Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Clima e natura: sette buone notizie del 2024 che sono passate inosservate

Dalla fine delle centrali a carbone nel Regno Unito al rallentamento della deforestazione in Amazzonia e al riconoscimento della personalità giuridica a montagne e fiumi. Scopriamo le sorprese positive dell’anno appena trascorso. 2/1/25

giovedì 2 gennaio 2025
Tempo di lettura: min

Dal punto di vista della lotta contro il cambiamento climatico, il 2024 verrà ricordato soprattutto per il superamento della soglia degli 1,5°C, per la delusione della Cop 29 in Azerbaijan e per gli impatti, sempre più disastrosi, dei fenomeni metereologici estremi. Ma, come riporta un articolo di dicembre della Bbc, ci sono sette buone notizie che riguardano clima e natura che sono passate inosservate. Scopriamo di cosa si tratta.

 

1. Stop al carbone nel Regno Unito

Il 30 settembre 2024 il Regno Unito ha chiuso la sua ultima centrale a carbone. Le turbine della centrale di Ratcliffe-on-Soar nel Nottinghamshire hanno smesso di funzionare e i camini hanno cessato di emettere fumi. Il sito sarà sottoposto a un processo di dismissione e successiva demolizione, ma non è ancora chiaro il suo futuro. Una proposta è di trasformarlo in un sito di stoccaggio batterie e accumulo energetico così come è stato fatto per la centrale elettrica di Ferrybridge C nel West Yorkshire, attualmente capace di stoccare 150 MW, sufficienti per alimentare 250mila case.

2. La crescita inarrestabile delle rinnovabili

L'Agenzia internazionale per l'energia prevede che il mondo aggiungerà 5.500 GW di capacità entro il 2030 e aumenterà la capacità rinnovabile globale di 2,7 volte rispetto al 2022. Entro la fine di questo decennio, grazie soprattutto alla Cina, le fonti di energia rinnovabile dovrebbero soddisfare quasi la metà di tutta la domanda di elettricità mondiale.

FOCUS. Rinnovabili: solare prima fonte energetica nel 2040, l’eolico arranca

Dopo il voto americano e in attesa dei risultati della Cop 29, l’impegno degli Stati nella transizione verde torna al centro del dibattito. La Cina guida il trend, seguita da Europa, Usa, India ed Emirati Arabi Uniti. [Da FUTURAnetwork.eu15/11/24

 

3. Fiumi, montagne, onde e balene ottengono la personalità giuridica

Nel 2024 in Nuova Zelanda, le vette del Parco nazionale Egmont, ribattezzate Te Papakura o Taranaki, sono state riconosciute come montagne ancestrali e sono diventate una persona giuridica, nota come Te Kāhui Tupua. In Brasile, una parte dell'oceano ha ottenuto la personalità giuridica, con la città costiera di Linhares che ha riconosciuto le sue onde come esseri viventi, concedendo loro il diritto all'esistenza, alla rigenerazione e al ripristino. Grazie a un nuovo trattato stipulato dai leader indigeni del Pacifico, balene e delfini sono stati ufficialmente riconosciuti come persone giuridiche. Iniziative che seguono quanto fatto in Ecuador nel 2021, quando il governo locale ha emesso una sentenza storica affermando che l'attività mineraria nella foresta nebulare di Los Cedros violava i diritti della natura.

4. Nelle Azzorre la più grande rete di aree marine protette

A novembre 2024 le Azzorre hanno annunciato una nuova area marina protetta, la più grande della regione, che coprirà il 30% del mare attorno all'arcipelago portoghese. Dei 287mila kmq di area protetta, metà sarà sottoposta a “protezione integrale”, con divieto di pesca o sfruttamento di risorse naturali, e l’altra metà sarà “altamente protetta”.

5. La deforestazione in Amazzonia raggiunge il minimo dal 2015

Grazie ad un calo di oltre il 30% in 12 mesi   , la deforestazione nell'Amazzonia brasiliana è scesa al minimo degli ultimi nove anni. Secondo l'Istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale, nel 2024 sono state distrutte circa 6.288 kmq di foresta pluviale, un'area più grande delle dimensioni dello stato americano del Delaware. Nonostante sia un'area vastissima, si tratta della perdita annuale più bassa dal 2015.

6. La conservazione può fare la differenza per la biodiversità: i risultati della scienza

Un importante studio delle iniziative di conservazione ha scoperto che sono efficaci nel rallentare o invertire la perdita di biodiversità. Gli scienziati hanno esaminato 665 misure di conservazione in tutto il mondo e hanno scoperto che in due casi su tre hanno avuto un effetto positivo. Un esempio è l'Altyn Dala Conservation Initiative, che ha lavorato in Kazakistan con partner locali e altre organizzazioni internazionali per salvare dall'estinzione l'antilope saiga, animale endemico della prateria della steppa dorata. Il progetto ha utilizzato attività di monitoraggio, etichettatura, protezione e ripristino degli habitat per garantire il miglior recupero possibile. Il risultato è che il numero di esemplari dell’antilope saiga è passato da 20mila nel 2003 a 2,86 milioni nel 2024.

7. Gli sforzi degli indigeni ripopolano cieli e fiumi

In California, la fauna selvatica ha beneficiato di decenni di sforzi da parte della tribù nativa americana Yurok per il ripopolamento degli animali nei territori tribali. Nel 2024, questo sforzo è culminato con il ritorno dei salmoni nel fiume Klamath, riapparsi dopo più di 100 anni di assenza, grazie anche alla rimozione di una storica diga nel tratto californiano del Klamath. La stessa tribù ha avviato nel 2008 un programma intensivo per reintrodurre i condor della California. Il 4 ottobre 2024 la tribù ha liberato altri due uccelli, portando a 18 il totale dei condor della California nel territorio Yurok.

di Tommaso Tautonico

 

Fonte copertina: foottoo, 123rf.com

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