Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Approfondimenti

“Storie di mobbing. 89 sentenze”: il benessere del lavoratore è fondamentale per l’attività aziendale

di Paola Maddaluno, Associazione italiana biblioteche

Il libro di Roberto Colantonio illustra gli effetti del malfunzionamento dei rapporti relazionali all’interno dell’ambiente lavorativo. Le relazioni umane sono una leva strategica della crescita economica sostenibile.

5 maggio 2023

Il mobbing, un fenomeno di cui spesso si parla senza una approfondita cognizione, non ha solo una rilevanza giuridica, ma ha un suo importante riflesso economico perché ogni volta che un lavoratore viene mobbizzato diventa meno produttivo e costringe lo stesso ad assentarsi perché depresso e non solo.

Il libro “Storie di mobbing. 89 sentenze” dell’avvocato cassazionista Roberto Colantonio, edito nel 2020 dalla Iemme, è un agile strumento per evidenziare gli effetti di questo malfunzionamento dei rapporti relazionali all’interno dell’ambiente lavorativo e per capire i suoi effetti a volte inaspettati.

Il titolo è emblematico: nel titolo si parla di storie e solo nel sottotitolo si parla di sentenze. Infatti per leggere questo volume non è necessario essere dei giuristi né degli addetti ai lavori perché l’autore fa uno sforzo molto particolare, dopo avere illustrato i concetti di mobbing e straining e i vari aspetti raccoglie 89 sentenze che però descrive e illustra con uno stile che si definirebbe narrativo.

In primis le raccoglie per argomento, per esempio il mobbing e il fumo, il mobbing e la malattia etc. Poi provvede a schematizzarle: per ogni sentenza vi è una introduzione che descrive il caso, poi è spiegata la sentenza, i principi affermati nella sentenza e il punto di svolta della sentenza per finire con la semplice enunciazione se la sentenza è favorevole al datore di lavoro o al lavoratore.

Quindi si esce dal linguaggio giuridico e dal tecnicismo con cui spesso si ha difficoltà a capire il motivo del contendere e la relativa risultanza ma ci si addentra in una vera e propria storia, da cui il titolo del libro e in cui ognuno di noi può ritrovare una parte del proprio vissuto.

Si potrebbe definire come un libro che lascia indietro la trattazione giuridica per coinvolgere il lettore in un racconto, favorendo l’approfondimento e la conoscenza di un fenomeno molto discusso.

Inoltre il libro ha un suo valore intrinseco, perché parlare di mobbing o di un altro tipo di difficoltà dell’ambiente di lavoro, come lo straining, comporta la consapevolezza che oggi la necessità delle relazioni umane è divenuta una leva strategica anche della crescita economica.

E’ inutile misurare la perfomance se non si creano le giuste condizioni nei rapporti tra colleghi. Non si può prescindere dalla considerazione che le risorse umane devono essere considerate anche dal punto di vista del benessere organizzativo. Nei modelli statunitensi queste tecniche sono molto sviluppate: lo spirito di gruppo, il senso di appartenenza ad una azienda sono promosse con metodologie molto avanzate già da molti anni. Diventa quindi non solo opportuno ma anche necessario rimuovere tutti quegli ostacoli che impediscono un ambiente di lavoro sano e sicuro.

Il senso di benessere che deve provare il lavoratore favorisce proprio la crescita inclusiva, duratura e sostenibile, tanto auspicata dall’Obiettivo 8 dell’Agenda 2030.

 


Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti.

venerdì 5 maggio 2023

Aderenti