Buone pratiche sul Goal 11
Contaminazioni per una educazione di qualità: l’esperienza dell’Iis Laeng-Meucci di Castelfidardo
Una conferenza sull’importanza dell’interazione tra saperi diversi e sulle materie Stem. Un kit di cubi sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile per ricordare di prendersi cura del Pianeta, anche attraverso la scienza.
di Frida Paolella, responsabile Aerospazio e Divulgazione Stem, Regione Marche
20 marzo 2023
Sabato 25 febbraio 2023, presso la biblioteca dell’Iis Laeng-Meucci di Castelfidardo, si è svolta la conferenza dal titolo “La contemplazione delle stelle: Palomar letto da una scienziata”, nell’ambito della rassegna “Passione d’Autore” dedicata quest’anno a Italo Calvino, nel centenario della sua nascita.
È stata una occasione anche per donare alla scuola un kit di cubi cartonati riferiti all’Agenda 2030 come fonte di ispirazione per divulgare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e la scienza quale elemento trasversale al loro raggiungimento, con un focus sulle scienze astrofisiche e spaziali quale tema centrale della giornata.
Questa iniziativa prosegue un percorso di divulgazione, avviato nel 2019 nella sede osimana dell’Iis Laeng-Meucci, per portare all’attenzione delle giovani e dei giovani temi fondamentali, spaziando da cultura umanistica a cultura scientifica, arricchendone la conoscenza attraverso l’interazione tra saperi diversi, connessi in una relazione continua che tutti li comprende nella cornice dell’Obiettivo 4 “Educazione di qualità”.
La conferenza ha fatto riferimento a una raccolta di racconti di Italo Calvino, appunto Palomar, nome ispirato all’osservatorio astronomico di Monte Palomar dove è collocato il famoso telescopio Hale, che diventa una metafora calviniana per rappresentare il bisogno di conoscenza insito nell'essere umano. Un percorso costruito sulle parole dell’autore, declamate da alcuni studenti ed accompagnate da brevi commenti, musica, immagini, e approfondito dall’astrofisica Francesca Faedi, role model per le Stem della regione Marche, ricercatrice marchigiana che ha collaborato con il professor Didier Queloz, Premio Nobel per la Fisica 2019. Ed è partendo dalla sua esperienza di cacciatrice di esopianeti che, con immagini e racconti di grande interesse e curiosità, ha affascinato e coinvolto le ragazze e i ragazzi, che hanno interagito rivolgendole numerose domande, con l’intento di sensibilizzarli anche allo studio di materie Stem, di cui le scienze spaziali rappresentano una aggregazione virtuosa.
Da questi sentieri di narrazione e di riflessione siamo giunti alla evidenza di portare attenzione anche sull’importanza delle scienze spaziali a beneficio di tutta l’umanità e per la protezione del pianeta: osservando la Terra dallo spazio, attraverso la Stazione Spaziale Internazionale e i satelliti che forniscono servizi e informazioni, l’essere umano può monitorare fenomeni, cambiamenti climatici e sviluppare strategie di sviluppo sostenibile, come ricordato anche da Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, nel suo intervento alla Settimana dello Spazio di Osimo edizione 2020, gemellata con il Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’ASviS.
Il kit, che rappresenta i 17 SDGs, sarà esposto in permanenza nell’atrio della scuola e utilizzato per laboratori didattici volti a sensibilizzare gli studenti e le studentesse sui temi dell’Agenda e sull’importanza dell’impegno a prendersi cura del nostro pianeta.
Un incontro, dunque, di ispirazione per “seminare” stimoli, concetti, connessioni all’insegna della “contaminazione” che trova sempre una grande partecipazione dell’Istituto Laeng-Meucci, impegnato ad evidenziare una caratteristica fondamentale che accomuna umanisti e scienziati: la sete di conoscenza che li spinge a cercare e a comprendere in profondità, in un continuo e “inesauribile” intreccio di visioni e di saperi, il rapporto tra l’essere umano e il suo pensiero, connesso anche ai grandi cambiamenti che stanno attraversando la nostra epoca.
In foto: studentesse e studenti con il kit di cubi donato alla scuola