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L’Emilia-Romagna approva la sua Strategia per lo sviluppo sostenibile
Lotta alle disuguaglianze, riduzione delle emissioni gas serra, nuova occupazione. Sono alcuni dei capisaldi presenti nella Strategia approvata dalla Giunta, elaborata grazie anche al supporto dell’ASviS. 25/11/21
L’Emilia-Romagna lo scorso 18 novembre ha approvato la sua Strategia per lo sviluppo sostenibile. La giunta regionale ha dato così il via ad “azioni trasversali e innovative per misurare il contributo dell’Emilia-Romagna all’Agenda Onu 2030 per costruire un futuro diverso”. La Strategia è stata elaborata grazie al supporto dell’ASviS e di diversi tavoli tecnici che la Regione ha messo in piedi.
La riduzione dei Neet (ragazzi che non studiano e non lavorano); l’aumento del tasso di occupazione (portandolo al 78%); la riduzione delle differenze di genere e delle disuguaglianze in generale; il dimezzamento dei feriti da incidenti stradali; la contrazione del 55% delle emissioni climalteranti rispetto ai livelli del 1990; questi sono solo alcuni obiettivi che la Regione si è posta nei prossimi anni, da raggiungere attraverso un approccio sistemico basato sulle cinque “P” dell’Agenda globale: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership.
“Il patto per il lavoro e per il clima e il programma di mandato 2020-2025”, ha dichiarato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, “rappresentano i principali documenti programmatici coi quali realizzare la Strategia Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Lo sappiamo: siamo in una fase storica di profondi cambiamenti, di decisioni straordinarie, che vengono prese a livello europeo e nazionale, decisioni che sono state rimandate per troppi anni. Ma oggi abbiamo nuove opportunità, per andare avanti, senza lasciare indietro nessuno. Abbiamo definito una linea d’azione, ma ora la vogliamo condividere con i cittadini attraverso la partecipazione al Forum regionale. Costruire insieme il nostro futuro non è uno slogan, è una necessità. E noi ci siamo”.
Sono 100 i target quantitativi da centrare nel periodo 2025-2030, target che andranno monitorati annualmente non solo attraverso degli indicatori definiti sia a livello nazionale sia europeo, ma grazie anche a indicatori definiti a livello regionale, in modo da valorizzare al meglio le politiche e le peculiarità del territorio. Per questo motivo è stato istituito il Forum per la strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
“La pandemia ha innescato la più grave crisi economica e sociale dal dopoguerra”, ha ricordato infine la vicepresidente Elly Schlein, “Come allora, abbiamo la grande responsabilità di ripensare la nostra società, dandoci obiettivi innovativi e ambiziosi. E l’Agenda 2030 è in questo senso una grande opportunità di cambiamento, ma rappresenta anche un diritto universale a chiedere, da ogni livello di governo, azioni concrete per la giustizia sociale e ambientale. Quello che abbiamo delineato è un documento strategico molto importante, inclusivo e trasparente, a disposizione della comunità regionale. L’obiettivo è unico e comune a tutti, cioè consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore, sia per le persone che per il Pianeta stesso”.
di Ivan Manzo