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In Italia migliora l’istruzione, ma è ancora lontana rispetto alla media europea
L’Italia progredisce nel recupero delle uscite dal sistema di istruzione e nell’introduzione dell’educazione alla sostenibilità, ma per l’ASviS si deve ancora migliorare per raggiungere l’Europa. Il Goal 4 nel Rapporto ASviS 2017.
Nel Rapporto 2017 sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, presentato alla Camera il 28 settembre, viene analizzata la situazione dell’Italia relativamente al Goal 4 (“Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”). Da un’osservazione complessiva dei dati relativi all’Italia per il periodo compreso tra l’autunno del 2016 e la prima metà del 2017 emerge un miglioramento riguardo l’aumento del tasso di completamento degli studi terziari per i 30-34enni, salito al 26,2% dal 25,3% dell’anno precedente, e la diminuzione dal 14,7% al 13,8% della quota di uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione dei 18-24enni. Continua, però, l’allarme circa l’elevata quota (tra il 15% e il 25%) di quindicenni che non raggiunge la soglia minima delle competenze giudicate indispensabili per potersi orientare negli studi, sul lavoro e più in generale nella vita; e continua anche la presenza di crescenti divari di genere nelle materie scientifiche e in matematica.
L’Italia ha fatto passi avanti rispetto al raggiungimento di alcuni Target dell’Obiettivo 4, come il Target 4.2 “Entro il 2030, assicurarsi che tutte le ragazze e i ragazzi abbiano accesso a uno sviluppo infantile precoce di qualità, alle cure necessarie e all'accesso alla scuola dell'infanzia, in modo che siano pronti per l'istruzione primaria” per il quale nel 2017 è stato approvato il d. l. 107/15 che prevede l’istituzione di un sistema integrato per i servizi educativi e di istruzione per i bambini dalla nascita fino a 6 anni.
Coerentemente con il Target 4.5 “Entro il 2030, eliminare le disparità di genere nell'istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità, le popolazioni indigene e i bambini in situazioni vulnerabili” ad aprile è stata approvata la Legge 47/2017 il cui testo ribadisce che tutti i minori stranieri, anche se privi di titolo di soggiorno, hanno il diritto di essere iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, e sono soggetti all’obbligo scolastico.
Infine, in linea con il Target 4.7 “Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l'educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile” è stata finalmente riconosciuta l’importanza dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale: uno specifico stanziamento per progetti di Educazione alla Cittadinanza Globale è stato previsto sia nel 2016 sia nel 2017 dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Secondo la valutazione dell’ASviS il raggiungimento dell’Obiettivo 4 necessita ancora della messa in atto di alcune azioni quali: il rafforzamento delle competenze di base, non solo per i giovani impegnati in percorsi formativi iniziali, ma anche per gli adulti che ne sono usciti; il contrasto alla dispersione e l’abbandono precoce degli studi (compresi quelli universitari); il miglioramento dell’inclusione sociale in tutti i percorsi di istruzione e formazione.
L’indicatore composito elaborato dall’ASviS per l’Obiettivo 4 indica un netto miglioramento perché passa da 100 del 2010 a 131,7 del 2016. In questo caso si riscontra soprattutto un miglioramento della quota di persone di 30-34 anni con titolo universitario e una diminuzione dell’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione, anche se l’Italia resta ancora molto indietro rispetto alla media europea su tutti gli indicatori di istruzione e formazione.
Ricordiamo che l’indicatore composito ci informa sul trend, ma non sulla distanza che separa l'Italia dai Target fissati dall'Agenda 2030.
L’indicatore composito relativo all’Obiettivo 4 è stato costruito sulla base dei seguenti indicatori:
- Tasso di partecipazione alle attività educative (scuola dell'infanzia e primo anno della primaria) per i 5-enni
- Persone di 30-34 anni che hanno conseguito un titolo universitario
- Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione
I dati dettagliati sugli indicatori relativi a questo Goal si possono ricavare consultando il database interattivo dell’Alleanza.
Leggi l’analisi del Goal 4 nel Rapporto ASviS 2017 e le proposte dell’Alleanza su Capitale umano, salute ed educazione.