Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Approfondimenti

Recensione - "Amazzonia", l’urlo del pianeta che chiede rispetto

di Alessandra Berton, Segretariato ASviS
Spettacolo teatrale
 
Uno spettacolo dal forte impatto scenografico con movimenti scenici impeccabili ed estremamente efficaci: “Amazzonia” di Enrico Maria Falconi.
 
Andato in scena al Teatro Cyrano di Roma (dal 18 al 21 gennaio 2018) si è distinto per l’insieme di elementi curati nel dettaglio in un meccanismo quasi perfetto.
 
È uno spettacolo coraggioso e l’inizio è di grande impatto; gli attori non hanno paura degli spettatori, ci giocano abbattendo continuamente la quarta parete e conducono il pubblico amorevolmente all’interno della storia.
 
L’interpretazione è buona, ma molto tecnica e a tratti fredda. Alcuni interpreti sembrano costretti dentro alle loro stesse battute dal tono troppo specifico e codificato, probabilmente per una scelta registica.
 
La sceneggiatura è un po’ povera, ma è a servizio del movimento scenico, scelta adeguata alla tipologia di spettacolo. La scenografia ricorda la bellezza dei teatri inglesi. Viene molto usato il fumo: d’effetto, ma forse troppo. Ci sono delle poesie stupende, forse le uniche parole davvero necessarie. Nel finale sono arrivati dritti al cuore ma la tecnica e la dizione a tratti hanno creato un limite alla credibilità.

Lo spettacolo nel complesso è avvincente, movimentato e non ha tempi morti.

L’evidente bellezza della messa in scena nella sua spettacolarità e il distacco di alcuni interpreti, nel pronunciare le battute, mettono in secondo piano il reale messaggio. Sembra di entrare in un dipinto del rinascimento: perfetto, ma meno efficace emotivamente di un quadro romantico o impressionista. 
 
La regia è curata nel dettaglio, nulla è lasciato al caso e si sente una forte energia e coesione all’interno della compagnia.
È uno spettacolo pieno di coinvolgimenti più visivi che emotivi ma comunque intensi.
 
Pur dando l’impressione di essere sempre un po’ trattenuto, tranne nella scena finale in cui finalmente l’emozione prende il sopravvento, è decisamente consigliato.
 
mercoledì 28 marzo 2018

Aderenti