Alta formazione
Scuola sullo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome
La Scuola, organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ETS (ASviS) in collaborazione con la Fondazione Enel in qualità di knowledge partner e con il Centro interregionale di studi e documentazione (CINSEDO) della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, intende focalizzarsi sul tema della trasformazione sostenibile come chiave di lettura dei cambiamenti sistemici, approfondendo in particolare le transizioni in corso, gli strumenti di anticipazione, gli approcci integrati, i comportamenti e le nuove competenze necessarie per comprendere e affrontare le trasformazioni in corso come le transizioni ambientali, demografiche, tecnologiche e sociali.
Premessa
All’avvicinarsi dell’anno 2030, l’Agenda 2030 continua ad essere la bussola per orientarsi verso il benessere e la sostenibilità con i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, ma il futuro sostenibile auspicabile, per concretizzarsi, deve mettere le radici nel presente attraverso un approccio scientifico e sistemico ai temi del futuro, in modo da individuare gli obiettivi e i possibili shock da evitare.
Il percorso formativo ha l’obiettivo di contribuire a una cultura condivisa in Italia che metta la sostenibilità, i futuri – e il pensiero a lungo termine - al centro della riflessione culturale, politica, economica e sociale del nostro Paese. A livello nazionale, alla modifica dell’art.9 della Costituzione che sancisce il principio di tutela delle future generazioni si aggiunge la necessità di stimolare il Piano di Trasformazione e Accelerazione (PAT) per avviare una trasformazione culturale, prima che ambientale, sociale ed economica del Paese che guardi al futuro partendo da azioni concrete da implementare oggi.
Inoltre, l’entrata in vigore della Direttiva Zangrillo del 16 gennaio 2025, oltre a riconoscere nella formazione “una delle determinanti della creazione di valore pubblico”, individua tre aree di competenze trasversali: competenze per la transizione amministrativa, competenze per la transizione digitale e competenze per la transizione ecologica delle amministrazioni pubbliche. Con questa direttiva, la promozione della formazione come “ attivatore di competenze fondamentale per lavorare in modo più efficace e consapevole” è assicurata dalla partecipazione dei dipendenti ad iniziative di formazione, per un numero di ore pro-capiteannuo non inferiore a 40.
Obiettivi della Scuola
Gli obiettivi della Scuola si articolano in tre aree principali:
- Trasformazione culturale e valoriale: vengono poste le basi per costruire le competenze necessarie per portare avanti le trasformazioni sia a livello individuale che collettivo. Molta enfasi sarà posta sull’eliminazione dei bias cognitivi e comprendere le trasformazioni in atto da un punto di vista scientifico per riflettere sui temi filosofici e psicologici, antropologici, etici che stimolano la predisposizione al bene comune ed alla sostenibilità come lenti attraverso la quale si guarda il mondo e stimolare riflessioni in materia di libertà, giustizia ed uguaglianza.
- Approfondimenti tematici: Trasmettere ai discenti le competenze basi necessarie per comprendere in maniera sistemica ed integrata i concetti legati al benessere e allo sviluppo sostenibile.
- Strumenti per la pianificazione integrata: Diffondere le competenze per comprendere i modi nei quali si studia, affronta, pianifica il futuro in termini metodologici legati alla ricerca, alla mappatura del presente, alla definizione degli obiettivi futuri, la differenza tra prevedere e pianificare, i metodi di simulazione, la valutazione degli scenari, i test.
Destinatari
Amministratori pubblici prevalentemente funzionari e dirigenti delle Regioni e, su base eccezionale e se ritenuto opportuno dal comitato scientifico, docenti universitari/ricercatori del territorio di riferimento. Si ipotizza un gruppo non superiore a 45 unità. I discenti saranno indicati direttamente dall’ente di riferimento sulla base delle linee guida date dal Comitato Scientifico. Resta inteso, che i contatti con gli Enti saranno a carico dei Partner della Scuola in base alle tematiche e territorio e nelle modalità definite dal Comitato scientifico.
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