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Sviluppo sostenibile in Costituzione: pubblicata in Gazzetta, in vigore dal 9 marzo
Secondo l’iter di riforma, devono passare 15 giorni di intervallo tra la pubblicazione della nuova norma nella Gazzetta ufficiale e la sua validità. La Carta non sarà solo più green, guarderà anche alle future generazioni. 25/2/22
Il 22 febbraio la Gazzetta ufficiale ha pubblicato il testo della riforma costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 della Carta. Nell’articolo 9 si afferma che “La Repubblica (…) tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni” e che “la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Nell’articolo 41 si afferma adesso che “L’iniziativa economica privata (…) non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all'ambiente” e che “la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.
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Secondo l’iter legislativo previsto dalla Carta stessa, l’entrata in vigore della riforma costituzionale avverrà dopo che saranno trascorsi 15 giorni dalla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale: il prossimo 9 marzo la nuova norma sarà infine cogente. Lo scopo di questo intervallo di tempo, denominato vacatio legis, è di permettere alla cittadinanza di venire a conoscenza dell’esistenza e dell’ambito di applicazione della nuova legge, ma anche di lasciare un margine di tempo alle strutture amministrative per rendere possibile la sua applicazione.
Con l’inserimento del principio intergenerazionale, dal 9 marzo in poi verrà di fatto inserito il concetto di sviluppo sostenibile nella legge fondamentale italiana, un traguardo raggiunto su impulso dell’ASviS, reso possibile anche grazie al dialogo costante e trasversale con le forze politiche dell’arco parlamentare.
di Milos Skakal