Cosa vorresti dire ai tuoi nipoti?! Cosa vorresti spiegargli della vita, se questa vita per la prima parte è stata segnata dalle sofferenze e dalle difficoltà?! Il saper spiegare con parole semplici concetti complicati è una cosa difficile, ma Lia Levi nel suo libro “Il giorno della memoria raccontato ai miei nipoti” (edito da Piemme, 2021 – pag. 155 – Isbn) ci riesce molto bene. In una lettera aperta, lei parla ai suoi bambini e spiega che cosa è la Shoà, cosa sono le leggi razziali, chi era Hitler e qual è la differenza tra sopravvissuto e scampato.

Sono molte le testimonianze e le spiegazioni date a quella che è stata una delle pagine più brutte della storia contemporanea. Ma il giorno della memoria deve servire proprio a non dimenticare e ad insegnare ai giovani il rispetto dell’altro, non solo nei riguardi degli ebrei, ma ogni volta che si emargina qualcuno o gli si fa male senza ragione, noi dovremmo ribellarci e fare tesoro dell’esperienza della Shoà, dovuta anche alla complice inerzia di chi avrebbe potuto fermare una simile strage. Lia Levi è lieve nel suo racconto come si deve con i bambini, ma precisa e ti conduce ad una riflessione coinvolgente non solo i ragazzi, ma le sue parole sono efficaci anche per un adulto. Perché è nella semplicità dei messaggi che si colgono gli aspetti più profondi di una sofferenza.

Cosa vuoi che sia cambiare continuamente scuola e città, pur di salvarsi?! In realtà perché avresti dovuto farlo se non per una ingiustizia che stava crescendo proprio nel paese dove eri nata e vissuta e dove tuo nonno era stato un ufficiale morto combattendo nella prima guerra mondiale per difendere l’Italia. Che dire di Hitler?! Tanto ingegno non può essere giustificato con la sola parola follia perché in qualche modo lo scuseremmo, quello di Hitler è un progetto studiato e preciso in maniera lucida che non si era mai verificato nella storia. Cosa è il concetto di razza?! In realtà la scienza ci dice che queste distinzioni non hanno alcun fondamento.

Un libro da leggere per i ragazzi, ma anche per noi adulti che non abbiamo mai celebrato il giorno della memoria da giovani, e infatti questa ricorrenza in Italia è stata fissata a partire dal 2000. Quindi, tutti insieme, proviamo a mettere in ordine la storia di una ingiustizia, e i ricordi si fisseranno nella nostra memoria.