Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Agenzia europea dell’ambiente: in Ue 330mila morti l’anno da polveri sottili

Il numero dei decessi legati al PM2,5 è diminuito del 41% tra il 2005 e il 2021, ma i livelli di inquinanti atmosferici rimangono al di sopra delle linee guida Oms. Cardiopatie, cancro ai polmoni, asma e diabete fra gli effetti dell’inquinamento dell’aria. [VIDEO] 29/12/23

venerdì 29 dicembre 2023
Tempo di lettura: min

Particolato fine, biossido di carbonio e ozono. Sono i principali inquinanti atmosferici su cui si concentra il rapporto Harm to human health from air pollution in Europe: burden of disease 2023 dell’Agenzia europea dell’ambiente (Eea), che contiene dati aggiornati sui danni che questi inquinanti causano alla salute umana.

Le concentrazioni di inquinanti atmosferici nel 2021 sono rimaste ben al di sopra dei livelli raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nelle sue linee guida sulla qualità dell’aria. Ridurre l’inquinamento atmosferico a questi livelli significherebbe evitare un numero significativo di decessi negli Stati membri dell’Ue.

Livelli di inquinamento troppo alti

 Nel solo 2021, nei Paesi della Ue alle polveri sottili sono attribuibili quasi 330 mila decessi. In particolare: 253mila all’esposizione a concentrazioni di PM2,5 superiori al livello guida dell’Oms di 5 µg/m3, 52mila all’esposizione a concentrazioni di NO2 superiori al livello guida dell’Oms di 10 µg/m3 e 22mila all'esposizione a breve termine a concentrazioni di O3 superiori al livello raccomandato di 70 µg/m3.

FOCUS. Inquinamento atmosferico e non solo: ci aspettano città rumorose e cieli senza stelle?

Polveri sottili e disturbi psichiatrici, livelli sonori nocivi, illuminazione artificiale. L’impronta umana pesa sul pianeta, ma le alternative esistono. [Da FUTURAnetwork.eu11/12/23

La situazione in Italia

Guardando nello specifico i dati a livello nazionale, nel 2021 l’Italia risulta essere sempre presente nei primi tre Paesi per numero di morti. Analizzando il PM2,5, il numero assoluto più elevato di decessi si è verificato in Polonia (47.300 decessi), Italia (46.800) e Germania (32.300). Al contrario, i Paesi meno colpiti sono quelli del Nord e Nord-ovest dell’Europa, tra cui Islanda, Finlandia, Svezia, Norvegia ed Estonia. Per l’NO2, il numero assoluto più elevato di decessi si è verificato in Turchia (13.000), Italia (11.300) e Germania (9.500). I Paesi meno colpiti sono Islanda, Svezia, Finlandia, Estonia e Danimarca. Per quanto riguarda i decessi attribuibili all’esposizione a breve termine all’O3, i Paesi con il triste primato sono Italia (5.100 decessi), Germania (3.300 decessi) e Turchia (2.600 decessi). Le nazioni con gli impatti più bassi sono Norvegia, Islanda, Irlanda, Finlandia e Svezia.

Gli effetti sulla salute di PM2,5 e NO2

Gli effetti sulla salute

 Una parte del Rapporto è dedicata alla quantificazione del “carico di malattia”, un concetto utilizzato per stimare il danno totale dell’inquinamento atmosferico sulla salute della popolazione europea. Considerando l’inquinamento da PM2,5, l’impatto maggiore è dovuto alla cardiopatia ischemica, seguita da ictus, diabete mellito, broncopneumopatia cronica ostruttiva, cancro ai polmoni e asma. Mentre nei casi di cardiopatia ischemica e cancro polmonare il carico di malattia è legato alle morti provocate dalla malattia stessa, per le altre patologie il carico di malattia è rappresentato dalla convivenza prolungata con la malattia stessa. Per l’esposizione a NO2, l’impatto maggiore sulla salute è dovuto al diabete mellito, seguito da ictus e asma. Nel caso del biossido di azoto, è l’ictus ad avere la percentuale più alta di carico di malattia legato alla morte. Nel caso dell’O3, poiché non è stato identificato alcuno studio che colleghi l’incidenza o la prevalenza delle malattie all’esposizione all’O3, il carico di malattia è stimato utilizzando l’indicatore “ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie”. Nel 2021 si stimano circa 16mila ricoveri di adulti di età pari o superiore a 65 anni nei 41 Paesi europei considerati.


QUALITÀ DELL’ARIA: BACINO PADANO TRA LE AREE PIÙ A RISCHIO SANITARIO IN EUROPA


“Nonostante negli ultimi anni abbiamo fatto grandi passi avanti per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, i dati e le valutazioni più recenti mostrano che l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla nostra salute rimane ancora troppo elevato”, ha dichiarato Leena Ylä-Mononen, direttrice esecutiva dell’Eea. “La buona notizia è che le politiche sull’aria pulita funzionano e la nostra qualità dell’aria sta migliorando” ha aggiunto Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l’Ambiente, gli oceani e la pesca. “Ecco perché”, ha concluso, “l’Ue deve adottare e attuare rapidamente la proposta di una revisione della direttiva sulla qualità dell’aria che allinei gli standard di qualità dell’aria alle raccomandazioni dell’Oms”.

Scarica il Rapporto

 

di Tommaso Tautonico

Aderenti