Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

La Cina leader mondiale nella finanza green con bond per 11,7 miliardi

Nel rapporto “Establishing China’s Green Financial System: Progress Report” viene osservato il progresso del settore, confermando un grande impegno nella lotta al cambiamento climatico da parte del gigante asiatico.

Se è vero che a partire dal 2007 la Cina ha superato gli Usa per produzione di Co2, è anche vero che Pechino si distingue oggi sempre maggiormente nella lotta al cambiamento climatico, proponendosi come leader nella svolta globale verso sostenibilità, innovazione e ricerca, dopo che la politica statunitense sembra aver abdicato in questo senso. A sottolineare questa tendenza, il rapporto “Establishing China’s Green Financial System: Progress Report”, pubblicato il 16 novembre dall'International institute of green finance della Central university of finance and economics e dal dipartimento Inquiry into the design of a sustainable financial system dell'Unep, il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente.

Nel documento per la prima volta viene osservato nel dettaglio il progresso della finanza legata al settore green, considerando i modelli che si sono rivelati adeguati e definendo così un importante punto di riferimento per gli studi futuri.

Sotto la lente in particolare, l'analisi del periodo a partire dall'agosto 2016, quando il governo ha approvato una serie di raccomandazioni per rendere più green il sistema finanziario cinese. Inoltre, ricorda nelle premesse il Rapporto, il gigante asiatico ha chiaramente mostrato il proprio impegno includendo la finanza green nell'agenda del G20 durante la propria presidenza.

Ne emerge che la Cina è diventata nel primo semestre del 2017 il più importante Paese al mondo per emissione di green bond, complessivamente 11,7 miliardi di dollari, con un incremento del loro numero del 278% e del loro valore del 28%. A partire dall'agosto 2017 sono stati avviati 7.826 progetti legati al green e alla riduzione dei gas nocivi, grazie a partnership tra privato e pubblico, per un valore di 960 miliardi di dollari, e 121 nuovi fondi regionali sono stati istituiti nel 2016 a sostegno di queste azioni e iniziative.

“La finanza verde è essenziale per realizzare gli obiettivi nazionali strategici cinesi legati alla sostenibilità”, ha spiegato Wang Yao, docente e direttore dell'International institute of green finance, “Attraverso strumenti quali i green credit, i green bonds, le assicurazioni green, i fondi per l'industria e una migliore distribuzione a livello locale, lo sviluppo della finanza green ha contribuito significativamente a riforme sociali e strutturali, ottenendo un vasto riconoscimento sul piano internazionale”.
Lo stesso concetto è apparso nelle parole del presidente Xi Jinping che nel 19esimo Congresso nazionale ha parlato fermamente della necessità di costruire una “civilizzazione ecologica” come chiave di uno sviluppo stabile e sostenibile per la Cina.

Ecco alcune delle principali conclusioni e raccomandazioni sottolineate dal Rapporto.

  • La Cina ha stabilito cinque distinte zone finanziare green, come sperimentazioni per esplorare lo sviluppo di differenti modelli per i sistemi finanziari locali, a partire da contesti molto differenti;
  • il governo cinese e il mondo imprenditoriale hanno iniziato a porre una particolare attenzione allo sviluppo di catene di imprese nel settore green, per investimenti anche all'estero;
  • per meglio stabilire il campo d'azione e le strategie da pianificare è necessario definire in maniera meno generica il termine “green”;
  • risulta necessario istituire un sistema statistico per la finanza green e uno strumento in grado di fornire una valutazione dei risultati; 
  • le autorità competenti dovrebbero impegnarsi a migliorare leggi e normative sulla protezione ambientale e imporre alle banche commerciali di considerare i rischi ambientali nella gestione dei prestiti;
  • ulteriori sforzi sarebbero necessari nella gestione di un database dedicato alla finanza green e per rendere accessibili agli investitori internazionali le informazioni sul mercato green cinese.

di Elis Viettone

Scarica il Rapporto "Establishing China’s Green Financial System: Progress Report"

mercoledì 29 novembre 2017

Aderenti