Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Approfondimenti

Pace, unità e giustizia, diritti da salvaguardare e proteggere

di Marco Bresci, ingegnere e divulgatore

La guerra in Ucraina ci ha fatto ancora una volta conoscere il lato peggiore dell’uomo. Ma sarà sempre così?

3 maggio 2022

Le immagini delle stragi, dei danni materiali ed ambientali che mostrano ogni giorno gli orrori della guerra in Ucraina, ci fanno ripiombare in un lontano passato che si sperava di non vedere più. Esse incutono forti emozioni: sconforto, tristezza, paura, incertezza per il prossimo futuro.

Questo conflitto è nel cuore dell’Europa e si aggiunge a tanti altri in corso sulla Terra. Nel mondo, secondo i dati riportati dalla Ong Armed conflict location & event data project (Acled), specializzata nella raccolta, nell’analisi e nella mappatura dei conflitti, al 21 marzo 2022 se ne potevano contare 59.

È possibile uscire da questa precaria situazione ed intravedere un cammino verso una pace finalmente universale e permanente?

Pace, unità e giustizia, progetto grafico di Angelo Fragliasso e Marco Bresci.

La vera pace non è solo assenza di guerra, ma uno stato di benessere globale, stabile, difficile da raggiungere se non attraverso strenui sforzi concertati tendenti a rimuovere alla radice le cause dei conflitti. Ciò implica un costante impegno da parte di tutti gli esseri umani. È uno degli Obiettivi dell’Agenda 2030, strettamente collegato a tutti gli altri. Come si può essere pienamente felici se una parte dell’Umanità è sofferente?

Nel corpo umano quando un organo si ammala tutto l’organismo ne risente. Analogamente è per l’Umanità, se un popolo soffre tutto il sistema ne risente direttamente o indirettamente.

La pace universale permanente dovrà basarsi sul riconoscimento politico e giuridico dell’Umanità, tramite una Carta Costituente del mondo, per guidarla verso l’unità, la solidarietà e la fratellanza.

La freccia dell’evoluzione indica che si va verso aggregazioni sempre più grandi, non si è mai tornati indietro, per cui la prossima tappa evolutiva da raggiungere è l’unità di tutti i popoli sulla Terra, nel rispetto delle diversità. Sulla base dell’esperienza del processo di formazione delle Nazioni è presumibile che il cammino per il conseguimento di un saldo e vincolante Patto tra le Nazioni per raggiungere la pace, il disarmo universale, lo sviluppo di una civiltà mondiale, sarà discontinuo, con crisi e vittorie. Le emergenze globali spingono l’Umanità verso l’unità. Una nazione da sola non è in grado di risolvere le sfide mondiali. Nemmeno un’unica religione è in grado di farlo. Occorre pertanto essere inclusivi e non esclusivi, lavorare insieme per una prosperità globale, come indica l’Agenda 2030.

Pace e unità sono due termini interconnessi. Il percorso dell’unità dei popoli nel rispetto delle loro diversità è un processo molto complesso, richiede indefettibilmente che gli affari umani siano regolati da equità e giustizia. Questi ultimi aspetti troppo spesso sono trascurati nel vivere quotidiano, nelle risoluzioni e nelle decisioni, di singoli e di Stati.

Nell’antica sapienza ci sono numerosissimi riferimenti, suggerimenti, indicazioni sui valori e sugli insegnamenti universali, fra i quali per l’appunto la giustizia.

“La giustizia è stata una delle massime aspirazioni degli uomini in ogni tempo. Obbedire a un governo giusto, vivere in una società regolata da giuste leggi e da sentenze emesse secondo giustizia, sono ideali in cui non è difficile rintracciare una radice religiosa”. Per gli antichi Egiziani “la verità, la giustizia erano ‘ciò per cui gli dei vivono’, un elemento essenziale dell’ordine stabilito”.[1] Il mitico legislatore Hammurabi redasse il suo codice per incarico degli dei, allo scopo di “far apparire la giustizia nel paese, distruggere il malvagio e il perverso, impedire che il forte opprima il debole”.[2]

Anche Solone era convinto che la giustizia venisse dagli dei. Nel vecchio Testamento Dio indicò al giudice questi criteri: “Non falserai il diritto del povero nella sua lite. Guardati dal parlare menzognero; e non far morire l’innocente e il giusto, poiché Io non assolverò il malvagio”.[3] La missione religiosa di Krishna, nell’Induismo, fu connessa al ripristino della giustizia e della legge morale che governa il cosmo: “Nelle epoche in cui sta declinando la rettitudine e il male avanza trionfante, Io mi incarno… al fine di proteggere i giusti e di distruggere i malvagi, e per ristabilire così quella religione che è in armonia con la Legge cosmica”.[4]

Buddha parlò della interiorizzazione di una giustizia retributiva delle azioni umane: “Tu soffrirai a causa di te stesso… Ciascuno costruisce la sua stessa prigione”.[5] Nell’antica Persia così insegnò Zoroastro: “Il bue ritorna polvere, l’argento e l’oro ritornano polvere, il valoroso eroe ritorna polvere, tutti i mortali ritornano polvere: ma una sola cosa non ritorna polvere: la giustizia che l’uomo esercita sulla Terra”.[6] Negli scritti della Fede Baha’i si afferma: “O figlio dello spirito! Ai miei occhi la più diletta di tutte le cose è la Giustizia… La Giustizia è il mio dono per te e l’emblema del Mio tenero amore. Tienila dunque innanzi ai tuoi occhi”.[7] “Un solo atto di giustizia è dotato di tale forza da innalzare la polvere a tal punto da farla salire oltre il cielo dei cieli. Può strappare ogni legame, ed ha il potere di ristorare la forza che si è spenta e svanita…”.[8] “La struttura della stabilità e dell’ordine mondiale è stata eretta sui due pilastri gemelli della ricompensa e del castigo che continueranno a sorreggerla… Non vi è alcun dubbio che se la stella mattutina della giustizia, che le nubi della tirannia hanno oscurato, spandesse la sua luce sull’Umanità, la faccia della Terra sarebbe completamente trasformata”.[9] [10]

Il pregiudizio che la pace sia irraggiungibile si basa sull’errata convinzione che l’uomo non possa cambiare. Certamente siamo in una delle fasi più insidiose della storia, però le crisi sono anche opportunità di crescita. L’uomo, quando sta bene, tende ad impigrirsi, a vegetare; al contrario, nei momenti più bui e dolorosi egli riesce a progredire, ad ingegnarsi, ad essere più creativo, a solidarizzare. Dalle macerie della prima guerra mondiale nacque la Lega delle Nazioni. Dalla tragedia della seconda nacquero l’Onu e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Sono state le prime esperienze nel sistema delle relazioni internazionali per evitare guerre.

Si può andare oltre, cominciando a sostenere la necessità di una Federazione di tutti gli Stati della Terra. Questa governance, la federazione dei popoli, già teorizzata ed auspicata da Kant, necessita di una Costituzione planetaria, tramite la quale si attuino il principio di uguaglianza di tutti gli esseri umani, il principio della pace, dei diritti e dei beni fondamentali costituzionalmente stabiliti. Luigi Ferrajoli, nel suo ultimo libro, Per una Costituzione della Terra, l’umanità al bivio, sviluppa gli articoli della Costituzione proposta.

Il lavoro per la pace si articola su due piani: da una parte la creazione di idonei strumenti giuridici, e dall’altra l’innalzamento dello standard morale e culturale delle persone. Finora si è conosciuto il lato peggiore dell’uomo, non ancora quello migliore. Non sono emerse le gemme preziose dell’animo umano attraverso un’adeguata educazione. L’uomo è un essere nobile dotato di grandi virtù e potenzialità allo stato latente.

Con l’esempio e l’educazione si può innescare un ciclo virtuoso di emulazione. Chi beneficia di un atto di cortesia è stimolato a ripeterlo. L’applicazione della Regola Aurea è fonte di benefici sperimentabili personalmente. Scelte di coscienza, anziché per convenienza, generano pace e tranquillità interiore che si “trasmettono” all’esterno. Al contrario le ripetute scelte per convenienza causano turbamento e disagio.

Come è stato già scritto da alcuni, il mondo cambia nella misura in cui tu sei disposto a cambiare.
Nessuno può ottenere la laurea in etica, perché essa non è materia dottrinale. Il buon esempio è la migliore educazione.

Oggi, nel XXI secolo, abbiamo codici e normative per la sicurezza, la governance, le agenzie educative, i media: tuttavia le regole non sempre sono rispettate. Coloro che detengono l’autorità della governance sarebbero tenuti a dare l’esempio di identificazione in quei valori, non scritti, ma riconosciuti universalmente come sorgenti di civiltà.

La pace mondiale non scende dal cielo, non si manifesta per un incantesimo, va costruita giorno per giorno, pezzo per pezzo, rimuovendo tutti quegli ostacoli che hanno impedito il suo manifestarsi, ovvero i pregiudizi, l’ignoranza, le ingiustizie, gli sfruttamenti, le manipolazioni, le cause dei conflitti e delle divisioni, cercando di risolvere i problemi alla luce della spiritualità e dell’equità.

In questo momento l’umanità è indifesa di fronte a conflitti, alla violazione dei diritti umani, alle devastazioni ambientali, al riscaldamento globale. Essa inoltre assiste impotente al decadimento morale che investe settori vitali come quelli dell’economia e della politica.

Tuttavia ci sono ragioni per avere fiducia. Un bambino non può non diventare adulto. Qualcosa di simile accade anche per l’umanità, che sta attraversando una fase paragonabile a quella adolescenziale, con violente turbolenze. C’è ancora chi gioca a fare la guerra, a considerare il mondo come territorio di conquista, ma se il genere umano non vuole estinguersi è inevitabile distaccarsi da vecchi modelli desueti e nocivi. Pace, unità e giustizia sono beni comuni, diritti da salvaguardare e proteggere, dei quali non si può fare a meno. Lavorare per la pace significa dare un futuro all’umanità.

 

Note

[1] H. Frankfort, cit. su Antonio Brancati, Civiltà a confronto, vol. 1, La Nuova Italia, Firenze 1987, pag. 63.

[2] Moses I. Finley, Gli antichi Greci, Einaudi, Torino 1965, pag. 37.

[3] Esodo, 23:6-7, Sacra Bibbia, Edizioni Paoline, Roma 1962, pag. 62.

[4] La Bhagavad Gita, IV, 7-8, a cura di Antony Elenjimittam, Mursia, Milano 1987, pag. 44.

[5] Cit. in Antony Elenjimittam, Vita e dottrina di Buddha, il Dhammapada, Mursia, Milano 1982, pag. 63.

[6] Aogemadaeca.

[7] Bahá’u’lláh, Parole Celate, Casa Editrice Bahá’í, Roma 1963, pag. 9-10.

[8] Spigolature dagli Scritti di Bahá’u’lláh, Casa Editrice Bahá’í, Roma 1956, pag. 314.

[9] Ibidem, pag. 239-240.

[10] Per un’etica della giustizia, Casa Editrice Bahá’í, Roma 1989, pag. 7.



Bibliografia

- Luigi Ferrajoli, Per una Costituzione della Terra, l’Umanità al bivio, Feltrinelli, gennaio 2022.

- Luca Bracali, Pianeta Terra, un mondo da salvare, Silvana Editoriale, 2016.

- Marco Bresci, Antica Sapienza, valori e insegnamenti universali, Ecoedizioni Internazionali, giugno 2017.

- Marco Bresci, Astronave Terra, un Codice di Bordo, pubblicato su Pianeta Terra un mondo da salvare, di Luca Bracali, Silvana Editoriale, aprile 2016.

- Marco Bresci, Luci di Maturità, l’Umanità conosce se stessa, Ecoedizioni Internazionali, marzo 2013.

- Marco Bresci, Idee senza frontiere, European Press Academic Publishing, 2007.

- Marco Bresci, La Porta, Skygate, Editrice Ibiskos, 2006.

- Marco Bresci, Pianeta uomo, i diritti dell’Anima, European Press Academic Publishing, 2004.

 


Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti. 

martedì 3 maggio 2022

Aderenti