Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

In quali città del mondo si vive meglio? La classifica dell’Economist

Secondo il City liveability index, la regione più vivibile è l’Europa occidentale. Vienna in testa per le città, seguita da Copenaghen e Zurigo. Dal 2013 Damasco è all’ultimo posto. Tel Aviv scende di 20 posizioni a causa della guerra. 8/1/25

mercoledì 8 gennaio 2025
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Per il terzo anno consecutivo Vienna è la città più vivibile al mondo. Lo dice il City liveability index, realizzato dall’Economist intelligence unit e citato nella newsletter di dicembre dell’Economist, un indice di vivibilità che classifica 173 città in tutto il mondo in base a cinque categorie: stabilità, assistenza sanitaria, cultura e ambiente, educazione, infrastrutture.

Vienna è al primo posto con 98,4 punti su 100 e ha ottenuto il punteggio massimo in quattro categorie su cinque, con margini di miglioramento in “cultura e ambiente”. Seguono Copenaghen e Zurigo. In generale l’Europa occidentale è la regione più vivibile nel mondo: le 30 città dell’Europa occidentale prese in considerazione dal City liveability index hanno un punteggio medio di 92 su 100. Tuttavia, il punteggio totale della regione è diminuito nell’ultimo anno a causa dell’aumento delle proteste e della criminalità che hanno ridotto il punteggio nella categoria “stabilità”. I progressi maggiori a livello europeo e globale sono stati registrati in alcune città dell’Est Europa, tra cui Belgrado, Budapest, Bucarest e Sofia, grazie agli investimenti nel trasporto, nell’assistenza sanitaria e nell’istruzione.

Dal 2013 Damasco, la capitale della Siria, si classifica come la città meno vivibile al mondo: nel 2024 ha ottenuto solo 30,7 punti, quasi dieci punti in meno rispetto a Tripoli (in Libia) che è arrivata al penultimo posto. A causa delle guerre e dei conflitti interni Damasco, Karachi (in Pakistan), Kyiv (in Ucraina) e Tel Aviv (in Israele) sono tra le città con il punteggio più basso per quanto riguarda i livelli di stabilità. Prendendo in considerazione tutte e cinque le categorie, il cambiamento peggiore è stato registrato da Tel Aviv, che nell’ultimo anno è scesa al 112esimo posto, perdendo 20 posizioni.

A livello globale l’indice di vivibilità delle città è cresciuto solo di 0,06 punti tra il 2023 e il 2024, a differenza dell’aumento di 2,84 punti registrato tra luglio del 2022 e del 2023. Un miglioramento limitato anche a causa della guerra a Gaza e in Ucraina, le proteste verificatesi in alcuni Paesi europei, tra cui la Francia e l’Italia con il movimento degli agricoltori e le occupazioni dei campus universitari negli Stati Uniti. L’inflazione, l’aumento del costo della vita e la crisi abitativa, inoltre, hanno avuto un impatto sulla vivibilità di alcune città, tra cui Melbourne e Sydney in Australia e Vancouver in Canada che restano comunque nelle prime dieci posizioni della classifica.

 

Copertina: Pixabay

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