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I giovani nati tra gli anni '80 e il 2000 prediligono gli investimenti sostenibili
Per i Millennials la sostenibilità è una priorità negli acquisti, dice la Nielsen. Questo influenza le loro scelte di investimento e le iniziative sulla finanza sostenibile, come dimostrano la nuova app Grow e il Morningstar Sustainability Index.
Secondo una ricerca condotta su scala mondiale dalla Nielsen, multinazionale statunitense che studia le tendenze di acquisto dei consumatori in 47 mercati europei e in oltre 100 paesi di tutto il mondo, i Millennials (ovvero i giovani nati tra i primi anni '80 e i primi anni 2000) preferiscono acquistare prodotti e servizi da imprese impegnate nella sostenibilità sociale e ambientale. Sono quasi i tre quarti dei Millennials che hanno partecipato al sondaggio a dirlo, sostenuti anche dal 72% dei giovani della generazione Z (nati dopo il 2000), secondo i dati del 2015.
Questa tendenza influenza anche le scelte di investimento delle giovani generazioni, come dimostra Grow, la nuova applicazione socialmente responsabile. Sebbene la app utilizzi strategie simili a quelle di altri concorrenti per agevolare i giovani investitori nella costruzione del loro portafoglio, Grow si differenzia dalle altre per la scelta di focalizzarsi esclusivamente su imprese socialmente responsabili e sostenibili a livello ambientale.
Per utilizzare l’applicazione, l’utente inserisce nel database i valori che gli stanno maggiormente a cuore (ambiente, responsabilità sociale, buona governance, ecc.) e Grow segnala di conseguenza i relativi investimenti, minimizzando al tempo stesso i rischi, grazie a uno strumento di analisi chiamato Grow Analytics. Gli investimenti vengono effettuati anche automaticamente sulla base delle scelte effettuate dall’utente e del budget predisposto.
Un’altra interessante iniziativa di finanza sostenibile è il Morningstar Sustainability Index. La nuova famiglia di benchmark, che ha combinato gli investimenti sostenibili con la creazione di panieri di riferimento rappresentativi del mercato azionario, riflette il profilo di rischio e rendimento dei tradizionali panieri, ma con un focus sulle migliori aziende secondo i criteri ESG (Environmental, Social and Governance Criteria), ossia di attenzione ai fattori ambientali, sociali e di governance. I primi cinque indici (inclusa l’Europa) sono già disponibili e sono costruiti sulla base di un Sustainability score, ottenuto grazie alla ricerca di Morningstar e i giudizi di sostenibilità dati alle aziende da Sustainalytics.
Le nuove scelte di investimento e le iniziative sulla finanza sostenibile sembrano rientrare sempre di più, quindi, nel contesto dell’Agenda 2030: la direzione intrapresa è quella giusta.
di Flavia Belladonna