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In quali città del mondo si vive meglio? La classifica dell’Economist
Secondo il City liveability index, la regione più vivibile è l’Europa occidentale. Vienna in testa per le città, seguita da Copenaghen e Zurigo. Dal 2013 Damasco è all’ultimo posto. Tel Aviv scende di 20 posizioni a causa della guerra. 8/1/25
Per il terzo anno consecutivo Vienna è la città più vivibile al mondo. Lo dice il City liveability index, realizzato dall’Economist intelligence unit e citato nella newsletter di dicembre dell’Economist, un indice di vivibilità che classifica 173 città in tutto il mondo in base a cinque categorie: stabilità, assistenza sanitaria, cultura e ambiente, educazione, infrastrutture.
Vienna è al primo posto con 98,4 punti su 100 e ha ottenuto il punteggio massimo in quattro categorie su cinque, con margini di miglioramento in “cultura e ambiente”. Seguono Copenaghen e Zurigo. In generale l’Europa occidentale è la regione più vivibile nel mondo: le 30 città dell’Europa occidentale prese in considerazione dal City liveability index hanno un punteggio medio di 92 su 100. Tuttavia, il punteggio totale della regione è diminuito nell’ultimo anno a causa dell’aumento delle proteste e della criminalità che hanno ridotto il punteggio nella categoria “stabilità”. I progressi maggiori a livello europeo e globale sono stati registrati in alcune città dell’Est Europa, tra cui Belgrado, Budapest, Bucarest e Sofia, grazie agli investimenti nel trasporto, nell’assistenza sanitaria e nell’istruzione.
Dal 2013 Damasco, la capitale della Siria, si classifica come la città meno vivibile al mondo: nel 2024 ha ottenuto solo 30,7 punti, quasi dieci punti in meno rispetto a Tripoli (in Libia) che è arrivata al penultimo posto. A causa delle guerre e dei conflitti interni Damasco, Karachi (in Pakistan), Kyiv (in Ucraina) e Tel Aviv (in Israele) sono tra le città con il punteggio più basso per quanto riguarda i livelli di stabilità. Prendendo in considerazione tutte e cinque le categorie, il cambiamento peggiore è stato registrato da Tel Aviv, che nell’ultimo anno è scesa al 112esimo posto, perdendo 20 posizioni.
A livello globale l’indice di vivibilità delle città è cresciuto solo di 0,06 punti tra il 2023 e il 2024, a differenza dell’aumento di 2,84 punti registrato tra luglio del 2022 e del 2023. Un miglioramento limitato anche a causa della guerra a Gaza e in Ucraina, le proteste verificatesi in alcuni Paesi europei, tra cui la Francia e l’Italia con il movimento degli agricoltori e le occupazioni dei campus universitari negli Stati Uniti. L’inflazione, l’aumento del costo della vita e la crisi abitativa, inoltre, hanno avuto un impatto sulla vivibilità di alcune città, tra cui Melbourne e Sydney in Australia e Vancouver in Canada che restano comunque nelle prime dieci posizioni della classifica.
Copertina: Pixabay