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Un piano d’azione per l’educazione alla cittadinanza globale, vettore di sostenibilità
Approvato il documento che traduce operativamente gli intenti della Strategia nazionale Ecg. Anche l’ASviS ha partecipato alla stesura. Previste attività di formazione nelle scuole e sui territori. 22/6/23
È stato pubblicato nei giorni scorsi il "Piano di azione nazionale. Educazione alla cittadinanza globale" (Pan Ecg), alla cui stesura ha partecipato anche l'ASviS in qualità di membro del tavolo multi attore promosso dall'Aics.
Già la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (adottata, nel 2017, dal Cipe - oggi Cipess su proposta dell'ASviS), quale strumento attuativo dell’Agenda 2030 a livello nazionale e all'elaborazione della quale l’Alleanza collaborò, inseriva l’Educazione nell’ambito dei vettori di sostenibilità, che rappresentano le leve fondamentali per avviare, guidare, gestire e monitorare l’integrazione della sostenibilità nelle politiche, nei piani nei progetti nazionali.
Il Piano, che riguarda l’educazione della cittadinanza verso una dimensione globale equa, inclusiva e sostenibile, consiste tra l’altro in attività da svolgere in Italia nelle scuole, nelle università, con i Comuni e gli enti locali anche per diffondere i valori dell’Agenda 2030.
Per redigerlo è stato aperto un tavolo di confronto e scambio tra i diversi attori coinvolti: ministeri, enti territoriali, università e società civile. L’ampio numero e la diversa natura degli attori coinvolti ha permesso che ognuno vedesse valorizzata la propria esperienza, le migliori pratiche in un dialogo positivo e dinamico.
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Il Piano attua la Strategia nazionale di educazione alla cittadinanza globale approvata dal Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo nel giugno 2020 e rappresenta la risposta condivisa alla necessità di dotarsi di un documento operativo a livello nazionale, evidenziata anche dall'Ocse-Dac durante la Peer Review del 2019. Inoltre, definisce gli Ambiti Tematici, approfondisce i Percorsi di Educazione formale, non formale e di informazione e sensibilizzazione, la struttura di Governance a livello nazionale e territoriale e il sistema di Monitoraggio e Valutazione.
Inoltre, il Piano sottolinea le diverse possibilità di sinergia strategica e coerenza tra gli attori istituzionali, riconoscendo al documento anche una finalità di "sistematizzazione".
Secondo l'Unesco, l'Educazione alla cittadinanza globale (Ecg) è strettamente legata all'educazione allo sviluppo sostenibile (Ess), in termini di monitoraggio delle politiche e delle pratiche educative.
Educazione come vettore di sostenibilità
L'Ecg ha come obiettivo la promozione del rispetto di tutti, un senso di appartenenza ad un'umanità comune, l'adozione di atteggiamenti e comportamenti di responsabilità e cittadinanza attiva. Mira a formare individui capaci di assumere ruoli attivi nell'affrontare le sfide globali e di contribuire in modo proattivo a rendere il pianeta più pacifico, tollerante, inclusivo e sicuro.
L’Ess è strettamente collegata all'Ecg e si basa sull'Agenda 2030: l'educazione è descritta come uno dei vettori di sostenibilità fondamentali per l'integrazione della sostenibilità nelle politiche, nei piani e nei progetti nazionali.
Il percorso, la strategia, la governance
Per affrontare le sfide globali è necessario un approccio educativo multidimensionale, basato sulle connessioni e le contaminazioni, sull'inter e transdisciplinarità, sulla valorizzazione delle singolarità e delle diversità. La Strategia Ecg prevede che l'Educazione alla cittadinanza globale sia un percorso di apprendimento lungo tutta la vita che coinvolge tutti i cittadini e si estende a tutti i contesti sociali. Include dunque percorsi di educazione formale e non formale, di informazione e sensibilizzazione. La governance deve prevedere tavoli intersettoriali di concertazione a tutti i livelli e modalità di facilitazione tra attori che praticano linguaggi diversi e coerenti con le linee di azione definite a livello europeo e internazionale.
Internazionalizzazione dell’educazione
L'obiettivo è superare la frammentazione educativa e tradurre i principi e i valori dell'educazione alla cittadinanza globale in azioni e cambiamenti significativi, a livello nazionale e locale. È importante che i piani Ecg siano integrati con la programmazione regionale in materia di cooperazione internazionale, sviluppo sostenibile, immigrazione, economia sociale e solidale, istruzione ed educazione, politiche di genere e altri settori attinenti all'Ecg. Possono anche essere sviluppati piani di azione locale Ecg su scala comunale o sovracomunale-metropolitana.
Il documento "Piani territoriali per l'Educazione alla Cittadinanza Globale" fornisce infatti le linee guida per l'azione a livello regionale, gli strumenti di attuazione, le risorse e la durata di attuazione, e il rapporto di complementarità tra l'azione a livello nazionale e quella a livello regionale.
Monitoraggio e valutazione. La durata del Piano di azione nazionale è triennale e la dotazione finanziaria è data da contributi provenienti da livello nazionale, regionale e locale, da fondazioni e organismi del Terzo settore per costituire una matrice di finanziabilità degli interventi proposti su scala nazionale e territoriale.
Il Piano promuove un sistema di valutazione di qualità per l'istruzione e l'educazione e richiede processi di valutazione integrati e multilivello. L'obiettivo è quello di contribuire alla crescita di una corresponsabilità di individui e organizzazioni, in senso di cittadinanza globale. Una complessità valutativa che coinvolge tutti gli attori e gli stakeholder del sistema educativo. Per rendere il processo valutativo condiviso ed efficace, si propone la costituzione di un organismo che coinvolga tutti gli attori del tavolo e altri organismi per supportare il lavoro del tavolo e degli enti territoriali nella definizione delle azioni e nella programmazione di politiche e attività, sia nella valutazione delle stesse a livello territoriale e nazionale.
di Monica Sozzi