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Crescono competitività ed efficienza delle energie rinnovabili
Secondo l’Irena nel 2022 il settore energetico globale ha risparmiato sui costi del carburante 520 miliardi di dollari grazie alla nuova capacità delle energie rinnovabili. 13/9/23
"Renewable power generation costs in 2022" è il nuovo report di Irena, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, che analizza e promuove il ruolo che le energie rinnovabili svolgono nella lotto contro le crisi energetiche e climatiche.
L'obiettivo del report è fornire dati trasparenti e aggiornati sui costi e le prestazioni delle tecnologie di generazione di energia rinnovabile, al fine di supportare i decisori politici, gli stakeholder energetici e climatici interessati nella pianificazione della transizione energetica verso fonti rinnovabili.
L’analisi mostra come negli ultimi due decenni la diffusione delle energie rinnovabili abbia contribuito a mitigare gli impatti negativi degli shock dei prezzi delle materie prime, compresi quelli dei combustibili fossili. Maggiore resilienza a questi shock, alle carenze di approvvigionamento e alla sicurezza energetica, è stata infatti dimostrata proprio dai Paesi che hanno adottato sistemi di produzione di energia solare ed eolica su larga scala.
L'86% di tutta la nuova capacità rinnovabile aggiunta nel 2022 ha avuto costi inferiori rispetto all'elettricità generata da combustibili fossili. Nello stesso anno, i risparmi diretti sui costi del carburante per il settore energetico globale sono stati di almeno 520 miliardi di dollari grazie alle energie rinnovabili. In Europa, questo risparmio è stato di 176 miliardi di dollari.
Oltre ai risparmi diretti sui costi, l'adozione delle energie rinnovabili porta i benefici economici indiretti derivanti dalla riduzione delle emissioni di CO2 e degli inquinanti atmosferici locali.
Senza l'ampia diffusione delle energie rinnovabili negli ultimi due decenni, i danni economici causati dallo shock dei prezzi dei combustibili fossili nel 2022 sarebbero stati molto peggiori e forse al di là della capacità di molti governi di mitigarli con finanziamenti pubblici.
Ma non è ancora abbastanza: per mantenere il limite di riscaldamento di 1,5°C, il mondo dovrebbe aggiungere in media 1.000 GW di energia rinnovabile ogni anno fino al 2030, più di tre volte i livelli del 2022.
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Le performance del 2022. Nel 2022, il costo medio ponderato globale dell'elettricità da energia solare fotovoltaica, eolica onshore, Csp (Concentrating solar power), bioenergia e geotermia è diminuito. Il costo medio ponderato Lcoe (costo dell’energia livellato) dell'energia solare fotovoltaica su larga scala è diminuito del 3% rispetto al 2021, mentre l’eolica onshore ha registrato una riduzione del 5%.
Anche l'energia solare a concentrazione ha visto una diminuzione del 2%, mentre la bioenergia ha registrato una diminuzione del 13% e la geotermia del 22%.
Tuttavia, i costi dell'eolico offshore e dell'idroelettrico sono aumentati rispettivamente del 2% e del 18%. Aumento da imputare alla ridotta quota della Cina nello sviluppo dell'eolico offshore nel 2022 e all'aumento dei costi in grandi progetti idroelettrici, anche per via delle crisi climatica che mette a rischio la disponibilità delle risorsa idrica.
Le performance 2010 – 2022. La diminuzione dei costi di produzione di energia solare ed eolica, è ancora più evidente nel confronto con il 2010, e dunque prima della crisi dei prezzi del 2022. La competitività e l’efficienza del settore sono infatti migliorate notevolmente anche senza sostegno finanziario e nonostante l'aumento dei costi di produzione.
L'energia solare fotovoltaica ha registrato una riduzione dell’89% dei costi, quasi un terzo in meno rispetto al combustibile fossile più economico a livello globale. Questa diminuzione è stata guidata principalmente dalla riduzione dei prezzi dei moduli solari.
Nello stesso periodo il costo medio dell'elettricità da energia eolica onshore è diminuito del 69%, poco meno della metà dell'opzione più economica alimentata da combustibili fossili nello stesso anno. Questa riduzione dei costi è stata guidata dalla diminuzione dei prezzi delle turbine eoliche e dall'aumento del fattore di capacità grazie al miglioramento della tecnologia delle turbine. Per quanto riguarda l'energia eolica offshore, il costo medio dell'elettricità è diminuito del 59% nel periodo considerato.
Per quanto riguarda la tecnologia Csp, la sua diffusione è stata meno dinamica. Tuttavia, il costo medio dell'elettricità da Csp è diminuito del 69% nel periodo considerato.
Tra il 2010 e il 2022, i nuovi progetti di idroelettrico hanno visto un aumento del 47% del costo medio ponderato dell'elettricità prodotta (Lcoe). Nonostante ciò, questo costo rimaneva inferiore alla soluzione più economica basata su combustibili fossili nel 2022.
La sicurezza energetica. Nel 2022, la crisi dei prezzi dei combustibili fossili ha evidenziato i vantaggi economici dell'energia rinnovabile anche in termini di sicurezza energetica. Le energie rinnovabili riducono i costi legati alla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili, diminuendo la dipendenza da tali combustibili e dalle relative importazioni. Tuttavia, nella corsa per garantire ulteriori forniture di combustibili fossili nel 2022, la sicurezza energetica è stata spesso un obiettivo secondario tra i decisori politici.
Il rapporto Irena conclude che i prezzi elevati dei combustibili fossili contribuiranno a consolidare il cambiamento strutturale che ha visto le energie rinnovabili diventare la fonte di generazione più economica, evidenziando il ruolo fondamentale di quest’ultime nel contrastare le crisi energetiche e climatiche, e accelerando la transizione energetica.
di Monica Sozzi