Legge di Bilancio 2019
Nella Legge di Bilancio 2019 manca una visione integrata di quel cambiamento verso lo sviluppo sostenibile definito dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e sostenuto da oltre l’80% degli italiani, soprattutto dai giovani e dai più informati. È la valutazione che emerge dall’esame dei singoli commi della Legge di Bilancio alla luce dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) previsti dall’Agenda 2030, contenuto nel documento “La Legge di Bilancio 2019 e lo sviluppo sostenibile” predisposto dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS).
Il lavoro degli oltre 300 esperti delle organizzazioni aderenti all’Alleanza coinvolti nella valutazione della Legge di Bilancio evidenzia i provvedimenti che potrebbero consentire all’Italia – se pienamente attuati - di fare passi avanti significativi in alcuni campi, come la lotta alla povertà. D’altra parte, emerge chiaramente la mancanza di una visione integrata degli interventi in campo economico, sociale e ambientale di cui il nostro Paese ha bisogno per accelerare il passo verso lo sviluppo sostenibile. L’assenza di interventi “sistemici” per l’economia circolare, la transizione ecologica dei sistemi produttivi, l’occupazione giovanile e femminile, così come i timidi provvedimenti nel campo della lotta al cambiamento climatico e al degrado ambientale, appaiono preoccupanti. Resta poi molto da fare per rispettare i dieci impegni assunti nei confronti delle oltre 200 organizzazioni aderenti all’ASviS da quasi tutte le forze politiche in occasione dell’ultima campagna elettorale, così come per attuare le iniziative previste dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dal Cipe nel dicembre 2017.
Il documento, il primo del genere mai realizzato nel nostro Paese, è stato presentato e discusso il 27 febbraio 2019 alla Camera dei deputati. All’incontro hanno partecipato il presidente della Camera Roberto Fico, il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, l’Amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace (unico rappresentante italiano nella multistakeholder platform sullo sviluppo sostenibile creata dalla Commissione europea) e i rappresentanti dei principali partiti e movimenti politici. In questa occasione, l’ASviS ha diffuso anche i risultati di un sondaggio sulla conoscenza dell’Agenda 2030 tra la popolazione residente nel nostro Paese e sulla “domanda” di politiche orientate allo sviluppo sostenibile.
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