Approfondimenti
La fiscalità ambientale: quali proposte per uno sviluppo sostenibile?
L’Associazione italiana dei professori di diritto tributario (Aipdt), con il patrocinio dell’ASviS, ha presentato presso Palazzo Falletti in Roma un position paper i cui contributi sono stati coordinati dal professor Valerio Ficari, Ordinario di diritto tributario nell’Università di Roma Tor Vergata; la discussione è stata moderata da Enrico Fontana della Segreteria nazionale di Legambiente.
23 dicembre 2019
La ricerca ha avuto come oggetto alcune proposte normative tributarie in materia di imposte sui redditi, imposta sul valore aggiunto, accise, tributi locali e zone franche verdi ed è stato sottoposto all’attenzione di alcune delle imprese da sempre impegnate nella sostenibilità (Avio s.p.a. ed Enel s.p.a.), della Direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale (Giovanni Spalletta) e dell’Agenzia delle entrate (Anna Luigia Cazzato).
Muovendo dall’attuale sistema impositivo e dalla recente pubblicazione del catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi (coordinato da Aldo Ravazzi per il Ministero dell’Ambiente) si sono proposti interventi in materia di imposte sui redditi (Valerio Ficari, Alessia Vignoli, Gianluca Selicato) volti a ridurre l’aliquota Ires sugli utili non disponibili, nei limiti dell’importo corrispondente al totale degli investimenti green oriented in beni materiali, immateriali e impianti idonei a ridurre in modo significativo il consumo di risorse ambientali, gli scarti di produzione, la produzione di rifiuti, le emissioni nocive per l’ambiente e, in genere, qualsiasi forma di inquinamento, effettuati nel medesimo anno, a introdurre iperammortamenti per investimenti con finalità ambientali e per quelli espressamente destinati ai siti di interesse nazionale; al fine di garantire un efficace confronto preventivo con gli uffici è stato illustrato un interpello espressamente dedicato agli investimenti nei s.i.n. che possa dare certezza anche della sussistenza delle caratteristiche green degli investimenti, facendo interagire l’Agenzia delle Entrate con il Ministero dell’Ambiente.
Sul fronte dell’Iva (Valerio Ficari, Susanna Cannizzaro, Arnaldo Salvatore), definiti beni e servivi verdi sia per le modalità di produzione che di impiego, si è rappresentata la possibile applicazione di una aliquota minima soprattutto per sviluppare l’economia sostenibile nel B2C; si è anche ipotizzata una fiscalità ad hoc per le operazioni green oriented effettuate dalle società benefit. In ordine alle accise (Verrigni), ribadita la necessità di eliminare i sussidi fiscali dannosi anche per acquisire nel breve periodo un maggior gettito, si è individuata una esenzione per l’energia elettrica prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili.
Sul fronte dei tributi locali (Del Federico, Perrone, Ariatti) è stata avanzata l’agevolazione per quegli immobili destinatari di progetti di riutilizzo e di rigenerazione urbana.
In una prospettiva nuova è stata illustrata una disciplina tributaria specifica per le c.d. zone franche verdi (Barabino).
Il dibattito e le proposte ricevute consentiranno al gruppo di ricerca di definire un testo più completo, utile all’auspicato intervento del legislatore che colmi l’assenza di norme che consentano di passare dalla logica del “chi inquina paga” a quella del “chi non inquina paga di meno”, attraverso un sempre più efficace dialogo con l’Agenzia delle Entrate.
Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti.