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Rapporto Annuale GRI 2015-2016: sfide e prospettive del sustainability reporting
Pubblicato il Rapporto annuale GRI. Avanza il valore del reporting di sostenibilità nell’agenda globale: più partenariati e collaborazioni, ma anche più competizione per i finanziamenti allo sviluppo.
Per quasi vent’anni, il Global Reporting Initiative (GRI) ha fornito linee guida a imprese e organizzazioni di qualunque settore per il sustainability reporting: la misurazione, comunicazione e assunzione di responsabilità rispetto alla propria performance in termini di sviluppo sostenibile. Il Rapporto 2015 – 2016 “Empowering sustainable decisions” presenta i traguardi e gli ostacoli dello scorso anno di attività del GRI, e analizza le prospettive future della rendicontazione di sostenibilità.
Il principale prodotto GRI degli ultimi mesi è rappresentato dai Sustainability Reporting Standards, sviluppati per sostituire le vecchie linee guida G4, che resteranno valide fino a luglio 2018. Al momento, quindi, la sfida principale per la GRI è quella di garantire ai soggetti coinvolti una transizione agevole. Va invece rafforzata la posizione economica dell’organizzazione, che se da un lato è riuscita a bilanciare la propria base di finanziamento tra le diverse fonti (governi e fondazioni, imprese, servizi ed eventi), dall’altra ha chiuso l’anno finanziario con un deficit di €264.423 a causa di pesanti investimenti volti a sostenere la transizione agli standard, l’attivazione di un nuovo sistema di governance interno e le recenti assunzioni. La crescita dell’attenzione globale verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile rende anche più competitivo il panorama dei finanziamenti in questo settore.
Promettenti i risultati conseguiti in relazione ai quattro obiettivi strategici dell’organizzazione:
• Rendere possibile la formulazione di politiche “smart” grazie all’utilizzo degli strumenti del sustainability reporting. In tal senso ha giocato un ruolo fondamentale l’organizzazione di un evento collaterale al varo degli SDGs da parte delle Nazioni Unite nel settembre 2015, nel corso del quale è stato lanciato SDG Target 12.6 – Live Tracker per permettere ai governi e ad altri stakeholder di tracciare lo stato del sustainability reporting in vari paesi. Anche in seno alla Conferenza di Parigi sono stati organizzati due eventi, permettendo alla GRI di influenzare il raggiungimento dello storico Accordo.
• Incrementare il numero dei redattori di sustainability report e promuovere rapporti migliori. Questo obiettivo è stato affrontato attraverso l’organizzazione di Corsi di formazione certificati GRI sulla rendicontazione di sostenibilità, che hanno registrato oltre 3.500 nuovi iscritti da 54 paesi. In aumento anche i sustainability report redatti a livello globale: 144% in più rispetto a quelli aggiunti al GRI Sustainability Disclosure Database lo scorso anno.
• Andare oltre la rendicontazione di sostenibilità, ovvero aiutare diversi tipi di utenti ad attingere alle informazioni di sostenibilità per poterle usare in maniera innovativa. Tale obiettivo si realizza attraverso la Gold Community, un network di rappresentanti della società civile, delle imprese, del mondo accademico, delle agenzie pubbliche e intergovernative che ha svolto un ruolo importante nell’avanzamento delle discussioni sulle best practice. La crisi economica ha però rappresentato un ostacolo alla partecipazione di nuove organizzazioni nel programma.
• Promuovere Innovazione e Collaborazione. Sono state sviluppate oltre 30 partnership con organizzazioni internazionali per lanciare nuove iniziative legate alla rendicontazione di sostenibilità, e oltre 1.100 leader di governo e professionisti dal mondo delle imprese, delle Ong e del mondo accademico hanno partecipato alla 5a Conferenza Globale della GRI per esplorare le opportunità di una nuova era di sustainability reporting. Per l’ente, l’estensione del proprio raggio di azione è cruciale per aumentare le fonti di finanziamento e promuoverne la diversificazione.
Per scaricare il Rapporto cliccare qui
Lucilla Persichetti