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Dopo l’Hlpf, i governi locali chiedono un maggior ruolo nel controllo degli SDGs
Solo 38 delle 63 Reviews presentate a New York coinvolgono le amministrazioni comunali e regionali. Lo segnala il network Local and Regional Governments proponendo una maggiore integrazione col territorio.
Le amministrazioni locali e regionali sono le autorità che maggiormente si confrontano con la vita delle persone e le loro necessità quotidiane: salute, istruzione, servizi igienico-sanitari, e ancora trasporti e gestione dei rifiuti. La partecipazione attiva di questi enti risulta dunque centrale nel raggiungimento degli SDGs dell'Agenda 2030.
Il Rapporto “National and Sub-national Governments on the way towards the localization of the SDGs”, a cura dello United Cities and Local Governments e la Global Taskforce of Local and Regional Governments (GTF), ha l'obiettivo di raccogliere e documentare realtà legate alle amministrazioni locali seguendo il modello delle Voluntary National Reviews presentate dagli Stati in occasione dell'High Level Political Forum 2017 (Hlpf).
Oltre 400mila governi locali e subnazionali hanno presentato la Voluntary National Reviews nell'Hlpf del 2016 e del 2017 Hlpf, rappresentando più di 5,2 miliardi di persone. Nel Report vengono analizzate 63 Voluntary National Reviews presentate dai Paesi Membri, evidenziando come solo in 38 di esse vengano coinvolti i governi locali e regionali nel processo di monitoraggio degli SDGs.
I governi locali sono stati specificatamente convolti in Etiopia, India e Kenia, mentre all'estremo opposto 26 Stati non hanno affatto collaborato con le amministrazioni locali per le Voluntary National Reviews. Ecco perché i Lrg insistono sulla necessità di essere integrati maggiormente a livello istituzionale, nel coordinamento e nel follow-up degli Obiettivi, sottolineando ad esempio, si legge nel Rapporto, come a proposito del Goal 5, per l'empowerment delle donne, solo 12 Vnr includessero il dato sulla rappresentanza femminile in politica a livello locale.
Un focus particolare è dedicato in un capitolo ai Goal 1, Sconfiggere la povertà, Goal 2, Sconfiggere la fame, il citato Goal 5 e il Goal 14 sulla tutela della Flora e Fauna marina, mostrando alcuni esempi di politiche condotte per ridurre la povertà nelle città, eliminare la fame e fornire adeguati standard nutrizionali, promuovere la parità di genere in tutte le sue forme e proteggere aree costiere.
Così l'importanza di individuare le specificità territoriali e sociali è alla base del progetto di “Localizzazione” degli Obiettivi di sviluppo sostenibile ed è per questo che si pone come strumento complementare alle National Voluntary Reviews, a integrazione di quelle prodotte dagli Stati nazionali.
Alla sua prima edizione, il Report dedica particolare attenzione alla crescente consapevolezza e partecipazione dei Lrg alla sensibilizzazione e all'adattamento degli Obiettivi a livello locale. Venendo all'Italia la relazione valuta come significativa la presenza e partecipazione dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) nel processo di adattamento e monitoraggio degli SDGs e viene riconosciuto anche il ruolo di leader dell'ASviS in merito.
di Elis Viettone