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La generazione futura: impegno crescente per innovazione, inclusione sociale e ambiente
Positivo il bilancio del Social innovation campus 2024: raddoppiano i partecipanti e l’86% sono studenti, ricercatori e giovani imprenditori. Una community sempre più ampia con programmi diversificati e coinvolgenti. Ecco i premiati. 14/3/24
"MAAAXI - Da fermata a mini hub" è un progetto di riqualificazione delle fermate degli autobus, che si trasformano in mini-hub ricchi di servizi collegati tramite un'app MaaS (Mobility as a Service).
"RePlace" è invece un innovativo concept di spazio pubblico urbano dedicato ai giovani e alla comunità, che utilizza materiali di scarto e un'app per promuovere prodotti sostenibili e-business ideati dai giovani.
Questi i due progetti di giovani studenti che hanno vinto il primo e il secondo premio dell’Hackaton in presenza al recente Social innovation campus 2024 “Skills 4 Social innovation", dimostrando talento e creatività con progetti innovativi e visionari.
MAAAXI, proposto dai “Green Titans” (Liceo Veronica Gambara di Brescia), coniuga mobilità e intelligenza artificiale (AI), migliorando l'esperienza dei passeggeri e contribuendo a ridurne l'impatto ambientale: oltre al primo posto, il progetto si è aggiudicato anche il premio speciale Microsoft. Il secondo premio con “RePlace” è stato vinto dai Lorem Ipsum del Liceo artistico Preziosissimo Sangue di Monza.
Eco-laboriamo (Itcg Primo Levi di Seregno), Idrocacciuoli (Liceo delle Scienze Umane Preziosissimo Sangue di Milano), Zootropolis (Itet Bassi di Lodi) e The Crusoes (Liceo Muratori San Carlo di Modena) sono i progetti di innovazione sociale e ambientale premiati tra il terzo e sesto posto.
La quinta edizione del Social Innovation Campus 2024, promosso dalla Social innovation academy di Fondazione Triulza, con il patrocinio dell’ASviS, in Mind Milano, si è svolta il 28 e il 29 febbraio con un’adesione significativa sia in presenza che online. Il format, incentrato sul coinvolgimento delle nuove generazioni e sull'innovazione sociale, ha visto una partecipazione eccezionale di oltre 12.500 persone, di cui 10.723 giovani (l’86%) con un aumento del 70% rispetto all'anno precedente. Sono state 151 le iniziative organizzate in presenza e online per studentesse e studenti delle scuole superiori di 26 Comuni di diverse regioni italiane, presentando idee per migliorare l'ambiente e la vita delle persone, dimostrando l'interesse crescente dei giovani italiani per la promozione di soluzioni innovative e sostenibili.
Durante il Campus, sono stati premiati anche i vincitori dell'Hackathon online.
Il primo posto è andato al team "I Riciclanti" dell'Istituto Tito Acerbo di Pescara con il progetto "ReGreen Hub", una cooperativa di piattaforma volta a fronteggiare il problema degli elevati rifiuti prodotti dal settore dell’industria tessile.
Secondo posto al Liceo Scientifico D'Ascanio di Montesilvano con "Reshame", un'app per lo scambio di capi di abbigliamento in un luogo fisico dove è possibile accedere a diverse attività di aggregazione e servizi gratuiti.
“Un ruolo fondamentale nelle progettazioni hanno le tecnologie, che sono uno strumento per raggiungere obiettivi ad impatto. In tutti i progetti però vi sono i luoghi fisici al centro a indicare la voglia di stare insieme”, ha dichiarato Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza.
Oltre alla competizione dell'Hackathon, il Social Innovation Campus ha ospitato il Contest annuale Social Tech, dove più di 30 start-up e ricercatori hanno presentato progetti innovativi per affrontare le sfide ambientali e sociali. Tra i vincitori del Contest, spiccano iniziative come CoffeeFrom di Milano, Human Maple di Castelfranco Emilia e Cooperativa di Fermo CoosMarche, che si sono distinte per l'originalità e l'impatto delle loro proposte.
Il coinvolgimento della "community" di partner ed esperti ha contribuito a creare un programma culturale diversificato e coinvolgente. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 60 partner e circa 300 relatori provenienti da vari settori, fornendo contenuti e strumenti agli innovatori del futuro.
“Dopo cinque edizioni del Social Innovation Campus”, ha aggiunto Minelli, “abbiamo constatato come stia crescendo la qualità progettuale, l’attenzione e la consapevolezza dei giovani sull’impatto, non solo ambientale ma anche sociale. Di fatto, le loro proposte e i loro progetti sono sempre più complessi, concreti e “intransigenti” nei confronti del rispetto per l’ambiente e dell’inclusione sociale, due aspetti da cui non si può più prescindere, secondo i giovani”.