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Wef: bisogna diversificare il mix energetico, per non andare incontro a nuovi shock
Secondo il World economic forum, ancora troppi gli Stati dipendenti da un ristretto numero di partner energetici. Risorse rinnovabili, diversificazione delle forniture, tutela di lavoratori e consumatori le azioni per una transizione pulita. 26/5/22
“I Paesi sono a rischio di eventi futuri che aggraveranno la perturbazione della loro catena di approvvigionamento energetico in un momento in cui la finestra per prevenire le peggiori conseguenze del cambiamento climatico si sta chiudendo velocemente”. Ad affermarlo è Roberto Bocca, responsabile del settore energia, materiali e infrastrutture del World economic forum (Wef), in occasione della pubblicazione del rapporto “Fostering Effective Energy Transition 2022”, presentato il 9 maggio nel corso di un webinar. Il documento, pubblicato dal Wef in collaborazione con la società di consulenza strategica Accenture, enuclea le raccomandazioni chiave per governi, aziende, consumatori per portare avanti efficacemente la transizione energetica “mentre il mondo affronta la più grave crisi energetica verificatasi dagli anni ‘70”. “Bisogna prendere decisioni difficili per allineare gli imperativi relativi alla sicurezza energetica, alla sostenibilità e all’accessibilità a breve termine”, ha aggiunto Bocca, “adesso è giunto il momento di raddoppiare l'azione”. Secondo il Rapporto, i pilastri di questo cambio di passo sono due: una transizione resiliente e pulita e la diversificazione del mix energetico. Queste azioni sono rese ancora più urgenti dall’aumento dei prezzi dei carburanti, dalla scarsità di materie prime, dai progressi insufficienti nel raggiungimento degli obiettivi climatici.
Una giusta transizione energetica. Per accelerare il cammino verso le energie pulite, secondo il Wef i Paesi dovranno prendere impegni climatici vincolanti, elaborare politiche di lungo termine per i sistemi energetici nazionali e regionali, collaborare con il settore privato per inaugurare progetti di decarbonizzazione efficaci, tutelando consumatori e lavoratori in questa fase di passaggio. “I governi devono investire nella decarbonizzazione dei loro sistemi energetici, assicurando allo stesso tempo una fornitura di energia a prezzi accessibili”, ha dichiarato Muqsit Ashraf, senior managing director e global energy business lead di Accenture, che ha aggiunto: “Un punto chiave su cui focalizzarsi dovrebbe essere costituito dalla catena del valore e dalle iniziative di decarbonizzazione industriale”.
La diversificazione energetica. Secondo il World economic forum, su questo fronte bisogna intraprendere un’azione duplice: non solo variare il mix energetico nazionale a lungo termine, ma anche considerare i fornitori di energia a breve termine. Secondo lo studio, la maggior parte dei Paesi fa infatti affidamento su un ristretto numero di partner commerciali, diversificando in modo insufficiente le proprie fonti di energia, con il rischio di essere particolarmente esposti agli shock del mercato. Su 34 Stati con economie avanzate, infatti, 11 contano solo tre partner commerciali per oltre il 70% delle loro importazioni di carburante. “L'attuale crisi energetica rivela quanto l'energia sia importante per le persone e per l'economia”, ha sottolineato Espen Mehlum, responsabile del programma energia, materiali e infrastrutture del World economic forum. “Ora è fondamentale contrastare i rischi strutturali, che sono diventati evidenti, e allo stesso tempo aumentare lo slancio dell'azione climatica”.
La tutela di lavoratori e consumatori. A questi impegni c’è da aggiungere la necessità di proteggere i consumatori e garantire un accesso all'energia a prezzi abbordabili. “Mentre navigano in questo difficile panorama energetico e dei materiali, le aziende devono contribuire a proteggere i consumatori dall'aumento del costo della vita, anche nell’ambito dei trasporti, dei servizi e dell'elettricità”, ha aggiunto in proposito Kathleen O'Reilly, global lead di Accenture strategy. “Le popolazioni vulnerabili, maggiormente esposte all'impatto della volatilità dei prezzi dell'energia e dei beni e servizi di base, devono essere un focus strategico in una transizione verso una sostenibilità equa”. Un aspetto centrale di tutto ciò, ha sottolineato O’Reilly, include la definizione di meccanismi finanziari per aiutare i consumatori vulnerabili a fronteggiare gli shock economici, senza ridurre gli incentivi per le aziende a concentrarsi sull'efficienza energetica e sulla sostenibilità.
di Flavio Natale
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