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Urban@it: le città come fulcro di nuove azioni politiche sostenibili
Pubblicata la Rivista n. 2/2020 del Centro studi: le agende urbane di sostenibilità e il coordinamento tra governi e enti locali necessari per superare la crisi causata dalla pandemia e per rimediare al ritardo sull’Agenda 2030. 29/10/20
Politiche nazionali, europee e locali per l’Agenda Onu 2030, bilanci, esperienze virtuose di sostenibilità urbana, processi tecnologici ed educativi per ecosistemi sostenibili, diritti allo studio e di genere, infrastrutture, tutela del paesaggio e della biodiversità, politiche urbane e agrarie, lotta alla povertà e alle disuguaglianze. Questi alcuni dei temi della rivista online di Urban@it “Working Papers 2/2020”, dedicata ai Background paper che costituiscono parte integrante del Sesto Rapporto annuale “Le città protagoniste dello sviluppo sostenibile delle economie urbane”, edito da Il Mulino e disponibile da gennaio 2021.
Ciò che emerge dagli articoli che gli autori, tra cui diversi membri del Segretariato ASviS, hanno prodotto per Urban@it, è un mondo, un’Europa e un’Italia in ritardo sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, e in crisi per la pandemia in corso, che ha spostato l’attenzione della classe politica dal clima ad altri settori e ha costituito uno stress-test per le istituzioni senza precedenti a livello territoriale, nazionale e sovranazionale.
Secondo i dati elaborati dall’Alleanza riportati in un articolo, in Italia si prevede che la crisi sanitaria avrà un impatto negativo su diversi SDGs, tra cui l’1 (povertà), 4 (educazione), 8 (condizione economica e occupazionale), 9 (innovazione) e 10 (disuguaglianze); mentre per quanto riguarda i Goal 7 (sistema energetico), 13 (lotta al cambiamento climatico) e 16 (qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide) l’andamento sarà moderatamente positivo. A livello politico - spiegano gli autori degli articoli - emerge la necessità di un coordinamento tra politica nazionale e locale (regioni e comuni), al fine di realizzare azioni mirate e concrete su tutti i fronti, partendo dall’Agenda 2030, dal Green Deal e dagli accordi di Parigi, che restano il riferimento per costruire un futuro sociale ed economico migliore del passato e uno strumento per superare la crisi post Covid-19.
In questo scenario, le città sono al centro di un processo di trasformazione geopolitica e possono diventare il fulcro di nuove azioni politiche sostenibili, grazie a un coordinamento tra territori e governi, che riesca a monitorare gli obiettivi e a guidare i provvedimenti. In Italia, da Nord a Sud molto è stato fatto per riportare al centro del discorso la realtà urbana con azioni che valorizzano le specificità delle singole città metropolitane, ma creano anche sinergie basate sulle caratteristiche specifiche dei territori - spiegano gli autori degli articoli dedicati alle città e alle esperienze di Agende Urbane per lo sviluppo sostenibile. Diversi sono, infatti, i progetti virtuosi che coinvolgono le città italiane, tra cui Genova, Milano, Torino, Venezia, Brescia, Roma, Rimini, Taranto, Bologna e il piccolo borgo di Aquileia, per citarne alcune.
Alla luce dei diversi casi illustrati, gli autori affermano che, su un piano nazionale e internazionale, dentro e attorno alla città - e alle sue propaggini rurali con cui comunica in un costante dialogo in evoluzione - è possibile mettere in campo progetti a vari livelli per realizzare ecosistemi urbani sostenibili, puntando sulla tutela dei paesaggi, dei diritti, dell’accesso ai servizi e sulla centralità della persona nei processi di trasformazione e rigenerazione urbana.
di Viola Brancatella