Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Oms: grazie ai vaccini, in 50 anni sono state salvate 154 milioni di vite

Epatite B, morbillo, pertosse, tetano e tubercolosi. Sono solo alcune delle malattie immunizzate grazie ai vaccini, il più grande contributo sanitario mai realizzato. Un’immunizzazione globale è umanamente possibile, se c’è collaborazione. 9/5/24

giovedì 9 maggio 2024
Tempo di lettura: min

"I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia, poiché rendono prevenibili malattie un tempo temute e letali". Lo ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in occasione del lancio del rapporto “Contribution of vaccination to improved survival and health: modelling 50 years of the expanded programme on immunization” pubblicato sulla rivista The Lancet, su commissione dell’Oms. Annunciato in occasione del 50 ° anniversario dell’Expanded programme on immunization, il programma lanciato dall’Assemblea della salute mondiale per vaccinare i bambini, lo studio è l'analisi più completa dell'impatto sanitario del Programma dell’immunizzazione sulla salute umana negli ultimi cinquant’anni.

I vaccini salvano vite

Quando è stato lanciato, evidenzia il Rapporto, meno del 5% delle bambine e dei bambini a livello globale aveva accesso ai vaccini. Oggi, l'84% è protetto con tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse. Il programma è diventato un punto di riferimento che include raccomandazioni universali sulle vaccinazioni che non riguardano più solo i bambini ma coinvolgono anche adolescenti e adulti. Negli ultimi 50 anni, continua il Rapporto, gli sforzi compiuti nell’immunizzazione globale hanno salvato circa 154 milioni di vite, circa sei vite ogni minuto ogni anno. Il Report ha scoperto anche che per ogni vita salvata sono stati guadagnati una media di 66 anni di salute.

Le malattie più curate

Negli ultimi 50 anni le vaccinazioni contro 14 malattie (difterite, Haemophilus influenzae di tipo B, epatite B, encefalite giapponese, morbillo, meningite A, pertosse, malattia pneumococcica invasiva, poliomielite, rotavirus, rubella, tetano e tuberculosi gialla) hanno contribuito a ridurre i decessi infantili del 40% in tutto il mondo. Ma tra tutti i vaccini, evidenzia lo studio, la vaccinazione contro il morbillo ha avuto l'impatto più significativo sulla riduzione della mortalità infantile, con il 60% delle vite salvate grazie all'immunizzazione.

Quasi 94 milioni dei 154 milioni di vite stimate sono il risultato del vaccino contro il morbillo. Tuttavia, continua il Rapporto, nel 2022 ci sono stati circa 33 milioni di bambini che hanno perso una dose di vaccino contro il morbillo. Per proteggere le comunità dai focolai, è necessaria una copertura del 95% o superiore, raggiungibile con almeno due dosi di vaccino. Attualmente, il tasso di copertura globale della prima dose è dell'83% e la seconda dose è del 74%. Percentuali che consentono ancora lo sviluppo di focolai in tutto il mondo.

La minaccia no vax

Negli anni gli sforzi per garantire una copertura vaccinale più ampia si sono scontrati con movimenti no vax sempre più forti e teorie cospirative che circolano sui social media. Una tendenza particolarmente evidente durante la pandemia da Covid-19.

Dal passato al futuro. Nel 2000, è stata creata Gavi, la Vaccine Alliance che riunisce Oms, Unicef e la Bill & Melinda Gates Foundation, nata per espandere l’impatto dell’Expanded programme on immunization e aiutare i Paesi più poveri del mondo ad aumentare la copertura vaccinale, allargando la protezione contro un numero sempre crescente di malattie. Ad oggi Gavi ha contribuito a proteggere un’intera generazione di bambini e fornisce vaccini contro 20 malattie infettive, tra cui il vaccino Hpv (papilloma umano), le epidemie di morbillo, colera, febbre gialla, Ebola e meningite. Nel 2020 l’Oms ha lanciato la Immunization agenda 2030, un’ambiziosa strategia globale per massimizzare l'impatto salvavita dei vaccini. Una strategia che promette di risparmiare 50 milioni di vite fino al 2030. Sviluppata attraverso un processo di creazione “bottom up” che ha coinvolto migliaia di parti interessate in tutto il mondo, l’Immunization agenda punta a tre risultati:

  • raggiungere la copertura del 90% per i vaccini essenziali nell'infanzia e nell'adolescenza;
  • dimezzare il numero di bambini che non riescono a vaccinarsi;
  • introdurre 500 nuovi vaccini come quelli per Covid-19, Rotavirus o papillomavirus umano.

 

di Tommaso Tautonico

 

Fonte copertina: 9dreamstudio, da 123rf.com

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