Presentata ufficialmente il 3 maggio in conferenza stampa l'ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile (7-23 maggio), con la partecipazione del direttore scientifico dell'ASviS Enrico Giovannini e dei partner della manifestazione. Un ricco programma di oltre 1000 eventi, tra quelli diffusi attraverso il calendario del Festival e gli appuntamenti gemellati che animeranno l'Italia e il mondo durante tutto il mese di maggio. Spettacoli, conferenze, workshop, mostre e molto altro, realizzati grazie a migliaia di cittadine e cittadini che hanno scelto di contribuire in prima persona alla diffusione del messaggio della sostenibilità. 

Quest'anno saranno circa 30 gli eventi principali organizzati dall’ASviS e dai suoi Gruppi di lavoro, oltre alle centinaia di iniziative realizzate direttamente dagli Aderenti all'Alleanza. Sei le tappe che abbracceranno il Paese da Nord a Sud, tra cui Roma che, presso il Palazzo delle Esposizioni, ospiterà numerosi appuntamenti. Si partirà il 7 maggio da Ivrea con una riflessione sul ruolo del settore privato nella transizione ecologica e con la presentazione del Rapporto di Primavera ASviS "Scenari per l'Italia al 2030 e al 2050: le scelte da compiere oggi per uno sviluppo sostenibile." Dal 9 all'11 maggio, a Torino, nell’ambito del Salone del Libro, si discuterà del rapporto tra cultura e sostenibilità; il 14-15 maggio, a Bologna, si parlerà di transizione ecologica e città; il 17 maggio, a Milano, dei territori come motore del cambiamento; il 21 maggio, a Palermo, un focus sui temi sociali; il 23 maggio, a Roma, si svolgerà la chiusura istituzionale presso l'Aula dei Gruppi parlamentari. 

Torna "Voci sul futuro", il ciclo di incontri online organizzato da ASviS e Ansa in collaborazione con Edison, per dibattere su alcuni temi cruciali non solo per il presente, ma anche per i prossimi anni. Saranno disponibili anche "10 notizie dal futuro dell'Africa", i podcast realizzati con Rai Radio e Amref per scardinare gli stereotipi che caratterizzano il continente e raccontare le straordinarie innovazioni che ha da offrire.  

Delta del Po, Garda, Modena, Monza, Parma e Sardegna. Sono sei le realtà che anche quest'anno contribuiranno a portare il messaggio dello sviluppo sostenibile a livello locale. Queste iniziative rappresentano infatti momenti in cui diversi soggetti, incluse le università e le amministrazioni, coordinano attività ed eventi sul proprio territorio per favorire il confronto, stimolare proposte e promuovere la condivisione di buone pratiche in un'ottica di sostenibilità.

Orti didattici, escursioni naturalistiche, ma anche conferenze sulle energie rinnovabili, presentazioni di libri sull'uguaglianza di genere e molto altro ancora: sono centinaia infatti le iniziative organizzate da istituti scolastici e atenei, molte delle quali proposte dalla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus).

Illuminazioni artistiche a tema, Cinemovel, Playlist2030, Wake Up Europe: sono solo alcuni dei Nuovi percorsi dal Festival, le iniziative avviate da soggetti della società civile - dal mondo dello spettacolo alle imprese, dalle associazioni culturali ai media locali - in collaborazione con l’ASviS in occasione del Festival, per contribuire alla trasformazione della società italiana in linea con l’Agenda 2030.

Sono tantissime le manifestazioni e le iniziative che hanno deciso di gemellarsi con l'ottava edizione del Festival: European youth event, Salone della Csr, Codeway, Innovation Village, Platea2030, Forum Pa, complessivamente oltre 350 eventi per contribuire a proporre un cambiamento culturale verso la sostenibilità. Altre decine di incontri affronteranno diversi temi, tra cui migrazione, cultura cooperativa, ruolo dei musei e consumi sostenibili. 

Per il quinto anno, attraverso la collaborazione con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, verrà aperta una finestra sul mondo per diffondere all'estero i messaggi della manifestazione e valorizzare il Festival come buona pratica a livello internazionale attraverso il coinvolgimento delle sedi diplomatiche e gli Istituti di cultura italiani all’estero e le agenzie Onu, le organizzazioni internazionali e le ambasciate estere in Italia.

"È il momento di aprire gli occhi"
 #GUARDIAMOALFUTURO!