Cop 29
16 novembre, fine della prima settimana
Le novità con la Giornata Energia e pace, i progressi sul Nuovo obiettivo di finanza climatica, la bozza di testo del Global Goal sull’Adattamento, il difficile confronto sul Programma di lavoro sulla mitigazione.
Il giro di boa – Giornata COP dedicata a scienza, innovazione, tecnologia e digitalizzazione. Oggi si conclude la prima settimana di lavori. Domani è il Rest Day: negoziatori, attivisti, giornalisti e lobbisti cercheranno di recuperare le forze in vista della seconda, e conclusiva, settimana di lavori. Ci riposeremo anche noi e ne approfitteremo per visitare questa città con la luce del sole. Con il Buongiorno COP, torneremo lunedì.
Ministri dell’Ambiente in viaggio verso Baku – La prossima settimana, arriveranno, in alcuni casi torneranno, i Ministri dell’Ambiente e dell’Energia per cercare di sciogliere i nodi del negoziato. Tra questi anche il ministro italiano Gilberto Pichetto Fratin, che atterrerà lunedì a Baku.
Leader del G20 in viaggio verso Rio – Vertice G20 in programma lunedì e martedì della prossima settimana. Un Vertice così importante nella settimana conclusiva della COP potrebbe dare slancio al negoziato e iniettare dosi di volontà politica che è sembrata mancare questa settimana. Nei prossimi giorni, questa newsletter vi racconterà anche gli sviluppi del Vertice G20. Dopo il Vertice, il 20 novembre la Presidente Meloni resterà in Sudamerica, ma si sposterà in Argentina, per un incontro con il Presidente Milei. Ricorderete, questa settimana lo stesso Milei ha ritirato l’intera delegazione argentina dalla COP29. Vorrà, e in tal caso, riuscirà Giorgia Meloni a convincere il Presidente a tornare al tavolo dei negoziati?
A che punto siamo con il negoziato? Cinture allacciate, previsti acronimi e turbolenze.
Piccoli passi avanti su NCQG – La bozza negoziale è passata da 33 a 25 pagine. Le Parti hanno fatto progressi su alcuni elementi sostanziali del Nuovo obiettivo di finanza climatica. È emersa una graduale ma tangibile volontà di cercare soluzioni collaborative.
Nella sessione “informale-informale” – no, non è una ripetizione, si chiama proprio così (informal-informal) e si tratta di una delle modalità di confronto del processo negoziale – le Parti hanno concordato di dare priorità all'NCQG rispetto ad altri punti all'ordine del giorno, facilitando progressi nei negoziati.
Le proposte hanno posto l'accento sull'allineamento dell’obiettivo finanziario con gli obiettivi generali dell'Accordo di Parigi, nonché sulla promozione di sinergie con altri strumenti chiave, tra cui i Piani di riduzione delle emissioni (Nationally Determined Contributions – NDC), i Piani Nazionali di Adattamento (NAP) e gli impegni di Dubai (Global Stocktake – GST). I lavori riprenderanno questa mattina, partendo da una nuova bozza presentata dai co-facilitatori.
Adattamento – La società civile aveva chiesto che questa fosse la COP sul finanziamento e l'attuazione dell'adattamento. Tuttavia, i progressi sui punti relativi all'adattamento sono stati minimi, con solo qualche piccolo passo avanti sull’Obiettivo globale per l’Adattamento (Global Goal on Adaptation – GGA). Risultato di questo immobilismo? I Paesi, e in particolare quelli più vulnerabili, continueranno a non essere adeguatamente preparati ad affrontare i crescenti impatti dei cambiamenti climatici.
GGA – I co-facilitatori hanno condiviso una nuova bozza di testo del Global Goal sull’Adattamento (GGA) durante la notte. Bozza che è stata ampiamente apprezzata da tutte le Parti come base costruttiva per la discussione. Sebbene vi siano preoccupazioni per la lunghezza e la duplicazione del testo, le Parti si sono impegnate a lavorare per perfezionarlo e farlo progredire. La dinamica è stata collaborativa.
Confronto difficile sul Programma di lavoro sulla mitigazione (MWP o Mitigation Work Programme) – Ieri i negoziati sono durati tre ore ma non sono bastate per superare le (tante) posizioni contrastanti. Al termine della sessione, si è deciso di spostare il confronto a sabato (oggi). Positivo il testo che introduce per la prima volta l’elettrificazione dei consumi tra gli obiettivi da considerare. Paesi come Arabia Saudita hanno rifiutato questo approccio e hanno chiesto di preparare un'altra nota informale. Altro giro, altra corsa.
Il commercio non è mai un tema semplice – Le tensioni sulle misure protezionistiche contro il commercio, come le tariffe europee alle frontiere sul carbonio (Carbon Border Adjustment Mechanism – CBAM) continuano a destare problemi. Brasile, Sudafrica, India e Cina (alias BASIC) hanno rilasciato una dichiarazione in cui chiedono che le tariffe vengano (ri)discusse. Anche l'Uganda dice che le tariffe minano la decarbonizzazione. Le nazioni africane sono preoccupate da queste chiusure commerciali e dalla mancata consultazione degli europei. Nel frattempo, Costa Rica, Islanda e Nuova Zelanda hanno firmato l'Accordo sui cambiamenti climatici, il commercio e la sostenibilità (ACCTS) in una cerimonia virtuale. Importante: “L'ACCTS è il primo accordo internazionale che definisce i sussidi dannosi per i combustibili fossili. Su questa base, non saranno consentiti sussidi al carbone o alla produzione di petrolio e gas. L'introduzione di nuovi sussidi per i combustibili fossili sarà generalmente vietata e non sarà consentita l'espansione delle misure autorizzate esistenti”.
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Novità di ieri nella giornata Energia e Pace:
Gli impatti del clima portano instabilità – Ieri, l’inviato speciale per il Clima dell’Italia, Francesco Corvaro, ha partecipato all’evento di lancio di un’iniziativa della Presidenza azera sul nesso tra clima e pace. Nel suo intervento Corvaro ha sottolineato che non tutti i Paesi sono colpiti allo stesso modo dal cambiamento climatico. In molte aree gravemente affette dagli impatti del clima c’è il rischio, ricorda Corvaro, di un amplificarsi dell'instabilità sociale e un aumento della competizione per l'accesso a risorse naturali, come l'acqua. Corvaro ha elencato le attività poste in essere dall’Italia per far fronte a questi rischi. Tra queste: il Baku Climate and Peace Action Hub, una collaborazione con Azerbaigian, Egitto, Germania, Uganda, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito; il progetto “Cooperazione Italia-Africa per la resilienza ai disastri”, che si concentra sulla capacità delle comunità di resistere alla scarsità d'acqua e agli eventi meteorologici estremi; e il progetto “Dare potere alle donne, conservare la natura, costruire la pace” che mira a rafforzare il ruolo delle donne nelle comunità locali in Kenya.
Proposti nuovi obiettivi per batterie e reti – Impegno globale per favorire lo stoccaggio dell'energia e lo sviluppo delle reti (Global Energy Storage and Grids Pledge). L'impegno mira ad aumentare la capacità di stoccaggio dell'energia a livello mondiale di sei volte rispetto ai livelli del 2022, raggiungendo 1.500 GW entro il 2030. Per migliorare le reti energetiche, i sottoscrittori si impegneranno anche a potenziare la capacità delle reti attraverso un obiettivo globale di aggiunta o ristrutturazione di 25 milioni di km di reti entro il 2030, riconoscendo l'analisi dell'AIE sulla necessità di aggiungere o ristrutturare altri 65 milioni di km entro il 2040 per allinearsi agli obiettivi Net zero 2050. Anche l’Italia si impegnerà per questi obiettivi? Vedremo.
Metano: Global Methane Pledge – Si è svolta ieri la Ministeriale dell’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea e dagli Stati Uniti alla COP26 per chiedere ai Paesi firmatari (ad oggi 159) uno sforzo collettivo per ridurre le emissioni globali di metano di almeno il 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020. Martedì 19 novembre verrà lanciata l’iniziativa della Presidenza sulla riduzione delle emissioni di metano dai rifiuti organici. Un gruppo di Paesi dell'America Latina e dei Caraibi - Brasile, Messico, Costa Rica, Colombia, Guatemala, Panama e Perù - lavorerà per includere nei propri NDC un obiettivo di riduzione delle emissioni di metano dal settore dei rifiuti organici.
Corridoi verdi: Green Energy Pledge – I firmatari dell'iniziativa, lanciata dalla Presidenza, si impegneranno a realizzare zone e corridoi energetici verdi, ovvero collegamenti energetici di energia pulita tra Paesi. Impegno anche per promuovere gli investimenti, stimolare la crescita economica, sviluppare, modernizzare ed espandere le infrastrutture e favorire la cooperazione regionale.
Idrogeno: Hydrogen Declaration – La Dichiarazione si propone di sbloccare il potenziale di un mercato globale dell'idrogeno pulito e dei suoi derivati con principi guida e priorità, per affrontare gli ostacoli normativi, tecnologici, finanziari e di standardizzazione.
Italgas e SOCAR firmano un accordo di cooperazione sul gas – Italgas (la maggiore compagnia di distribuzione del gas in Italia) e SOCAR (la Compagnia Petrolifera di Stato della Repubblica dell'Azerbaigian) hanno firmato ieri un Accordo di Cooperazione per la cattura delle emissioni di metano durante l’evento “Le emissioni di metano nel percorso globale verso emissioni nette zero: l'infrastruttura come catalizzatore per un commercio sostenibile del gas”.
A lunedì.
Fonte copertina: Cop 29