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Gli effetti degli investimenti Ue per lo sviluppo sostenibile nei Paesi terzi
L’Unione europea, tramite l’European Fund for Sustainable Development, prevede di moltiplicare per 11 il suo investimento iniziale entro il 2020, puntando su energia e città sostenibili, agribusiness e connettività. 15/4/2019
L’European Fund for Sustainable Development (Efsd) destinato dall’Unione europea all’Africa e alla regione di vicinato dell’Unione genererà 44 miliardi entro il 2020, con un investimento iniziale di 4,1 miliardi di euro.
È quanto emerge nel briefing diffuso dal Parlamento europeo sulle attività del fondo europeo di investimento per lo sviluppo sostenibile, che fa capo all’External Investment Plan (Eip), il complesso piano di investimenti esterni dell’Unione che promuove una politica di aiuto allo sviluppo sostenibile nei Paesi terzi.
Il fondo, inaugurato nel 2016, si avvale di un sistema di finanza mista, in cui sono coinvolti fondi pubblici e privati, e attiva accordi per implementare gli investimenti in settori chiave, come l’energia rinnovabile, dando sostegno alle piccole e medie imprese e limitando il rischio iniziale, tramite un fondo di garanzia che fornisce liquidità per compensare, se necessario, le perdite prestabilite durante gli accordi. Secondo i dati relativi al primo anno di attività dell’Efsd diffusi nel Rapporto 2017, tramite i due meccanismi di investimento regionale dell’External Investment Plan, l’African Investment Platform e l’European Neighbourhood Platform, sono stati investiti dall’Unione europea 2,6 miliardi di euro e tramite l’Esfd 1,5 miliardi, per un totale di 4,1 miliardi. Secondo le previsioni dell’Unione, nel 2020 questi investimenti produrranno 44 miliardi, 11 volte la cifra iniziale. L’European Fund for Sustainable Development è il primo dei supporti che L’External Investment Plan mette a disposizione dei Paesi terzi, insieme all’assistenza tecnica per aiutare investitori e imprese a sviluppare progetti finanziabili dalle banche e a un sostegno nel dialogo tra diversi Paesi, governi, istituzioni, imprese e stakeholder, per migliorare la fiducia degli investitori.
I finanziamenti stanziati dall’Efsd, spiega il Rapporto, sono pensati per sostenere la creazione di imprese in loco, favorire la reintegrazione sostenibile dei migranti che tornano nei loro Paesi di origine e rafforzare il transito e l’accoglienza dei migranti nei Paesi dell’Unione europea.
Gli investimenti sostenuti dal fondo, perciò, innescano un circolo virtuoso che incide sulla creazione di nuovi posti di lavoro, supporta gli imprenditori, soprattutto giovani e donne, favorisce la crescita economica, interviene nei contesti socio-economici di migrazione, mentre favorisce il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e l’applicazione degli Accordi sul clima di Parigi. Le finestre di investimento previste per il periodo 2017-2020, infatti, sono energia sostenibile e connettività, finanziamento di micro, piccole e medie imprese, agricoltura sostenibile, imprenditori e agroindustria, città sostenibili e digitalizzazione per lo sviluppo sostenibile, alle quali nel 2018 sono state aggiunte la digitalizzazione e il finanziamento in valuta locale.
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di Viola Brancatella