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Unione europea e Agenda 2030: best practice e prospettive per la sostenibilità
L’ultimo studio del Parlamento europeo delinea le politiche necessarie per l’implementazione degli SDGs a livello comunitario; l’ASviS presentata come esempio di coalizione delle organizzazioni della società civile. 22/2/2019
Il Parlamento europeo ha pubblicato “Europe's approach to implementing the Sustainable Development Goals: good practices and the way forward”, uno studio che esamina tutte le disposizioni adottate per l’implementazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) e fornisce esempi di best practice e raccomandazioni per il raggiungimento dei Target fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il documento, presentato il 7 febbraio a Bruxelles, ha rilevato che:
o la maggior parte degli Stati membri sta aggiornando il piano di sviluppo nazionale con l’inserimento degli SDGs;
o sono stati compiuti notevoli sforzi per migliorare la partecipazione degli stakeholder;
o la maggior parte dei Paesi dell’Ue pubblica regolarmente rapporti e indicatori sullo stato di avanzamento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile;
o molti Paesi stanno pianificando di migliorare i sistemi di valutazione dell’impatto sulla sostenibilità e i controlli di bilancio;
o in un numero crescente di Stati esistono commissioni speciali o accordi relativi all’Agenda 2030.
Tra le raccomandazioni per l’implementazione degli SDGs a livello comunitario, lo studio suggerisce in particolare di disporre meccanismi di governance congiunti e multilivello tra l’Ue e gli Stati membri, utilizzando il dialogo interparlamentare e la collaborazione fra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali.
Poiché le istituzioni europee devono fare ancora molti passi in avanti per rispondere alle sfide della sostenibilità in modo soddisfacente, il documento propone di:
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sviluppare una strategia di attuazione completa degli SDGs dopo il 2020;
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integrare gli SDGs nei processi di monitoraggio economico e di bilancio dell’Ue;
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accrescere l’uso di meccanismi di apprendimento a tutti i livelli di governance;
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promuovere l’uso del programma di sostegno alle riforme strutturali dell’Ue (Srsp) per riformare le politiche e le istituzioni in linea con i contenuti dell’Agenda 2030.
Riguardo la crescita dei sistemi di politiche integrate per lo sviluppo sostenibile e le best practice, all’interno della relazione viene più volte citata ASviS: considerata tra gli stakeholder più partecipativi, indipendenti e attivi, viene inoltre nominata come esempio ottimale di rete di organizzazioni della società civile e come coalizione di alto livello per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Recentemente sono stati pubblicati altri documenti relativi all’implementazione degli SDGs a livello europeo, tra i quali in particolare il Reflection Paper della Commissione europea “Towards a Sustainable Europe by 2030”, in cui sono contenute le tre ipotesi condizionate del grado di integrazione dell’Unione.
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Di Cecilia Menichella