluso.
Rossella Iorio, a capo dell’Esg Service Excellence di Unicredit, ha ribadito la roadmap di sostenibilità dell’istituto, che prevede l’obiettivo di diventare “banca net zero entro il 2050 per le emissioni finanziate, entro il 2030 per le proprie. Abbiamo diverse iniziative di educazione finanziaria, siamo accanto alle scuole superiori per educare i giovani sul tema. Non smetteremo qui, lo scenario geopolitico e post-pandemico ci spinge verso sfide sempre più grandi. Rivedremo anche la nostra strategia sociale, per stare ancora più accanto alle comunità”.
“Cos’è per noi il Festival? Un’occasione straordinaria per il nostro Paese per fare divulgazione efficace”, ha esordito Marisa Parmigiani, responsabile Sostenibilità di Unipol. “Come gruppo abbiamo l’Agenda 2030 come framework per le nostre azioni. Questa settimana è uscita la prima assicurazione auto a consumo totalmente neutralizzabile, basata sull’Internet of Things (IoT) e altri strumenti. Per la prima volta entriamo nel merito di coniugare l’impegno dell’impresa assicurativa nell’innovazione dei prodotti con i comportamenti dei cittadini. Mettere assieme conoscenze e competenze, sperimentando insieme, sono elementi fondamentali per dare risposte”.
Lorenzo Radice, responsabile Sostenibilità di Ferrovie dello Stato, ha tracciato il percorso di Fs sulla mobilità sostenibile: “Ci stiamo muovendo per raggiungere la carbon neutrality al 2040: sono evidenti i vantaggi della trazione elettrica sui combustibili fossili. Mezzi di trasporto condivisi riducono anche il numero di incidenti. Dal punto di vista del cambiamento climatico, puntiamo all’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili fino al 40%. A livello di supply chain, vogliamo monitorare al 2026 i fornitori secondo criteri Esg. Sul sociale, siamo impegnati per ridurre il gender gap e migliorare i processi di diversità e inclusione”.
Ha chiuso il giro degli interventi Albino Russo, direttore generale di Ancc Coop: “L’ambizione di un’impresa cooperativa è di rendere il mondo un posto migliore, e l’Agenda 2030 è la decodifica migliore per mettere in atto questa ambizione. La nostra missione è portare cibo buono e accessibile a tutti. Ci impegniamo a farlo rispettando i diritti dei lavoratori. Ci siamo concentrati quest’anno sulla tutela dell’acqua (Goal 6): un team di subacquei è nelle profondità del porto di Trieste per raccogliere i rifiuti nei fondali. Sempre a Trieste abbiamo la mostra “Mediterraneo 2072”, esperienza immersiva su come il mare potrebbe essere da qui a 50 anni, se qualcosa non accade. Infine, rilanceremo la campagna contro il gender gap”.
Nelle sue conclusioni, Marcella Mallen ha evidenziato come i contributi autorevoli e il racconto delle buone pratiche che si sono succedute nel corso della mattinata abbiano messo in luce che la sostenibilità è collaborazione: “Fare rete è assolutamente importante per far prevalere una certa dimensione del futuro. Un futuro dove si rispettano diritti umani, di genere, si protegge il territorio e si crea benessere per le persone e l’ecosistema. Occorre impegnarsi molto, comunicare i costi ma anche le opportunità della transizione, che ci porta a un mondo più sicuro, pulito, e sostenibile”.
di Andrea De Tommasi